Appunti di Antropologia Culturale 8 [1019]

Haida
Maschere create dagli Indiani nativi americani Haida. Ecco alcune maschere che rappresentano la malinconia. Il livello artistico è notevole.

Revisione testo : 22 giugno 2022 ore 20:15 – Revisione immagini: 22 giugno 2022 –  L’economia primitiva. (Seconda Parte) –

Ambiente favorevole.

Parliamo ora degli Haida, indiani nativi americani che vivono in un paradiso: nelle isole Regina Carlotta, di fronte alle coste della Columbia Britannica, nell’ Oceano Pacifico. Il clima è meravigliosamente mite tutto l’ anno. Le piogge, abbondanti, hanno sviluppato delle bellissime foreste lussureggianti. La fauna, sia di terra, che di fiume, che di mare è abbondantissima: uccelli, orsi, cervi, balene, foche, leoni marini, conchiglie, merluzzi, aringhe, salmoni. Insomma, un paradiso terrestre e non vi è alcuna difficoltà nel procurarsi da vivere. L’ unico animale domestico è il cane e l’ unica pianta coltivata è il tabacco. Gli strumenti e le armi sono fatti di conchiglie, di pietra, di osso, di legno. Gli Haida costruiscono bellissime case, grandissime barche, piatti, scodelle, pagaie a due pale, scatole impermeabili all’ acqua mediante l’ uso di colle vegetali, pali totem, maschere da cerimonia (vedi illustrazione in alto, all’apertura dell’ articolo). Morbide coperte fatte con lana di pecore selvatiche di montagna, tessute con un tipo di telaio primitivo ma funzionale. Gli Haida vivono in numerosi villaggi e sono divisi, tutti, in due grandi metà: le chiameremo Metà 1 e Metà 2.

Una persona farà sempre parte della Metà della madre ma deve obbligatoriamente sposarsi con una persona dell’ altra Metà. Ciascuna delle due Metà è a sua volta suddivisa in una ventina di clan (il clan dell’ Orso, del Salmone e così via: gli animali sono rappresentati nei totem). Ciascun clan è suddiviso in casate. Ogni casata può avere una trentina di membri e costoro vivono, in comune, in una grandissima casa. Ciascun clan ha le sue zone riservate sui fiumi, nelle foreste, sulle spiagge di fronte all’ Oceano, dove sono ormeggiate le barche da pesca. Ogni clan ha le sue canzoni, i suoi detti, i suoi totem, i suoi proverbi e così via. Ad esempio, le canzoni di un clan non possono essere cantate da membri di altri clan. Nella casata (30  persone circa) si praticano tutti i tipi di mestieri o quasi, in modo che la casata stessa risulti autosufficiente. Chiaramente, gli Haida potrebbero fare a meno di lavorare: hanno tutto… e invece… invece lavorano e vediamo il perché.

Prima di tutto, chi, tra i lettori,  abbia una indole immanentista potrebbe dire che la natura non vuole distruggere l’ impegno e la capacità degli esseri umani, perché in futuro l’ ambiente potrebbe essere meno favorevole… quindi varrebbe il principio ‘impara l’ arte e mettila da parte’.

Gli Haida, quindi, lavorano e risparmiano anche se non sarebbe necessario. Per attuare quest’ obbligo, bisogna inventarsi una cerimonia che non si riferisca direttamente ai lavori svolti ma che abbia un prestigio in sé: questa cerimonia si chiama Potlatch.

Per poter realizzare un Potlatch, bisogna accantonare alimenti, olî varî, pellicce, coperte, scudi di rame estratto sul posto, coltelli, armi per cacciare e così via, anche per anni.

Tutte queste scorte saranno consumate in una festa enorme, dove chi dà la festa si riduce sul lastrico: questa festa è il Potlatch.

Una casata della Metà 1 offre, ad una casata della Metà 2,  un lautissimo banchetto ed alla fine, chi ha organizzato il Potlatch, in questo caso la casata della Metà 1, consegna ciò che resta del banchetto e tutti i suoi averi risparmiati ai membri dell’ altra casata ospitata (in questo caso, una casata della Metà 2).

