Occasus 2 [888]

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Il frontespizio della newsLetter originale della Società Seleukos, del settembre 1997, denominata Occasus (Tramonto).

Revisione del testo: 27 maggio 2021 12:05 Revisione delle immagini: 25 maggio 2021 – Proseguiamo nella ripubblicazione di Occasus (vedi il numero 887).

Il quadro economico.

Lo scopo di questo articolo, peraltro riassunto in modo semplice nell’allegato schema alla fine dell’articolo, è quello di fornire un contributo alla situazione attuale dell’economia mondiale, ovviamente con attenzione all’Italia.

La si può paragonare alla classica torta a mille foglie: da vicino si vedono i particolari ma si perde di vista l’effetto d’insieme.

Vediamo quindi la torta da distante in una visione globale e la prima cosa che si nota è che l’evoluzione tecnologico-culturale è stata talmente rapida che un sacco di gente  non l’ha neanche capita.     Alcuni esempi:

Questa gente si trova davanti a calcolatori che non è in grado di usare (i programmi in circolazione, nonostante siano più arretrati delle macchine e non sfruttino totalmente le capacità delle stesse, a loro volta sono inutilizzati dalla gente per l’80%). Il foglio Excel della Microsoft è un piccolo capolavoro, ma quasi nessuno ne trae profitto: mancano le conoscenze matematiche. Gli economisti impreparati dicono quello che vogliono e la gente tace: non hanno le nozioni economiche e nessuno capisce niente. Nonostante l’errore mortale del settembre del ’92, Ciampi è ancora dov’è. Non esistono una preparazione ed una visione storica delle cose: Veltroni può sostenere il contrario di quanto aveva affermato un tempo (Boat people del Vietnam) e nessuno capisce niente. Guai a far vedere di non capire. E quando si diceva di Curcio brigatista rosso che era conservatore, era vero. Infatti Curcio sosteneva di  ritardare l’evoluzione tecnologica fino a quando la gente non fosse  in grado di impararla. Ma torniamo alla torta.                             

In generale, dicevamo, nel mondo, la gente media non ha capito molto dell’evoluzione tecnologica che ci incalza. E` come se fossimo a una gara di Formula Uno: tutti vedono i bolidi lanciati ma nessuno capisce se siamo al primo giro o all’ ultimo e nessuno conosce il percorso che resta da fare. Le conseguenze più gravi sono:

  1. I computers sostituiscono l’uomo e i robots producono beni di consumo senza l’uomo.
  2. L’operaio disoccupato, a causa dell’impreparazione, non trova un altro lavoro e quindi viene emarginato. Dovrebbe mettersi nel terziario, cioè nei servizi, nelle società di turismo, nelle telecomunicazioni ma non è preparato.
  3.  L’operaio disoccupato non guadagna, e quindi non può comperare i beni che le macchine hanno prodotto senza di lui.

Sembra una maledizione ma è il dramma degli animaletti (batteri) che fanno fermentare il vino o il latte: muoiono nell’ambiente da loro stessi modificato.

Il punto è: l’evoluzione tecnologica ha dato agli industriali il modo di eliminare gli operai. Non è stato tenuto conto del fatto che, eliminando gli operai, si uccidevano le galline dalle uova d’oro. Il caso del costruttore di autovetture utilitarie che ha eliminato gli operai è addirittura paradossale. Ma cos’altro poteva fare? se tutti i suoi concorrenti avevano deciso di fare così, doveva comunque stare al gioco.   Sembra chiaro, quindi, che la situazione della disoccupazione non sarà risolta sino a quando non arriverà una generazione in grado di inventare nuovi lavori, usando la testa e non le braccia. Il lavoro manuale è ormai sostituito dalle macchine. Soprattutto quello che costa caro è che esiste nei  paesi dove si è creato uno stato sociale non più sostenibile (Politica Renana).            

