Revisione testo: 10 aprile 2022 – Vogliamo dare un’ idea dell’ evoluzione, nel tempo e nei paesi indoeuropei, dei seguenti termini, tutti collegati tra loro:
Donna – femmina – moglie – sposa – signora (e signorina) – latte – madre.
Donna
Consideriamo l’ antica radice indoeuropea dem (da cui duomo): tale radice ha dato origine al latino domus (casa) che ha dato a sua volta origine a dominus (il padrone di casa, il signore della casa). La moglie del signore era la signora: domina. Il significato di donna era ‘signora’, ancora in uso in Italia meridionale (donna Carmela). A partire da qualche secolo fa, nel linguaggio comune ha perso il significato di ‘signora’ e significa semplicemente ‘l’individuo femminile della specie umana’.
Catalano dona
Tedesco Frau
Inglese woman
Spagnolo (castigliano) mujer
Francese femme
Croato zena
Portoghese mulher
Sloveno zenska
Latte
La parola latte ci porterà a moglie.
In latino lac, lactis. Parola indoeuropea arcaica con protoindoeuropeo (g)lac, g(lactis), con accusativo (g)lacte(m), da cui il nostro latte. In latino la g iniziale è caduta mentre il greco la ha mantenuta; gàla, galaktos. Latino e greco si rifanno alla radice indoeuropea GALA, GLAKT, latte. Il verbo ‘mungere’ è ovviamente connesso a ‘latte’. Il bambino ‘munge’ il latte della mamma e la radice è MELG, da cui anche ‘malga’ (la zona di montagna dove ci sono gli animali da mungere). Il latino volgare mungere ed (e)mungere che vengono da un più antico mulgere, greco amelg(o), tedesco antico amelken da cui melken che ha generato il tedesco moderno milch e l’inglese moderno milk, che significano di nuovo latte, passando attraverso la parola mungere. In realtà, la radice indoeuropea MELG significava ‘estrarre fregando’ che è quello che fanno i vitellini da latte, i quali sfregano la testa sulle mammelle materne. In sanscrito significa appunto ‘estrarre fregando’.
Mentre le lingue neolatine provengono direttamente dall’ antico latte, le slave, come le anglosassoni, provengono da mungere.
Abbiamo infatti da MELG:
Croato mlijeko
Russo moloko
Sloveno mleko
Moglie
Ed eccoci a moglie, che viene dal tardo latino mulier (vedi mogliera, muliebre eccetera) che trova la sua origine nel latino mulger, da mungere, come abbiamo visto sopra. L’ordine di idee è che moglie significa colei che può essere munta dal bimbo.
Da notare che in nessuna lingua europea moglie significa sposa, tranne che in italiano.
La parola italiana moglie viene tradotta, infatti, nelle altre lingue indoeuropee, nel seguente modo:
Catalano dona
Tedesco Ehefrau
Inglese wife
Spagnolo esposa
Francese épouse
Croato zena
Portoghese esposa
Sloveno zena
Sposa
Diamo, per completezza, la traduzione di sposa, la quale parola proviene dal latino spondère, che significa promettere formalmente.
Catalano nùvia
Tedesco Braut
Inglese bride
Spagnolo novia
Francese la mariée
Croato nevjesta (come lo spagnolo)
Sloveno nevesta
Russo nevesta (невеста)
Greco nyfi (νυφη)
Tanto per fare un esempio di una lingua non indoeuropea, diamo il samoano: teine faʻaipoipo
Femmina
Dal latino foe-mina o fe-mina.
Viene dalla radice sanscrita DILA oppure DHA, cambiata in greco in THA e, come sempre, nel latino FA oppure FE.
Tale radice sanscrita ha il senso di allattare, infatti
DHA-YAMI (Dha = succhio yami = io) io succhio, io bevo.
Dha-ru poppante
Dha-di latte acido.
(Irlandese Delech = Vacca da latte)
Sanscrito dhe-na acqua potabile
Greco tha-o succhio il latte
Sanscrito nuovamente:
Tha-the, [infantile The-te (tette)] balia
The-le mammella
Thi-ttos capezzolo
The-lys femminile
Come abbiamo detto, il th diventa f in latino, dove abbiamo
Fe-lare succhiare
Antico alto tedesco ta-jan succhiare (il fe-fa diventa ta)
Gotico daddjan allattare
Irlandese ti-la mammella
Antico slavo dè-te bambino da latte (vedi figlio, che con la radice fe-fi, fi-lius in latino è colui che succhia il latte)
Quanto sopra per la radice foe oppure fe.
Per la desinenza MINA (Greco mène) possiamo dire che si tratta di un participio-suffisso, di modo che il significato di FE-MINA è ‘colei che allatta’, che nutre (greco the-mene, da cui fe-mina).
FE-TO, con la radice latina come fe-mina, è il generato non ancora fe-fi-lius.
Femmina nelle principali lingue:
Catalano femeni
Tedesco weibchen
Inglese female
Spagnolo hembra (richiama il concetto di guaina, qualcosa da penetrare)
Francese femelle
Croato zena
Portoghese femea
Russo zhenshchina (женщина)
Greco thilykòs (θηλυκός) (radice th greca corrispondente al latino fe)
Sloveno zenska
Madre
Provenzale maire
Francese mère
Latino matrem
Greco antico mèter, moderno màna
Sanscrito matr e mata
Persiano madar
Armeno maïr
Osseto (caucaso) made
Antico alto tedesco (del nord) muotar moderno mutter
Anglo sassone môdor
Inglese mother
Lituano mote e moter
Antico slavo mati, moderno mat e mati
Irlandese gaelico mathair
La radice sanscrita è MA, misurare, per cui la madre è la misuratrice, l’ordinatrice, la coordinatrice. Infatti abbiamo l’antica famiglia ariana del misurare: Mano, Materia, Mensa, Mese, Metro, Modo, Morale.