Sognando democrazia 4 [910]

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Sognando democrazia 4.

Revisione del testo: 02 agosto 2021 ore 16:00 – Revisione immagini: 02 agosto 2021 – Pensate forse che i cinesi non si rendano conto di quello che stanno facendo?

Il politico Han Fei, nel terzo secolo prima di Cristo, così scrive: “Benché la natura umana non richieda di odiare gli altri, gli uomini perseguono il raggiungimento di guadagni anche a costo della morte del prossimo. Non per odio ma per incuranza: troppo grande è il loro obiettivo.”

Ed in Cina è così da 4500 anni e noi, purtroppo, ci stiamo avviando in quella direzione.

Ma, prosegue Han Fei, non bisogna creare degli ostacoli a costoro: è bene che non siano appagati, perché gli appagati diventano pigri e, soprattutto, dissoluti.

Sembra di vedere certi personaggi, già ricchi, ma che ne commettono di tutti i colori pur di arricchirsi ancora di più.

Han Fei precorre anche la teoria della sovrappopolazione di Malthus. Geminello Alvi fa dire al cinese che ‘questo processo non finirà mai se la popolazione crescerà più in fretta dei mezzi di sostentamento.’ Ci saranno quindi sempre degli individui che patiscono la fame ed altri che ci lucrano sopra.

E molti di noi pensano che i cinesi siano arretrati: non sono arretrati, è gente che accetta la dittatura senza fiatare e che lavora sempre. L’unica individualità degna di nota è lo Stato dispotico. Per lo Stato cinese, l’economia serve solo ad arricchire lo Stato stesso in tempo di pace e a finanziare l’esercito in tempo di guerra.

Tutto questo… perché lo diciamo? per il semplice motivo che, se la Cina ci ha preceduto in questo modo sulla strada del capitalismo, probabilmente noi faremo altrettanto.

Attendiamoci quindi una sempre minore individualità (come sta succedendo dopo il Covid 19) e una sempre maggiore ingerenza dello Stato. Tutto questo fingendo di dare al singolo maggiore libertà.

Il consumismo infatti fa credere al singolo di comperare per distinguersi dagli altri ma egli non si distingue: tutti coloro che accettano il consumismo lo accettano in maniera uguale agli altri, pedissequa, da buoni collettivisti.

Lo Stato deve quindi aiutare i cittadini a raggiungere un discreto tenore di vita, per evitare rivolte: si occuperà del resto solo nel suo interesse ovvero nell’interesse dei politicanti. Questo è confermato dal reddito di cittadinanza.

Sintomatico è il comportamento nei confronti dei piccoli negozianti, commercianti e ambulanti. Gli accordi si devono prendere con i supermercati. Trattare con una decina di supermercati e favorirli è molto meno noioso e dispendioso che trattare con migliaia di piccole partite Iva.

A parole, diranno che il reddito di cittadinanza viene dato per bontà, e che sarà tolto a chi non si vuole impiegare, sarà punito col carcere bla bla… ma quando mai! il reddito di cittadinanza deve rimanere perché sono voti in più, tanto le tasse le pagano i piccoli stupidi che lavorano.

Si comincia, recentemente, a deridere l’idea del secolo: l’idea secondo cui la democrazia implichi il concetto di maggioranza. Dopo la Rivoluzione Francese, abbiamo vissuto in un mondo dove colui che è in minoranza, anche se dice cose sacrosante, è esposto al ludibrio dei più, ed i più si convincono ogni giorno, in misura maggiore, di essere nel giusto, anche se sbagliano. Non si è mai visto un esercito con un generale che ubbidisce e un milione di soldati semplici che comandano.

Lo avete visto col Covid 19. Il grosso problema è che i membri di una comunità non possono fare ciò che vogliono, come è stato loro detto migliaia di volte e i nodi vengono al pettine: ci vuole qualcuno che, per il Covid, prenda delle decisioni sagge ed ovviamente impopolari. D’altronde, anche il partito che rappresenta la maggioranza può sbagliare ed imporre alle minoranze delle regole non solo sbagliate ma anche arbitrarie.

L’Italia, mal costruita dai Savoia, si sta vendicando delle bugie millantate e da una parte abbiamo l’uguaglianza apparente e dall’altra l’inconciliabile differenza reale tra nord e sud.

Insomma, il sogno di Libertà, Uguaglianza e Fratellanza che doveva prendere piede lentamente nei prossimi mille anni, è stato scaraventato dai demagoghi tra le popolazioni, non pronte a tutto questo.

Libertà: Bisogna riflettere sulle persone in carcere, innocenti, per anni, per capire la realtà della democrazia attuale. Questa sarebbe la libertà…

Uguaglianza: Bisogna riflettere sulla tracotanza con cui il politico dice ‘Lei non sa chi sono io’ per capire la realtà della democrazia attuale. Questa sarebbe l’uguaglianza…

Fratellanza: Bisogna assistere ad un poveraccio svenuto sul pubblico marciapiede coi passanti che si girano dall’altra parte, per capire la realtà della democrazia attuale. Questa sarebbe la fratellanza…

Siamo quindi diversi e non c’è niente da fare.

Diceva Monaldo Leopardi, padre di Giacomo: “Iddio ha creato il mondo in un certo modo: disuguaglianza delle forze, degli ingegni, delle capacità… levare di mezzo la diversità sarà sempre un proposito forsennato.” Se poi, addirittura, lo si vuole imporre…

Dobbiamo chiederci perché un Dio, se esiste, non ci ha fatti tutti uguali.

E se non esiste, sarà il politico che, meglio di Dio, ci renderà uguali?

Dice Malthus: “Più abitanti ci sono sulla Terra e più diseredati avremo, che si contenderanno un mondo già posseduto.”  Pianto e stridore di denti, per impossessarsi di qualcosa… anche di un pezzo di pane o di un bicchiere d’acqua.

Tutti hanno dimenticato ciò che scrisse, nel 1986, a proposito dell’Italia, un certo Christopher Schaefer. Riportiamo ciò che dice Geminello Alvi:

“In una nazione come l’Italia, la cui suprema autorità, il presidente Scalfaro, è persuasa che, come nella Francia seicentesca, si possa creare lavoro per decreto e trova subito a seguirlo gran coro di ministri, che promettono di creare 100 mila posti di lavoro… anzi, già che ci siamo, facciamo 200 mila… quando, per un solo posto di lavoro creato, ci vogliono impegno, coraggio, intuizione e fiducia nell’avvenire…”

Christopher Schaefer, poveraccio, non sa che i politici italiani hanno uno spiccatissimo senso dello humour… se non vi va bene, bisogna attendere che tutti vadano a scuola per mille anni almeno…

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