In questo senso gli Stati Uniti ci hanno superato: è il paese occidentale che riesce ad avere un buon tenore di vita e ad essere competitivo.    Si salvano i paesi dell’estremo oriente, i quali si sono sviluppati recentemente e si sono trovati con l’evoluzione tecnologica che sostituiva l’uomo quando il loro stato sociale era ancora inesistente. Sono comunque contenti perché passano dalle nespole acide al formaggio. Da noi invece passare dalla bistecca al formaggio (tornare indietro) non è altrettanto facile ma dovremo arrenderci. La perfida Albione (Tatcher e successori) lo ha fatto, o meglio lo sta facendo senza tante storie di unione monetaria.         In Italia i soldi delle pensioni NON sono mai esistiti: ci sono stati solo debiti e chi è andato in pensione sta utilizzando i soldi dei nostri figli (più o meno consapevolmente). La Sanità? quale Sanità! quella pagata? quella con gli scarafaggi in corsia? quella che costa tre volte quello che dovrebbe costare?  la Sanità, secondo chi scrive, è l’unica cosa che dovrebbe essere pubblica, solo pubblica, gratuita, completa. La Sanità ha un problema solo: richiede una classe politico-amministrativa incorruttibile che punisca senza pietà chi abusa della Sanità stessa. I falsi invalidi andrebbero deportati all’Asinara e così andrebbero trattati coloro che hanno rilasciato i certificati medici correlati. Inoltre, se tutti coloro che cercano assistenza non potessero votare, nessuno cercherebbe i loro voti. Scegliere tra essere assistito o votare… ma cos’è questo voto?

Se nella prima guerra mondiale non ci fosse stato bisogno di tranquillizzare la gente tornata dal fronte e non ci fossero stati i problemi dell’Ottobre Rosso, forse oggi il voto non sarebbe così diffuso o lo sarebbe in modo diverso.

Non si capisce perché un drogato o un delinquente possa votare. I tenutarî delle case da gioco e delle case di prostituzione erano considerati moralmente indegni e quindi non potevano votare.

Sembra una stupidaggine, ma sancisce un principio: circolava infatti la famosa battuta che lo Stato non poteva votare in quanto aveva sostituito i privati nella gestione dei casinò. Il denaro non puzza. Quando comoda. Quando invece non comoda, si fa finta che puzzi.                   Quindi i drogati e i delinquenti non dovrebbero votare. Per gli altri, un voto a testa, che vale un milione di tasse l’anno. Se uno ha pagato dieci milioni di tasse ha dieci voti. Dai 65 anni in poi, cento voti a testa (o cinquanta) perché i nonni sono fuori dalla mischia. Vedreste come i politici cercherebbero di simpatizzare coi nonni invece di umiliarli come fanno adesso! Inoltre fino a 25 anni non si vota, a meno che uno non sia inserito nel mondo del lavoro. I dipendenti statali non possono avere comunque più di un voto, tranne che per il personale della Pubblica Istruzione. Chi è in politica non può avere più di un voto. Le società di capitali non votano. Un medico ha comunque cento voti (o cinquanta). Un sacerdote ha comunque cento voti. Le forze dell’ordine hanno duecento voti a testa, compresi i carabinieri. 

Un carabiniere con un minimo di grado non può guadagnare meno della metà di un deputato. Un medico ospedaliero non può guadagnare meno della metà di un deputato. Lo Stato non può spendere più di quanto abbia incassato l’anno precedente in tasse e imposte (se la distinzione esiste ancora). Un cittadino non può pagare più del 30% di imposte. Gli altri che non possono pagare cessino l’attività, meditino e si tirino su le maniche. Le leggi vanno ridotte a un numero pari a un decimo di quelle che esistono attualmente.

Quanto scritto sino a questo momento sappiamo già che non succederà mai.

Il fisco vïola i più elementari principi del rispetto del cittadino e il popolo inneggia allo stesso stato sociale, e questo è il meno, ma il governante o non sa della tassa sul the e delle sue conseguenze oppure ha stabilito che oggi siamo ancora a livello inferiore agli abitanti del nord America di due secoli e mezzo  orsono.   