I Potlatch vengono celebrati per varî motivi:

  1. Per un defunto della casata che fa il Potlatch, il quale defunto sarà sostituito in futuro da un figlio o da un nipote.
  2. Per la costruzione di una nuova casa.
  3. Per accedere ad una posizione politica.
  4. Per aumentare il proprio status
  5. Per mantenere il proprio status o quello dei propri figli, cioè senza una vera motivazione apparente.
  6. Per vendetta. Un uomo della Metà 1, pubblicamente insultato da un uomo della Metà 2, farà un Potlatch dove alla fine non si regala niente e viene distrutto tutto. E così dimostrerà la sua grandezza. Colui che ha insultato, se vuol salvare la faccia, dovrà offrire un Potlatch almeno di uguale sontuosità, se non di più.

Tutti costoro si riducono sul lastrico ma in quei luoghi la natura è generosa e si può facilmente ricostituirsi delle riserve, in attesa dell’ occasione per il prossimo Potlatch.

In questo modo, l’ istinto di risparmiare rimane, perché fra mille anni, potrebbe rendersi necessario per la sopravvivenza.

Un altro esempio di cosa gli esseri umani siano capaci di inventarsi in ambienti favorevoli è quel cerimoniale chiamato ‘Kula’, proprio degli abitanti delle Isole Trobriand, vicino alla Nuova Guinea.

Kula

Il cerimoniale del Kula delle isole Trobriand. Nelle 4 isole, i coralli rossi circolano nel senso delle frecce rosse e i coralli bianchi circolano nel senso delle frecce bianche.

Supponiamo che ci siano 4 isole: A, B, C, D. Nel senso orario, viaggiano delle collanine e dei braccialetti di corallo rosso. Per contro, in senso antiorario (D, C, B, A) viaggiano collanine e braccialetti di corallo bianco. Quando un abitante dell’ isola A vuol vendere qualcosa, si reca nell’ isola B nei giorni prefissati e, con gran pompa, regala collanine e coralli rossi, adducendo che lo scopo della visita era quello di regalare le collanine ma nella barca ha portato gli oggetti da vendere. Tutti sanno che le collanine sono  un pretesto ma non si dice mai e questo è il cerimoniale.

Trobriand
Un isolano delle Trobriand che porta nella mano destra delle collanine bianche per il cerimoniale del ‘Kula’.

Poi, per caso, si mettono a parlare di polli, di pesci e di altri oggetti che l’ abitante dell’ isola A ha con sé, in barca,  per puro caso… e fanno affari. Soprattutto, il compratore dell’ isola B acquisterà anche per vendere all’ isola C, perché A non si recherà mai nell’isola C, per nessun motivo. E così via. L’ abitante dell’ isola A può recarsi a vendere anche nell’ isola D ma con regali di colore bianco. Il sistema del Kula obbliga, cerimoniosamente, tutti gli isolani a partecipare agli scambi. Questi scambi sono praticati dai commercianti, che sono i soli che possono praticare il Kula. L’ abitante di B, analogamente, non avrà mai contatti con D. Le isole sono più di quattro ma abbiamo schematizzato l’ esempio, per semplificare.

Un altro esempio di natura favorevole e generosa, anche se poco dotata di carne (vedi articolo numero 615), per cui si è sviluppata una forma di cannibalismo, è dato dagli Aztechi.

