Prevedere [1089]

DoppioLegameRevisione testo : 26 gennaio 2023 ore 10:00 – Revisione immagini: 26 gennaio 2023 – Diamo inizio allo scritto osservando che gli esseri umani hanno in comune una preoccupazione: come fare delle previsioni giuste?

Le tecniche messe a punto dagli esseri umani, per non sbagliare o per non dare l’idea di aver sbagliato, sono notevoli  ed interessanti.

Dice il nostro eroe: “Devo fare in modo che, qualunque cosa succeda, nessuno possa dire, nemmeno io stesso, che ho sbagliato la previsione.”

Ecco un esempio.

La madre di famiglia pensa: “Prevedo che mio figlio sarà bocciato: non studia a sufficienza…”

Fatta questa dichiarazione, apparentemente ha risolto il problema, perché, se il figlio sarà promosso, ovviamente sarà contenta in quanto potrà dire che suo figlio non è un cretino e se il figlio sarà bocciato, potrà dire che lei lo aveva previsto.

Le persone che adottano, magari involontariamente, tecniche di questo genere, sono tantissime. La madre è comunque infelice, perché si rende conto che, qualunque cosa succeda, lei non aveva fatto scelta alcuna. La sua previsione del fallimento del figlio era solo fumo negli occhi. Questo atteggiamento, in definitiva, sembra essere rinunciatario e inoltre si ha l’impressione che ci sia un destino che incombe. Vero è che, in questo modo, la madre non sbaglia mai ma nemmeno indovina mai e questo genera infelicità. La madre si crea così un complesso di persecuzione. Un dio ostile le nega la felicità e lei deve procurarsela con il sotterfugio che abbiamo appena esposto.

Altro esempio.

La nonna osserva compiaciuta la meravigliosa nipotina che gioca, salta e ruzza per tutta la casa. Per un attimo, la nonna è felice. Poi, ricorda che il dio della felicità l’ha esclusa dalla cerchia delle persone felici e pronuncia la frase infelice, da persona infelice: “Cara, la mia nipotina, è troppo bella… non può durare…”

In un certo senso, augura una disgrazia alla nipotina, perché la nonna è abituata all’infelicità. L’inconscio della nonna sarà meno vigile e meno pronto ad evitare eventuali incidenti perché dirà: “Era destino, l’avevo previsto…”

Riflettiamo, perché le vie del cervello sono infinite.

Speriamo che ogni lettore trovi la sua soluzione.

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