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La parola donna 3 [753]

Revisione testo: 10 aprile 2022 – Vogliamo dare un’ idea dell’evoluzione, nel tempo e nei paesi indoeuropei, dei seguenti termini, tutti collegati tra loro:

Donna – femmina – moglie – sposa – signora (e signorina) – latte – madre.

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La parola donna 2 [752]

Revisione testo: 10 aprile 2022 – Vogliamo dare un’ idea dell’ evoluzione, nel tempo e nei paesi indoeuropei, dei seguenti termini, tutti collegati tra loro:

Donna – femmina – moglie – sposa – signora (e signorina) – latte – madre.

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La parola donna 1 [751]

Revisione del 10 aprile 2022 – Donna – femmina – moglie – sposa – signora (e signorina) – latte – madre.

Le parole precedenti sono collegate dalla figura della donna. Lo scopo di questo e dei seguenti articoli è quello di esaminare tutto ciò.

Più del 47% della popolazione mondiale parla oggi una lingua indoeuropea. L’origine è stata in una zona di steppa euro-asiatica a nord del Mar Nero, dai 6000 ai 4000 anni fa. L’ espansione di queste popolazioni è stata, a dir poco, enorme. Verso sud-est gli indoeuropei sono arrivati sino alla quasi totalità dell’ India, lasciando fuori l’ India meridionale, dove si parlavano (e si continuano a parlare) lingue dravidiche che nulla hanno a che fare con noi.

Verso nord-est, sino all’interno della Cina, dove si parlava il tocario, lingua indoeuropea ora estinta. Gli indoeuropei sono arrivati sino in Siberia.

A sud, sempre dalla zona a nord del Mar Nero, due popoli indoeuropei (Hittiti e Hyksos) sono arrivati sino alle sorgenti del Nilo, conquistando per un lungo periodo l’antico Egitto.

A nord, hanno occupato tutta la terra disponibile in Europa e ad ovest sono rimasti solo i baschi, gli etruschi e in parte gli antichi sardi (ma non del tutto).

Chiameremo la lingua (non ben conosciuta) della popolazione originaria col nome di protoindoeuropeo.

Per dare un’idea, le lingue indoeuropee sono (con la parola ‘>latte’ riportata in tutte le lingue):

1 Sanscrito (non più parlato) nell’ antica India. > dughdam singolare accusativo, dugdhe duale accusativo, dughda plurale accusativo.

2 Hindi in India. >dudh

3 Urdu in India e Pakistan. >dudh

4 Bengalese nel nord-est dell’India. >dudh

5 Marathi in India centro-occidentale. >dudh

6 Avestico (non più parlato) nei territori tra Afghanistan e Persia.

7 Farsi (che è il persiano) in Persia. >shir

8 Pashto in Afghanistan e Pakistan. >shide

9 Curdo nella zona tra Siria, Persia, Iraq, Afghanistan, Turchia. >sir

10 Celtico Irlandese. >bainne

11 Celtico Gallese.>llaeth

12 Celtico Bretone (in Bretagna). >laezh

13 Celtico Mannese (Isola di Man). >laezh

14 Celtico Gaelico Scozzese (non più parlato).

15 Celtiberico (Spagna del nord) (non più parlato).

16 Greco. >gala

17 Osco-Umbro (Umbria, non più parlato).

18 Sannita (Irpinia, non più parlato)

19 Latino (non più parlato). >lactem (accusativo)

20 Italiano. >latte

21 Spagnolo (Castigliano). >leche (femminile)

22 Francese. >lait

23 Portoghese. >leite

24 Romeno. >lapte

25 Sardo (innestato sul proto-sardo non indoeuropeo). >late, lati

26 Catalano (Barcellona, Andorra). >llet

27 Occitano (Francia meridionale occidentale). >lait

28 Franco-provenzale (Francia meridionale orientale). >lat

29 Ladino (Svizzera sud-orientale, Val Badia (Bolzano). >leche

30 Romancio (Svizzera orientale). >latg

31 Friulano. >lat

32 Islandese. >mjölk

33 Norvegese. >melk

34 Svedese.> mjölk

35 Danese.>mœlk

36 Faroese. (Isole Faröer)>mjölk

37 Tedesco. >milch

38 Inglese. >milk

39 Nederlandese (Olandese). >melk

40 Yiddish: misto di germanico antico e di ebraico ashkenazita, scritto con caratteri ebraici, parlato in Germania dagli ebrei non provenienti dalla Spagna (i quali si chiamano invece sefarditi, da Sefard, che in arabo significa Spagna). >milekh

41 Afrikaans (Misto di tedesco-olandese, parlato in sud-Africa) >melk

42 Longobardo (non più parlato)

43 Gotico (Bulgaria del 300 d.C.) (non più parlato)

44 Vandalico. Della Germania orientale antica (300 d.C.)  (non più parlato).

45 Burgundo. Della Germania orientale antica (300 d.C.)  (non più parlato).

46 Lituano. > pienas

47 Lettone. [L’estone (latte>piim) non è indoeuropeo, bensì una lingua ugro-finnica, parente del finlandese e dell’ungherese]. >piens

