La religione felice [1088]

Farfalline
Il primo gioco omeostatico sulla culla del neonato.

Revisione testo : 24 gennaio 2023 ore 10:00 – Revisione immagini: 24 gennaio 2023-

Uno dei primi giochini che vengono appesi sul letto del neonato è quello mostrato nell’immagine.

Quando si toccano le farfalline, tramite una successione di piccolissimi spostamenti, il gioco ritorna al suo equilibrio ma si tratta di un equilibrio diverso. Questo processo viene chiamato omeòstasi. Ad ogni tocco, corrisponde un nuovo equilibrio, diverso dai precedenti. Fare delle previsioni su come si posizionerà la prossima volta è difficilissimo, benché sia chiaro che il nuovo equilibrio, per quanto complesso, non sarà mai casuale e viene definito perciò pseudo-casuale.

Lo stesso dicasi per l’essere umano, Homo Sapiens Sapiens. Biologicamente parlando, in milioni di anni, il sistema Homo ha reagito ad impulsi esterni, esattamente come il giochino del neonato. Ora, le conclusioni sono sotto gli occhi di tutti ma non sappiamo bene se certi atteggiamenti dell’uomo siano atavici oppure siano una reazione a sollecitazioni esterne.

Risulta importantissimo il fatto che l’uomo non sia un animale armato, come la tigre, come il leone: l’uomo, che, fin da quando era una scimmia, viveva in piccoli gruppi, ha adottato tutta una serie di comportamenti, per consentire la convivenza coi suoi simili. L’istinto direbbe di eliminare tutti gli altri maschi della specie, perché l’inconscio sogna di essere l’unico adatto alla procreazione ma questo cozza contro la necessità di raggrupparsi per cacciare i grossi animali.

Col tempo, emerge un capo: quello più forte e più adatto a guidare la caccia. Costui è mal tollerato dagli altri uomini. Per ovviare agli inconvenienti, bisogna creare delle finzioni. Una finzione, per mitigare la rabbia dei non-capi, è quella di dire che il capo, poveraccio, è pieno di responsabilità e che i privilegi di cui gode sono perciò giustificabili. In realtà, è un mondo infelice, tranne che per i capi, i quali, tuttavia, hanno un’altra infelicità: ogni decisione che prendono per il gruppo potrebbe essere giusta o sbagliata e quindi il capo teme, sbagliando troppo, di essere rimosso dai suoi privilegi. Pur se in modo diverso, è un infelice anche lui. la struttura psicologica degli esseri umani associati va contro l’istinto di procreazione del singolo, che vorrebbe il protagonismo assoluto del sé.

Questo ragionamento è troppo complesso per dei primitivi, i quali tendono a pensare che ci sia un qualcuno, un dio, che vuole questo. L’uomo non è stato capace di immaginare un dio diverso da sé stesso e siccome sa di essere infelice, cioè disadattato, ha fatto Dio a sua immagine e somiglianza. Ciò significa che la religione non può essere altro che una fonte di infelicità.

E veniamo all’atto del ridere, cioè al riso.

Il lupo ringhia, mostra le zanne, per dire: “Queste sono le mie armi formidabili; guai a te se ti avvicini.”

Lo stesso fanno gli altri animali e lo stesso fanno le scimmie.

Io ho un concetto della mia pericolosità: se io la aumento, sopravviverò meglio e salirò di un gradino nella gerarchia dei miei simili. Se scopro una novità, oltre che conservarmi meglio ed aggredire meglio, mostrerò i denti per dire: “Ti avverto, perché da questo momento sono più pericoloso per chi mi si avvicina.”

Vediamo ora, come esempio, una semplice barzelletta.

“Lo sai perché l’elefante è grigio?”

L’ ascoltatore pensa tra sé e sé: “Non lo so… se ci fosse in ballo la sopravvivenza, in questo caso sarei spacciato…”

“Per distinguerlo dalle fragole…”

L’ascoltatore pensa: “Vero… ora che so anche questo, ho maggiori probabilità di sopravvivenza; mi conserverò meglio… facciamolo sapere…”

E mostra i denti, cioè, ride: ora, è più felice.

Chi ha maggiori probabilità di conservarsi è più felice e quindi ride. Mostrando i denti, ha meno paura.

Un individuo del genere non è incline ad obbedire: ha più fiducia in sé stesso, ha una visione del futuro più serena. Appunto per questo le religioni sono tristi: per manipolare meglio i fedeli.

Per far vivere una persona nel timore, per manipolarlo meglio, bisogna creargli un nemico immaginario che lo perseguiti sempre: questo nemico è lui stesso. Gli hanno detto che è colpevole addirittura perché è nato: non ci sono persone che nascono senza peccato originale. Un nemico che non ti abbandona mai: te stesso. Questo crea tristezza, infelicità, timore e predispone alla sottomissione.

Se il Padre Eterno esiste e ci ha fatto in un certo modo, perché ci ha fatto col peccato originale? sono cose assurde, incredibili e la gente si lascia manipolare. Che gusto c’è ad essere un capo religioso, capo di una banda di infelici, definiti tutti peccatori?

Questi signori dicono che il popolo va tenuto nell’ignoranza. La Bibbia ha cominciato a circolare nel XV° secolo, dopo la stampa a caratteri mobili. Prima, nessun comune mortale, tranne che i preti, aveva avuto modo di leggerla. Dalla stampa della Bibbia in poi, il popolo cominciò a rendersi conto degli inganni. Il mondo non potrà essere felice fino a quando ci saranno le religioni.

Ridere, godere della vita… invece di allietarci, costoro ci dicono: “Ricordati che sei polvere e polvere ritornerai.”

Le streghe bruciate vive erano in gran parte belle e giovani donne: se non cedevano alle avances dei cosiddetti religiosi, venivano bruciate per dispetto o per vendetta, perché il prete non voleva porre limiti alle sue ambizioni; se, invece, cedevano, venivano poi bruciate perché erano diventate testimoni scomodi. Giordano Bruno fu bruciato vivo perché non riuscivano a controbattere alle sue affermazioni.

Alle argomentazioni di Galileo Galilei, Santa Chiesa Cattolica Apostolica Romana opponeva il principio della ragione insufficiente, il quale recita: “Può l’ Altissimo, nella Sua scienza infinita, aver messo la Terra, la Sua creazione, in un posto qualsiasi?”

“Certamente, no…”

“Se ne desume che la Terra è sicuramente al centro dell’Universo e che Galileo è in errore…”

La casa della Madonna fu portata in volo dagli Angeli dalla Palestina a
Loreto… e poi si scoprì che la pietra di quel tipo in Palestina non esiste…
al sentire la storia di Loreto, il prete dice: “Peccati veniali…”
Il prete fa finta di non ricordare che, per cose simili, sono stati messi al rogo degli innocenti.

Forse non cambierà… tuttavia, sia chiaro che l’ infelicità è stata creata dagli uomini, con dei meccanismi omeostatici autogiustificantisi.

I politici, i religiosi, i governanti, dicono: “Le religioni sono necessarie perché costituiscono un freno alla brutalità della gente… ” e voi, di grazia, non siete forse ‘gente’?

L’ordine costituito attuale, in quale misura conviene solo a chi comanda?

L’unica soluzione sembra essere quella di mandare tutti a scuola per secoli, formando dapprima gli insegnanti degli insegnanti degli insegnanti.

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