Ricordo un’ultima cosa: un politico ha avuto modo di dire (non faccio nomi) che noi siamo meglio degli Stati Uniti perché abbiamo lo stato sociale. Forse lui lo ha visto nei suoi sogni, come l’Araba Fenice: che ci sia, ognun lo dice, ove sia, nessun lo sa. Quindi apriamo gli occhi e facciamo come il personaggio di Molière il quale,  rincasando da teatro, disse stupefatto alla moglie che egli da anni faceva prosa in quanto non faceva poesia. E analogamente potremmo con altrettanta meraviglia dire: “Moglie! Per anni abbiamo creduto di avere più  Welfare State degli United States e invece non era vero! Non abbiamo mai avuto niente! “.

Lo stato sociale! è finito! anzi, in Italia non è mai cominciato. I nostri politici sembrano alla ricerca della soluzione: potremmo capire i tedeschi e i francesi che realmente perdono qualcosa ma noi cosa perdiamo? non perdiamo niente perché in realtà lo stato sociale non lo abbiamo mai avuto.

Dice: Allora come faremo?

E come vuoi fare? come hai sempre fatto: cerca almeno di farti spiegare se la prossima generazione sarà senza disoccupati, perché questa attuale è condannata. Per adesso, potremmo cominciare a copiare dagli Stati Uniti, tranne che per la Sanità: quella  magari potremmo copiarla  per  ultima.

Un’ idea per le pensioni.

Nel 1996 sono stati pagati in Lombardia X lire di contributi. Ogni persona che lavora paga una cifra di contributi uguale. Lo Stato NON preleva una lira. Voi capite che, a chi oggi maneggia le lire, questo discorso non va giù. Supponiamo che Pietro sia la persona incaricata di riscuotere detti contributi e che guadagni per questa attività lo zero virgola zero e qualcosa. Per la Lombardia, quindi, i contributi pagati da chi lavora sono X meno il guadagno di Pietro che li ha recuperati. La differenza viene distribuita fra i pensionati in modo uguale dando così la stessa pensione a tutti gli aventi diritto, TUTTI: questo sarebbe l’ unico aspetto comunista accettabile…

Gli eterni bambini.

Il fatto che oggi le pensioni siano diverse implica inequivocabilmente che le persone sono diverse. Il sistema quindi riconosce esplicitamente che, arrivati alla pensione, i cittadini sono diversi. Quando s’inizia questa diversità tra i varî cittadini? 5 anni prima della pensione? 6 anni prima della pensione? diciamo che le persone siano uguali solo nel momento della nascita e che da quel momento s’inizî la differenza tra di loro. Uno Stato che ci consideri tutti uguali ci considera quindi tutti bambini e sa perfettamente che questa uguaglianza in realtà non esiste. Usa questa falsità per manipolarci in quanto lo Stato non è più una rappresentazione dei cittadini ma esprime gli interessi di una classe. ‘Una testa un voto’ può quindi funzionare solo in un paese dove esiste la sincerità e c’è veramente una classe unica con persone tutte diverse (vedi numero precedente di Occasus), in realtà tante classi quanti siano i cittadini: questo conduce al concetto di cittadini uguali, in quanto tutti diversi. Nei paesi dove viene applicata la politica renana e dove siamo considerati tutti bambini uguali, il voto non ha senso, non cambia nulla. Quando uno di quelli che ci comandano va in pensione, allora, improvvisamente, stranamente, si accorge che lui è diverso dagli altri…

Che senso ha, in un sistema che riconosca le differenze tra i singoli, un ufficio di collocamento che mi obblighi ad assumere una persona che non mi va bene? se ho creato un’azienda, questo per me era un obbligo o potevo farne a meno? perché non facciamo una lista di collocamento per diventare Presidente del Consiglio? perché quella è una funzione importante… ma anche assumere una segretaria è una cosa altrettanto importante: QUESTA sarebbe la vera uguaglianza! In realtà LORO vogliono che la segretaria venga assunta tramite l’ufficio di collocamento perché noi siamo bambini e ciò che facciamo non è MAI importante, mentre le fesserie che fanno loro sono importanti, perché LORO sono adulti.

Riflessioni sul risparmio.