48 Prussiano antico (non più parlato: parlato fino a due secoli fa, circa).

49 Russo. >moloko

50 Ucraino. >moloko

51 Bielorusso. > malako

52 Polacco. >mleko

53 Ceco. >mlèko

54 Slovacco. >mlieko

55 Sloveno >mleko

56 Serbo-croato (il serbo ed il croato si distinguono solo nella scrittura, perché il serbo si scrive in caratteri cirillici [come il russo] e il croato si scrive coi nostri caratteri latini.) >mlijeko

57 Bulgaro. >mlyako

58 Macedone. >mlyako

59 Albanese. > qùmesht

60 Ittita (nell’ antica Turchia) (non più parlato) (il turco non è una lingua indoeuropea ma uralo-altaica).

61 Luvio (nell’  antica Turchia) (non più parlato).

62 Lidio (nell’ antica Turchia) (non più parlato).

63 Licio (nell’ antica Turchia) (non più parlato).

64 Sidetico (nell’ antica Turchia) (non più parlato).

65 Palaico (nell’ antica Turchia) (non più parlato).

66 Tocario (nella Cina di centro-est) (non più parlato).

67 Corso. >làtte

68 Lussemburghese >mëllech

69 Sindhi in India > khira

70 Punjabi in India >dud

71 Konkani in India Z>dudu

72 Oriya in India > dudha

73 Nepalese in Nepal,  India > dudh

74 Assamese in India >gàkhir

75 Gujarati in India > dudh

76 Singalese a Ceylon (Sri Lanka) > kiri

77 Alsaziano in Francia-Germania > milich

78 Romanì (lingua dei rom )  >thud

79 Baluchi in Baluchistan e in Pakistan > shir

80 Tagiko in Tagikistan >shir

81 Kashmiri in India >dud

82 Osseto (variante del persiano) in Ossezia (Caucaso) >ökhsyr

83 Dari (varietà di persiano) in Afghanistan e Tagikistan >shir

84 Shughni (varietà di tagiko)>shide

85 Rushani (varietà di tagiko) >shide

86 Guascone (forma dialettale dell’occitano) >leit

87 Galiziano (nord penisola iberica) >leite

 

Ω

 

 

Parleremo più avanti dell’evoluzione della parola ‘donna’ e annessi.

Per darvi un’idea riassuntiva, daremo prima un’idea della parola padre. Resteremo sulle generali perché non è il nostro vero obiettivo.

4000 anni fa o più, sopra il Mar Nero, padre si diceva probabilmente  *ph?ter, dove l’asterico iniziale significa che è una parola ricostruita a tavolino e mai rinvenuta. Il punto di domanda è al posto di una ipotetica vocale, con ogni probabilità la vocale ‘a’ o qualcosa del genere.

Siamo invece sicuri che valgano le seguenti osservazioni:

latino pater, greco antico patér, sanscrito pitar, tedesco Vater, Inglese antico faeder, irlandese antico athir, persiano antico pitār oppure pedar. Notate che in germanico la p iniziale si cambia in f (scritto v ma pronunciato f), in irlandese la p iniziale cade SEMPRE e senza sostituzione. Ci siamo fatti una semplice idea di come nello spazio e nel tempo le parole cambino seguendo delle regole ben precise.

Un altro esempio è la parola cavallo.

4000 anni fa o più, sopra il Mar Nero, cavallo si diceva probabilmente *ékwos (pronuncia équos).

Sanscrito àsvah, latino equus, greco antico hippos, avestico aspa, persiano antico asa, inglese antico eoh, gotico aìhia, irlandese antico ech, lituano asva (come il sanscrito), tocario yakwe, ittita asuwa.

Mentre la parola padre è relativamente facile, l’analisi comparata della parola cavallo è molto difficile. Eppure, ci sono delle spiegazioni chiarissime e scientifiche del perché la parola ‘cavallo’ sia cambiata in tutti questi modi, nello spazio e nel tempo. Sono discorsi, secondo chi scrive, affascinanti.

Facciamo notare che esistono, nel caso della parola cavallo,  due gruppi di modificazioni:

Il primo gruppo cambia la [k] di ékwos in [s] e la [u] spesso e volentieri si modifica in [v]: è il caso del persiano antico, dell’avestico, del sanscrito, del gotico, del lituano e dell’ittita.

Il secondo gruppo mantiene il suono duro, così come fa il latino.

Il greco ha un raddoppio delle p al posto della k ed ha la e iniziale che diventa hi. Questo processo avviene normalmente in greco.

Ci siamo così fatti un’idea approssimativa e affronteremo la parola ‘donna’ e connessi sapendo cosa ci aspetta.

Il lavoro dei linguisti è quindi difficilissimo ma dà delle soddisfazioni enormi.

A presto.