Gli Aztechi del Messico, prima del 1521, anno in cui furono sopraffatti dall’ esercito spagnolo, ci offrono un ottimo esempio di come una specializzazione (quella dei Commercianti) possa arricchire tutta la comunità. Il sistema che descriveremo ha reso la comunità azteca molto benestante, trasformandola in un vero e proprio impero. La capitale era Tenochtitlàn, che si trovava esattamente dove si trova ora Città del Messico. Prima del 1521, la società azteca aveva le caratteristiche che esporremo. Premettiamo che esisteva un concetto di territorio molto originale: il Calpulli. Il territorio tradizionale dell’ impero azteco era suddiviso in venti Calpulli. Erano inalienabili, facevano parte integrante dell’ impero. La classe media (una delle tre classi esistenti) e la classe dei Tecutin (un’ altra delle tre classi esistenti: i Tecutin erano nobili onorari che tuttavia non potevano trasmettere ai figli i loro privilegi), godevano di una parte delle rendite che provenivano da uno o più Calpulli. C’ era poi una terza classe, di coloro che per varie ragioni non potevano ricavare profitti dai Calpulli. La classe media ed i Tecutin godevano delle rendite dei Calpulli, finché non avessero deciso di occuparsi di qualcos’ altro o di trasferirsi altrove. Una volta abbandonato il Calpulli, non potevano più godere delle rendite relative. Si poteva essere esclusi dai Calpulli, per editto imperiale, in caso di comportamenti contro legge eccetera. C’ erano poi gli schiavi, che vivevano con la terza classe e potevano essere sacrificati dai sacerdoti (vedi il citato articolo 615). La differenza tra schiavi e terza classe è che gli schiavi non potevano scegliere il datore di lavoro mentre la terza classe lo poteva fare.

Si diventava Tecutin per meriti particolari. I Tecutin, oltre che godere delle rendite dei Calpulli, erano agevolati nelle tasse dovute all’ imperatore e partecipavano ai proventi dovuti dalle popolazioni sottomesse. Erano anche membri del consiglio di stato azteco. Benché le nomine dei Tecutin fossero individuali ed i loro figli non ereditassero né titoli né terre, nel 1521  tale costume si stava modificando. La classe inferiore comprendeva stranieri, servi addetti ai lavori agricoli e schiavi. Gli schiavi erano prigionieri di guerra, debitori senza speranza e persone che si erano vendute o che erano state vendute dai loro genitori. Avevano poche speranze di migliorare.

AztechiX

I militari aztechi che accompagneranno una missione di commercianti.

Il commercio era affidato a chi, appartenendo alla classe media, aveva anche diritto a rendite provenienti dai Calpulli. Tali commercianti si organizzavano in squadre di dieci o venti persone ed erano difesi dai militari. Erano accompagnati da facchini e da schiavi che portavano le merci. Arrivati ad un mercato, i commercianti scambiavano le loro merci con le merci locali in tutto l’ impero ed anche fuori dall’ impero. Facevano anche un servizio di spionaggio ed al ritorno riferivano quanto osservato all’ imperatore, suggerendo anche se una zona a di fuori dell’impero potesse essere conquistata: in cambio, ricevevano agevolazioni fiscali. Ecco come una classe specializzata possa essere utile a tutta la comunità.

——————————–

Cogliamo l’occasione per dire che abbiamo parlato anche altrove degli aztechi (articolo 615).

Il criterio che vi suggeriamo è di premere la lente verde in alto a destra: comparirà una finestrella, sulla quale potrete scrivere ‘aztechi’ e premere avvio.  In questo caso, compariranno i titoli di quattro articoli 978, 977, 971 e 615 che contengono nozioni sugli aztechi. Naturalmente, questo sistema vale per ogni ricerca. Se, ad esempio, voleste leggere solo l’ articolo 971, dovreste mettere sulla stessa finestrella la scritta [971    e premere invio (ricordarsi di mettere all’ inizio la parentesi quadra aperta).

Un altro criterio di ricerca consiste nel premere col mouse (o selezionare, se usate uno smartphone) una delle parole scritte in verde sulla destra, sotto il titolo ‘Cercate le storie usando le parole più ricorrenti’. Un altro criterio ancora è quello di aprire la tendina a discesa sulla destra, recante la scritta ‘Seleziona una Categoria’. Selezionando, ad esempio, la parola ‘Sport’, compariranno tutti gli articoli (in questo caso, 8 articoli) che riguardano lo sport.

Lascia un commento