Meno denaro c’è a disposizione e più la merce denaro diventa rara e costosa. Più disoccupati ci sono e meno risparmio c’è. Più disoccupati ci sono  e meno la gente spende e meno risparmia. Più i tassi saliranno e sempre più l’inflazione scenderà sotto zero. Pensate in quali mani siamo… Chi ci governa (in parte anche i tedeschi: sono i nostri che vanno da Köhl a ossequiare e ricevere ordini, così come israeliani e palestinesi vanno da Clinton) ci ha raccontato:

  1. Che si temeva l’inflazione. Fatti: non è stato vero per i motivi suddetti in quanto i disoccupati e la concorrenza mondiale hanno fatto scendere i prezzi.
  2. Beh, dato che non c’è stata l’inflazione, tanto meglio, il merito è della trimurti Amato-Ciampi-Fazio (i quali sono stati talmente bravi che l’hanno fatta scendere anche nel resto del mondo) e le conseguenze saranno che i tassi scenderanno agevolando il nostro debito pubblico. Fatti: niente vero. I tassi salgono a dispetto di tutti e saliranno perché poco lavoro significa poco risparmio e poco risparmio significa tassi alti. Ciò mette in difficoltà ancora di più le aziende private (dello Stato non è neanche il caso di parlare), le quali licenzieranno e abbasseranno i prezzi ma non venderanno comunque e il risparmio calerà ancora e i tassi saliranno nuovamente e così via…

Osservazione: I tassi sono un’ARMA. Un paese forte li può aumentare per mettere in ginocchio gli stati concorrenti deboli e presuntuosi, in modo che la disparità sia più evidente…     Le fasi sono state e saranno:

ONDA 1  Aumento dei tassi per motivi inflazionistici  dal 1945 al 1982 dovuti   allo sviluppo economico. (controllare la disoccupazione).

ONDA 2      Diminuzione dei tassi per fase di contrazione sana e normale dall’82 in poi, quadro degenerato progressivamente per eccessiva evoluzione tecnologica, con punta minima nel novembre del ’93.  Dato che i tassi si sono fermati esattamente a una certa cifra che il mercato “ricordava” dal 1977, ciò conferma la prosecuzione del fenomeno che sarebbe scaturito in una onda 3 e quindi prevedibilissimo.

ONDA 3 Alla faccia di tutti: i tassi stanno salendo e saliranno per una decina di anni almeno e il Bond trentennale americano, prìncipe dei prìncipi, che ora paga circa il 7%,  pagherà il 15%.

Immaginiamo  ora due personaggi: A e B.

  1. A) Guadagna cento milioni e li sperpera: premiato dal sistema attuale in quanto si comporta come lo stato stesso e ciò è altamente diseducativo nel breve, medio e lungo termine.
  2. B) Guadagna cento milioni e risparmia. Punito! Chissà quanti ne aveva guadagnati e mangiati per risparmiare! Molti più di A, sicuramente. Inoltre se lo puniamo non può comprarsi la Ferrari, così quando andiamo a casa, le nostre mogli non possono fare confronti. I privilegi possono toccare (come la dacia) solo a loro… se possono, hanno una barca lunga un tot e pagano, per un appartamento pubblico da 400 metri, la modica cifra d’affitto di … non mi ricordo, era talmente piccola che si è infilata in qualche angolo del Giornale di Feltri e non la trovo più.

Quindi, dicevamo, i tassi che salgono premiano chi risparmia e puniscono chi ha debiti. Per questo i politici non vogliono che i tassi salgano. I tassi che salgono premiano il vero comunismo: il risparmio popolare. Pensate: se i risparmiatori capissero qualcosa… ah, che bel mondo… investirebbero nelle aziende sane e non…

Riflessioni sul fisco.

I registratori di cassa sono stati una spesa inutile e uno sperpero che ancora non si capisce bene perché e probabilmente nell’interesse di quale azienda poco sana.

Dice: Non te ne va bene una… come faresti ?

Farei:

  1. Il barista medio di Milano per lavorare dovrebbe pagare un fisso di X lire all’anno come licenza.
  2. Se lavora e sorride ai clienti guadagna e se non lavora e la licenza gli costa troppo, che chiuda e che lasci il posto ad un altro.
  3.  Così facendo ci si accorgerebbe che non servono i controllori, ma questi non voterebbero più per chi li mantiene, umiliati, a fare un lavoro comunque inutile.

E cosi`, quando arrivano nelle aziende, hanno il dente avvelenato, sanno di essere degli zombies, sanno che gli altri lo sanno e le conseguenze le conosciamo tutti.

