Costituzioni [1107]

MagnaCharta
La Magna Charta Libertatum, costituzione inglese del 1215, promulgata da Re Giovanni d’Inghilterra.

Il Devoto-Oli ci informa che: ‘Costituzione: il complesso delle norme fondamentali dell’ordinamento di uno Stato che ne definiscono la struttura e stabiliscono i diritti ed i doveri fondamentali dei cittadini.’

Con poca fatica, tutti potevano immaginare una spiegazione del genere. Tuttavia… non sempre si riflette sul fatto che, solitamente, una Carta Costituzionale è la prima ad essere redatta dopo che uno Stato è profondamente cambiato.

La Costituzione italiana è stata fatta subito dopo la fine della monarchia e del fascismo e quindi tiene conto del fatto che si è appena passati da un regime ad un altro. La Costituzione degli Stati Uniti risale alla fine del XVII° secolo, data dell’ indipendenza ottenuta dall’ Inghilterra.

La Costituzione tedesca risale all’immediato dopo guerra, anche se in parte modificata nel 1990, con l’unione di Germania Est e Germania Ovest. E potremmo proseguire.

Insomma, le varie Costituzioni risentono del fatto che ci sono stati dei grossi cambiamenti politici nel Paese.

Una caratteristica di tutte le Costituzioni è quella di mettere dei punti fermi, dei paletti, onde evitare il ripetersi di errori passati ma inevitabilmente gli usi, i costumi, le consuetudini, cambiano e periodicamente le varie Costituzioni andrebbero riviste. Un buon sistema sarebbe quello di mettere una scadenza su una Costituzione, ad esempio:

Questa Costituzione andrà osservata solamente per il prossimo trentennio, dopodiché non avrà più alcun valore.’

L’ Inghilterra ha una Costituzione dal 1215: in realtà, i suoi contenuti sono stati modificati nel tempo.

La Francia è il paese che probabilmente cambia la sua Carta Costituzionale più frequentemente. La Francia ha cambiato la Costituzione nel 1789, 1791, 1792, 1793, 1794, 1795, 1799, 1802, 1804, 1814, 1815, 1830, 1848, 1852, 1870, 1875, 1940, 1942, 1946, 1958.

L’Inghilterra, invece, ha integrato la Magna Charta del 1215 col Bill of Rights del 1688 e con lo Human Rights del 1998. Non c’è, pertanto, un singolo documento costituzionale.

La Costituzione degli Stati Uniti venne completata nel 1787 e da allora è stata modificata 27 volte.

In Italia, invece, ci sono dei partiti che si dicono guardiani della Costituzione. Lo fanno perché considerano i cittadini italiani delle capre ignoranti. Questo potrebbe forse essere corretto se tutti gli articoli della Costituzione Italiana fossero stati applicati ma così non è.

L’ articolo 39, ad esempio, si occupa dell’ attività sindacale e dice che un sindacato, per avere valenza di fronte alla legge, deve avere un bilancio ed essere controllabile per quanto riguarda il numero dei suoi iscritti. Altrimenti, il sindacato non esiste. A rigor di termini, sindacati in Italia non ce ne sono. Sono cosa, allora? semplicemente, non sono definiti. Riportiamo l’ articolo 39:

L’organizzazione sindacale è libera. Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici locali o centrali, secondo le norme di legge. È condizione per la registrazione che gli statuti dei sindacati sanciscano un ordinamento interno a base democratica. I sindacati registrati hanno personalità giuridica. Possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce.

Non sappiamo nemmeno quanti iscritti ci siano: eppure questo dovrebbe essere l’ unico termine di valutazione. Gli interessi sono troppo grandi per rispettare la Costituzione, quindi in questo momento, in Italia, non c’è nessuno che possa definirsi ‘guardiano della Costituzione’.

Un’altra questione attualmente in corso è la cessione del diritto di legiferare, in questioni monetarie, all’Unione Europea. Il dettato di Maastricht riserva, IN VIA ESCLUSIVA, all’Unione Europea, le decisioni in materia, vanificando così l’articolo 1 della Costituzione Italiana che riserva tale diritto al popolo italiano. Insomma, gli italiani non sono più padroni di stabilire una propria politica monetaria.

Ora, ammesso e non concesso che ciò sia lecito, bisognerebbe quanto meno cambiare l’articolo 1 della Costituzione… alla faccia del partito che si riempie la bocca dicendo: “Noi, i guardiani della Costituzione.”

Sarebbe più opportuno che dicessero: “Noi… i cioccolatai…”

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