Il capro espiatorio 2 [709]

capro

Revisione del 16 ottobre 2020 – Chi è al potere, solitamente, prepara, più o meno consciamente, un elenco di responsabili nel caso in cui le cose dovessero andar male su qualche particolare argomento.

Per creare tale elenco, sono necessarie delle particolari avvertenze. Tanto per citarne qualcuna:

  • Il capro espiatorio dovrà essere innocuo, non in grado di ribellarsi, dovrebbe cioè essere disposto o considerato capace di subire l’abuso per ragioni come ricatti eccetera ed avere alcune caratteristiche per cui potrebbe essere stato, effettivamente, capace di eseguire l’azione in predicato.
  • Il capro così prescelto non dovrà essere troppo in alto nella scala gerarchica, altrimenti le ‘male lingue’ potrebbero sostenere la connivenza delle autorità. A questo punto, l’accusa rivolta a tale capro perderebbe ogni credibilità.
  • Il capro così prescelto non dovrà essere troppo in basso nella scala gerarchica, altrimenti le ‘male lingue’ potrebbero sostenere che vengono incolpati personaggi che mai avrebbero avuto l’autorità per commettere l’atto offensivo. A questo punto, nuovamente, l’accusa rivolta a tale capro perderebbe, come sopra, ogni credibilità.
  • Insomma, non è una scelta facilissima.
  • Bisogna, inoltre, avere un margine di manovra sufficiente per aggiungere successivamente altri responsabili, nel caso che il popolo bue scendesse in piazza e non si accontentasse di un colpevole soltanto.
  • Quanto sopra dev’essere modulabile a seconda del misfatto:
    • Se si tratta di un’opera pubblica, che richiede competenza e che difficilmente sarebbe creduta dal popolo, perché lo stesso penserebbe immediatamente ad atti voluti, si ricorrerà ad una rimozione provvisoria del colpevole additato (che in realtà colpevole non è, altrimenti non si tratterebbe più di capro espiatorio) per poi reintegrarlo in qualche altra mansione.
    • Se si tratta di una negligenza commessa in alto, si dirà che il capro non ha saputo comportarsi come si deve. Il capro riceverà, in segreto, dei compensi come indennizzo e sarà trasferito ad altre mansioni. Non sarà quindi sospeso, come invece abbiamo visto nel punto precedente.
    • Se si tratta di un improvviso movimento di piazza che ha recato offesa alle massime autorità, non popolari, saranno rimossi il prefetto oppure il capo della polizia locale o altri personaggi del genere in quanto questa, per la massima autorità, è la cosa più intollerabile.

Particolarmente spinosa è la questione degli avversarî politici. Un’ autorità accorta ed intelligente, pena il discredito più totale, mai e poi mai dovrebbe accusare tali oppositori. In ogni caso, chi addita come capro un avversario politico dovrebbe sapere che quest’ultimo non perdonerà mai l’affronto.

Per inciso, parliamo delle minoranze diverse. Istintivamente, la popolazione diffida di chi proviene da altre culture: c’è sempre il pericolo che codesti sconosciuti abbiano qualche arma impropria particolare. Dobbiamo ricordare che minoranze come gli ebrei sono sempre stati additati da parecchie autorità come responsabili di cose che mai gli ebrei si sarebbero nemmeno sognati di commettere.

E veniamo alla Burocrazia, una delle piaghe italiane.

L’alta burocrazia, in Italia, non è stata capace, come altre organizzazioni, di costituire una entità unitaria, atta a difendere i burocrati stessi. O forse non ha voluto…

Il burocrate di alto-medio livello potrebbe essere quindi un ottimo candidato ad assolvere alla funzione di capro espiatorio: il quadro usuale è che il politico sbaglia, per incompetenza e presunzione e la colpa è del burocrate. Prima di proseguire, ricordiamo che, per quanto esposto sopra, il burocrate, in Italia, non ha legami col politico. Egli disprezza il politico e questo si trasforma in un tacito negoziato: il burocrate può fare da capro ma in cambio deve essere sicuro di non trovarsi su di una strada, di non perdere il posto di lavoro.

Ecco quindi che il burocrate, in Italia, può essere il capro espiatorio a patto di avere la sicurezza di un posto ben retribuito. Da questa simbiosi politico – burocrate (anche i magistrati sono burocrati) nascono molti mali dell’Italia (se non tutti).

Il burocrate in Italia non sarà quindi MAI licenziabile e il politico non sarà tenuto ad essere competente. Questo succederà eternamente, sino a quando le cose non dovessero cambiare del tutto, improvvisamente e profondamente.

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