Caino ed Abele.

Nella vita, talvolta, bisogna avere il coraggio di guardare in faccia la realtà. Tanto più spiacevole per noi cattolici che possiamo identificarci con Caino, rispetto ai protestanti anglo-sassoni in genere (tarati tuttavia dalla politica renana) e ai nord-americani (tarati da niente), che possono identificarsi con Abele. Mi sembra, come il Collodi, di sentire il mio lettore che dice: ”Questa è dura da mandar giù, me la devi spiegare bene, altrimenti ti cancello dalla nota.” E a cotanta impresa or or m’accingo. (orror).

Il cattolico si confessa: come no? qualunque cosa, dalla sottrazione della marmellata all’addizione dei cadaveri nel conto-coscienza, viene confessata, lavata. Tre Pater, Ave, Gloria… una volta si pagava anche qualche migliaio di scudi…

Il puritano non si confessa: la marmellata rubata ti macchia la camicia per tutta la vita… e dopo. Prima di sbagliare, il puritano deve riflettere.

Il cattolico sa che:  è più facile che un cordone passi per la cruna di un ago che un ricco vada in paradiso (il cammello è un miserabile errore di traduzione del frate amanuense: cordone in aramaico è diverso da cammello solo per una vocale, il che ha procreato l’equivoco a scapito del povero animale).

Come se ciò non bastasse, la nostra classe politico-clericale ci ha spiegato che è proprio vero, che i ricchi  sono dei lazzaroni a priori e che stiamo bene così come siamo: poveri, senza feudo e vescovado (a quelli ci pensano loro).

Ora, se la ricchezza deve essere vituperata, vieppiù lo deve essere il ricco che la ostenta: ma come! se è ricco, è disonesto: che sia ricco, passi, ma che lo ostenti… quindi votiamogli contro! tanto peggio, tanto meglio, muoia Sansone (Vittima Sottomessa che diventa Ribelle col voto) e tutti i Filistei (Persecutori ricchi che se ne fanno un baffo e vanno all’estero trasformandosi in Vittime). Quindi, da noi un ricco è colpevole a priori per i motivi  suesposti: a lui l’onere della prova, a lui dimostrare che si  è arricchito senza rubare. Se cerca di farlo, gli astanti se la ridono sotto i baffi e interpretano la sua spiegazione col diabolico principio: “Excusatio non petita, accusatio manifesta”. Quindi non se ne esce. Un giovane che voglia intraprendere una intrapresa, parte con le ali tarpate. Ha i valori della società contro: a che pro, fare qualcosa? per essere perseguitato, disprezzato, criticato, se non apertamente, sicuramente dietro le spalle? un mondo di invidie, quindi, di risentimenti, di condizionamenti, dove alternativa alla miseria e al nullismo  è l’impresa di successo, ma che comporta certamente l’inferno nell’al di là (è più facile che un cammello cordonato…) e nell’al di qua (disprezzo di tutti)… et voilà!…ecco il nostro mondo di invidioso catto-comunismo: e dovrebbe essere chiaro a tutti.

Bill Gates fin da piccolo si sente dire invece che se uno non commette peccati e si comporta bene, vivrà in grazia di Dio, il Signore lo aiuterà e avrà successo nella vita, una bella famiglia e tanti figli eccetera. Scusate se la differenza è poca. Sin da piccolo si darà da fare per ottenere il giusto posto che gli spetta nella società umana che lo circonda e una volta ricco e di successo sarà additato ad esempio come persona timorata di Dio e pertanto prescelto da Dio come suo figlio. Si cercherà di imitarlo piuttosto che distruggerlo  come si farebbe da noi. Ciò crea nel singolo quello che vediamo nei film nord-americani (che naturalmente i francesi vorrebbero impedire) (lo vorremmo anche noi, ma contiamo ancora meno dei francesi e quindi è meglio se stiamo zitti) dove il buono vince sempre e il cattivo è punito. Arricchirsi per gli americani è manifestare la propria bontà e la propria capacità. Il critico dirà: non tutti i ricchi in America saranno buoni e timorati di Dio…bravo, merlo! e allora da noi sono tutti cattivi ? o è forse sottinteso che da noi sono tutti cattivi ma in America non sono tutti buoni?

