Revisione testo: 10 luglio 2021 – “Quadrupedante putrem sonitu quatit ungula campum” (Virgilio, Eneide, VIII, 596): questo mi ripeteva sempre il sacerdote addetto alla Portineria del Patriarcato. E sottolineava la sapiente disposizione degli accenti: “quadrupedànte putrèm sonitùquătĭt ùngula càmpum”, la quale, stante il significato in italiano “Lo zoccolo batte il molle terreno (e) risuona la corsa impetuosa”, fornisce effettivamente l’impressione voluta, cioè (come si evince dagli altri versi precedenti) che un centurione arrivi col cavallo galoppante nell’ accampamento romano, recando un urgente messaggio. Continua a leggere Città di Venezia 10 [448]
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Usanze a Venezia 4 [95]
Aprile.
Revisione del 29 aprile 2020 – In aprile, dobbiamo ricordare innanzitutto la Pasqua con le feste connesse e la festa di San Marco.
Il giovedì santo, c’è la deposizione di crocefissi ai piedi degli altari e tutti vanno a basàr el Signór, [baciare il Signore], nonostante i medici lo sconsiglino per evitare la propagazione di germi, forieri di epidemie. Continua a leggere Usanze a Venezia 4 [95]
Il pesce e i veneziani 2 [75]
Revisione del 23 dicembre 2020 – Si dovrebbe sempre considerare che mangiare pesce, a Venezia, non era un lusso ma un’abitudine che derivava dalla dislocazione della città: prima che ci fosse il Ponte della Libertà, mangiare carne fresca era, per il portafoglio dei popolani, un grosso problema. Continua a leggere Il pesce e i veneziani 2 [75]