Revisione testo: 10 luglio 2021 – “Quadrupedante putrem sonitu quatit ungula campum” (Virgilio, Eneide, VIII, 596): questo mi ripeteva sempre il sacerdote addetto alla Portineria del Patriarcato. E sottolineava la sapiente disposizione degli accenti: “quadrupedànte putrèm sonitùquătĭt ùngula càmpum”, la quale, stante il significato in italiano “Lo zoccolo batte il molle terreno (e) risuona la corsa impetuosa”, fornisce effettivamente l’impressione voluta, cioè (come si evince dagli altri versi precedenti) che un centurione arrivi col cavallo galoppante nell’ accampamento romano, recando un urgente messaggio. Continua a leggere Città di Venezia 10 [448]