E tra i due modelli, quale obiettivamente il migliore? quello che porta dentro la fiducia in Abele o quello che porta dentro la disperazione di Caino?

Nessuno, tranne l’America stessa, può capire il dramma della sconfitta del Vietnam: anche in quella circostanza Abele doveva vincere e ancora oggi in quei paesi ci si chiede come sia stato possibile che abbia vinto Caino. Una generazione ne è uscita distrutta…

Portiamo un altro esempio: da noi, un uomo di 65 o 70 anni che sposi una pollastrella di 20 viene criticato, per non parlare di lei, soprattutto se lui è benestante: è una unione maledetta, tra un ricco (e quindi disonesto e quindi certamente porco, data l’età) e una poco di buono profittatrice. Negli Stati Uniti invece si può trattare di una giovane donna che ha capito questo: un uomo ricco è benedetto da Dio e può quindi trasmettere tale benedizione ai propri figli… E scusate se è poco. E con queste idee, vivono meglio di noi, comandano, e chi morrà vedrà (la realtà dell’al di là). E scusate se è poco.

Questo non vuol significare che tutti i valori degli anglo-sassoni siano positivi e da condividere. Ad esempio, presso noi latini chi si ubriaca è un povero disgraziato,  mentre presso gli anglo-sassoni chi si ubriaca è un vero uomo. Quest’ultimo valore certamente non è da copiare ma sui valori precedenti riteniamo che quantomeno ci sia da riflettere, prima di dire gongolando: “Abbiamo una cultura diversa…”

Forse non tutti sanno che… (piccole curiosità ed aforismi).                        

Nel 1996 e nel 1997 le autorità giapponesi hanno minacciato un paio di volte di tagliare i viveri all’ America (Usa) e la minaccia non ha avuto seguito. Nonostante questo, in entrambe le occasioni, i mercati americani sono collassati per 48 ore. I giapponesi non potevano fare errore più grande: gli Stati Uniti non dimenticheranno. Non hanno mai dimenticato. Questo è un altro pregio degli americani; un puritano non può dimenticare i proprî errori: figuratevi se dimentica gli errori degli altri… come diceva un personaggio (Tuco, Eli Wallach) in un film di Sergio Leone: “Quando si spara , si spara.” I viveri americani, che i giapponesi possono tagliare, sono la parte enorme del debito pubblico Usa da loro detenuto: potrebbero creare il caos nel mondo intero gettando in vendita nel mercato internazionale tale debito, da loro assimilato per tacito accordo con gli Usa (vedi Volume I, Fascicolo 1 di Occasus).

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La prima notizia di tentativo di controllo dell’inflazione risale all’imperatore assiro-babilonese Hammurabi (1792-1750 a.C.). Tale impero insisteva nella regione del Tigri-Eufrate, ovvero l’attuale Iraq. Hammurabi così proclamava: “Sarà condannata all’annegamento quell’ostessa che darà meno birra al viandante per lo stesso frumento o che chiederà più frumento al viandante per la stessa birra”. Dal che si desume:

  1. Che gli uomini non facevano abitualmente gli osti e che comunque quanto meno sapevano nuotare.
  2. Che i turisti (viandanti) sono sempre stati dei malaccorti e che bisognava proteggerli perché avevano valuta pregiata (forse il dollaro di ossidiana), certamente migliore del frumento.
  3. Che la birra era la più adatta ad essere fissa rispetto al frumento (moneta) perché inequivocabilmente con tot frumento si fa tot birra per cui non sarebbe una brutta idea neanche adesso…
  4. Che delle ostesse non ti fidar di lor, ma bevi e passa (uva?).

Schema economico dell’articolo pubblicato all’inizio.

