La storia di Mario 1 [754]

Lo stegosauro dell’immagine è vissuto nel tardo Giurassico, circa 150-155 milioni di anni fa. Era un erbivoro e la coda con le spine era una difesa potentissima. Gli studiosi non sono invece d’accordo sulla funzione delle placche. Il Giurassico s’è iniziato 201 milioni di anni fa ed è terminato 145 milioni di anni fa. Tale animale è esistito in più specie.

Revisione testo: 25 dicembre 2021 – Mario è un nostro amico immaginario, che nacque come un essere monocellulare circa due miliardi e cento milioni di anni fa. Attraverso varie mutazioni, in un tempo infinito (per la nostra scala cronologica), è diventato un homo sapiens sapiens, come tutti noi. Per ogni eone ed ogni periodo (suddivisione degli eoni), daremo l’ ossigeno presente nell’ atmosfera e la temperatura del pianeta.  Per un confronto, oggi la temperatura è 14° e l’ossigeno è il 20.8% dell’atmosfera.

Buon divertimento.

Adeano
Immagine della Terra durante l’Adeano, 4533 milioni di anni fa, 30 milioni di anni dopo la sua formazione, compare la Luna, la cui origine è ancora in discussione: distacco naturale? collisione planetaria? per ora non v’ è certezza. Inizialmente, la Luna era molto più vicina alla Terra.

Prima che nascesse Mario, abbiamo avuto l’eone Adeano (da Ade, inferno), a partire da 4500 milioni di anni fa (d’ora in poi mya, Million Years Ago) per finire a 4000 mya. La temperatura all’inizio era la bellezza di 2100 gradi Celsius (d’ora in poi 2100°) e alla fine era 70°. Ossigeno nell’ atmosfera: 0%. Sul pianeta Terra non c’era nessuno, nel modo più assoluto. Su alcune rocce dell’ Adeano, i paleontologi hanno trovato delle meteoriti con carbone. Siccome sulla Terra non c’ era assolutamente niente di biologico e il carbone si forma SOLO con vegetali decomposti, questo significa che, quando sulla Terra non c’ era assolutamente niente, in qualche parte dell’universo c’era già qualche pianeta con dei vegetali. Siccome, a sua volta, l’ universo ha avuto inizio (sembrerebbe) 15 miliardi di anni fa ed il sistema solare solo da 5, questo significa che il pianeta, con vegetazioni, da cui proveniva quel meteorite fa (oppure faceva) parte di un sistema stellare nato (ovvero, formatosi) molto prima del nostro sistema solare. Questa è una prova sicura (SICURA!) del fatto che non solo sulla Terra c’è vita.

Archeano
Un’immagine della Terra durante l’ Eone Archeano.

Abbiamo poi avuto l’ eone Archeano (significa antico, arcaico), dove Mario ancora non c’ era, dai 4000 mya ai 2500 mya, con temperature iniziali di 70° e finali di 45°. Ossigeno: 0%.

Abbiamo poi l’eone Proterozoico (della vita antica) che va dai 2500 mya ai 541 mya: le temperature, in questi due miliardi di anni, oscillano tra 5° e 45°. L’ossigeno nell’ atmosfera è inizialmente a zero e verso la fine si trova aumentato, pari al 12% dell’atmosfera stessa.

Proterozoico
A grande profondità marina, nel Proterozoico, una fumarola vulcanica con temperatura oltre i 100 gradi : il probabile luogo di nascita di Mario.

Durante questo periodo, 2100 mya, nasce Mario, prima forma di vita, probabilmente nel profondo degli abissi marini, là dove qualche vulcano sommerso sta eruttando. Mario si trova a dover affrontare temperature di centinaia di gradi, in acqua bollente molto acida oppure molto alcalina oppure ancora molto salata. Le sue dimensioni sono invisibili ad occhio nudo.

 

Mario11
Probabile aspetto di Mario alla sua nascita, 2100 mya. Era un appartenente al gruppo degli Archaea.

Mario vive tranquillo sino a 1350 mya, cioè per i successivi 750 milioni di anni (ricordiamoci che il Proterozoico finirà tra altri 800 milioni di anni, ed esattamente 541 mya). A questo punto Mario si è modificato in un eucariote unicellulare che ha una coda (flagello) e si muove, usando la coda.

Mario12
Mario ha l’aspetto di un eucariote unicellulare ciliato con flagello. Questo 1350 mya: un miliardo e 350 milioni di anni fa.

Ora, Mario si suddivide in due: uno lo seguiremo sino a quando diventerà homo sapiens sapiens, con altre suddivisioni e l’ altro invece proseguirà, generando gli altri esseri viventi come i vegetali.

Noi focalizziamo alcuni cambiamenti soltanto ma l’evoluzione è continua.

In questo momento siamo a 1350 mya circa. Una cosa è chiarita ora: Mario non diventerà mai una pianta.

Passano altri 150 milioni di anni .

[vi ricordiamo che un milione di anni è, ovviamente, mille volte mille anni, 500 volte il tempo trascorso dalla nascita di Cristo sino a noi. Stiamo parlando di 150 milioni di anni: 75000 volte il tempo trascorso da Cristo a noi, in cui Mario si è evoluto da come lo abbiamo visto nell’ immagine precedente sino a diventare un’ameba.]

Un’ameba è quasi uguale, apparentemente, all’ eucariote unicellulare di cui sopra. In realtà, l’ ameba ha sviluppato dei piedini (pseudopodi) coi quali trascina il cibo verso il vacùolo, il nuovo intestino creato in questi 150 milioni di anni.

Mario13
Ameba: come poteva essere Mario un miliardo e duecento milioni di anni fa (1200 mya).

 

[segue]

 

 

 

 

 

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