SchemaEconomico

Note rosse dello schema economico

  1. Il denaro investito in azioni comincia a defluire verso le obbligazioni perché le azioni sono salite abbastanza e le prospettive sono più modeste del periodo precedente.
  2. Il tipo di deflusso è fondamentale per capire cosa succeda: bisogna vedere come si comportano in questo periodo le materie prime…
  3. Periodo di sviluppo economico. Lavoratori disponibili e qualificati. L’aumento delle materie prime rimette in moto il ciclo. Gli imprenditori attendono nuovi profitti, scorgono nuovi equilibri, creano nuova occupazione, cercano nuovi margini e i migliori riescono ad abbassare i costi: il ciclo riparte e nelle azioni si vedono buone occasioni. La gente che lavora investe per il futuro. I tassi di interesse si muovono come l’inflazione. L’oro si muove come l’inflazione in quanto viene utilizzato come rifugio e, assieme alle materie prime, costituisce la miccia che innesca il ciclo successivo. I lavoratori sono all’altezza delle nuove idee degli imprenditori e sanno gestire la tecnologia. l’inflazione scende e i tassi ridiscendono (i tassi sono il costo per accaparrarsi il risparmio e lo stesso è abbondante perché molti lavorano e risparmiano). Esempio classico: le miniere d’oro a guadagno limitato improvvisamente ridiventano convenienti perché il prezzo dell’oro è aumentato: lanciamo una sottoscrizione azionaria e sfruttiamo la miniera. Si trova una nuova tecnologia che usa il mercurio: riapriamo una vecchia miniera. Nuove idee per le fibre vegetali: nuove coltivazioni di cotone per il tale o tal’altro motivo. C’ è un fermento di idee e gli operai sono disponibili e capaci.
  4. Periodo di crisi. I lavoratori sarebbero disponibili ma non sono all’altezza: non tengono il passo dell’evoluzione tecnologica. La gente monetizza i risparmi e non li reinveste: li usa per vivere. La disoccupazione aumenta: gli operai costano troppo e nessuno li vuole perché le macchine fanno lo stesso lavoro per molto meno: purtroppo l’industriale ha le macchine per produrre ma nessuno che compra perché la gente non ha soldi. È vero che, se mando a casa l’operaio, mi costa meno produrre usando macchine evolute ma è anche vero che l’operaio mandato a casa non può comprare. Il dramma vero è quindi UNA EVOLUZIONE TECNOLOGICA TROPPO RAPIDA PER ESSERE SOPPORTATA DALLE CONOSCENZE DELLA MANODOPERA. Il ciclo è chiaramente interrotto: il denaro che esce dagli investimenti finanziari NON viene reimpiegato ma speso. La ricchezza diminuisce e il risparmio costa caro; pochi risparmiano e vogliono farsi pagare bene. I TASSI SALGONO E L’INFLAZIONE NON C’È. I prezzi scendono perché le aziende tentano il tutto per tutto per non chiudere. Lo stato si accorge, teme la rivoluzione e commette l’errore di spremere ancora di più il paese. Rimedio: portare l’ inflazione al 5% e mandare a scuola il più possibile chi ha voglia di farlo. Favorire le aziende che usano le nuove tecnologie fiscalizzando i costi della mano d’opera non preparata. Aspettare che gli operai siano qualificati…
  5. Il livellamento tra moneta e beni avviene in due tempi:
      1. Distruzione della moneta (fallimenti, insolvenze, diminuzione del credito, mancato rimborso del debito pubblico, pensioni che credevo di avere e non ho più).
      2. Diminuzione del prezzo dei beni, che si adeguano alla scarsa moneta (e scarso credito), cioè deflazione, recessione, quota 90, crisi del ’29, chiamatela come volete. Per riprendere ci vuole molto tempo. Nella repubblica di Weimar l’inflazione NON è stata determinata dal mercato, ma dallo stato che non voleva rassegnarsi a scomparire. Gli economisti attuali continuano a non volere tenere conto del PERCHÈ c’ è l’inflazione. Ci sono varie inflazioni: una inflazione da domanda con crisi di adattamento (STAGFLAZIONE) non è l’inflazione di Weimar.
  6. Il livellamento tra moneta e beni avviene attraverso l’aumento dei prezzi dei beni, cioè inflazione, ma questa è la premessa per l’avvio del ciclo successivo. L’inflazione rappresenta prezzi più alti e quindi stimola nuove idee per l’industriale in gamba. In realtà c’è credito, c’è fiducia e le banche guadagnano…

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