Dolci ricordi [364]

alhambra
Una delle sette meraviglie del mondo moderno e patrimonio Unesco, l’Alhambra di Granada fu costruita nel 1232. Foto del 1971- Ernesto Giorgi ©

Revisione testo: 26 agosto 2021 – “Non esiste per l’uomo peso più grande di un celebre passato del quale non si sia più all’altezza” [Parafrasi di Joseph Roth (1894 – 1939), Tarascona e Beaucaire, 1932, pubblicato in italiano nel 2009 al numero 542 della Biblioteca Adelphi]La nascita dell’Islam si può far risalire (Egira) al 622 dopo Cristo. Maometto non lasciò eredi maschi.    

Si accesero delle controversie e, oltre ad altre correnti minori, come ad esempio gli Ismailiti o Ismaeliti, le due correnti principali sono quelle degli Sciiti e dei Sunniti (in ordine alfabetico).

Dal 600 all’ 800 dopo Cristo, l’Islam si espanse enormemente e i territori sotto controllo erano in Arabia, Siria, Mesopotamia, Persia, Palestina, Egitto, Nord Africa e Spagna, nonché in Sicilia, coi primi attacchi, dal 652 all’827. Nell’827 gli arabi sbarcarono a Mazara del Vallo. Nel 1091 cadde Noto, ad opera dei normanni, il che segnò la scomparsa degli arabi dalla Sicilia.

In quel periodo, i due colossi mondiali erano l’impero persiano e l’impero bizantino: erano in guerra tra loro e l’Islam ebbe così modo di diffondersi e di riempire i vuoti lasciati dai litiganti. Prima di riprendere l’esposizione politica, diremo che in quel periodo la civiltà islamica era all’apice dello sviluppo mondiale, se non teniamo conto dell’Estremo Oriente (Cina, Giappone) che, dati i tempi, erano a distanze quasi insormontabili ed era come se non ci fossero.

Islam
Sviluppo comparato dell’Occidente e del Mondo Islamico. Il valore delle ordinate è approssimativo – 2016 – Ernesto Giorgi ©

La medicina era sviluppatissima e gli arabi erano culturalmente polimorfi. Così Abū l-Walīd Muhammad ibn Ahmad ibn Rushd, che noi chiamiamo Averroè (Cordova, Spagna, 1126 – Marrakesh, Marocco, 1198) è stato filosofo, medico, matematico ed esperto di legge.

Abū ʿAlī al-Ḥusayn ibn ʿAbd Allāh ibn Sīnā, che noi chiamiamo Avicenna (Balkh, Persia, 980 – Hamadan, Persia, 1037) è stato medico, filosofo, matematico, fisico. Forse il più famoso scienziato islamico. Per più di sei secoli le opere mediche di Avicenna fecero testo in tutta Europa.

Nel secolo IX°, il persiano Abū Jaʿfar Muhammad ibn Mūsā al-Khwārizmī (Baghdad,Iraq, 780? – Baghdad, Iraq, 850?) costituì la famosa ‘Casa della Sapienza’ dove insegnava ai giovani tecniche matematiche che, dal suo nome, si chiamano ancora oggi Algoritmi (da al-Khwārizmī)

Nelle tecniche di costruzione navale, gli arabi erano all’avanguardia. Avevano inventato le daras-sina’ah, “Case d’industria”, dove i primi concetti di moderna catena industriale trovavano applicazione. I veneziani appresero l’arte e rinominarono tali opifici darzanà, poi arzanà, poi arzanàl e poi arsenàl, di cui parla anche Dante. Da cui anche dàrsena. Fondato nel 1104, l’Arsenale arrivò ad avere oltre 16000 operai, primo al mondo, nel XVI secolo, per il numero di maestranze. Ma l’idea originale fu degli arabi.

Nelle tecniche di costruzione edilizia, gli arabi erano all’avanguardia. L’Alhambra di Granada in Ispagna aveva, come d’altronde tutte le case signorili in Persia, una doppia parete atta a far circolare nelle intercapedini dell’aria fresca contro la calura. I pavimenti dell’Alhambra sono sempre leggermente inclinati, per permettere a piccoli canali di acqua fresca (vedi foto, in basso al centro) di scorrere e di combinarsi con la ventilazione delle pareti. Era la nostra aria condizionata con secoli di anticipo.

Nelle tecniche di calcolo matematico, gli arabi erano all’avanguardia. I numeri attuali furono introdotti in Europa da Leonardo Pisano detto il Fibonacci (1175? – 1235?) il quale, dal suo soggiorno di Bugìa (Algeria) imparò i numeri indiani con lo zero, in uso agli arabi: prima, per noi, senza lo zero, le moltiplicazioni e le divisioni erano un incubo.

Cosa volete di più? Nel 1453 gli arabi-musulmani-turchi conquistarono Costantinopoli e cadde anche l’Impero Romano d’Oriente, mille anni dopo quello d’occidente.

Gli arabi furono respinti dai Franchi di Carlo Martello nel 732 a Poitiers, mentre tentavano d’invadere la Francia e per poco non ci riuscirono.

Nel 1529 e nel 1683 tentarono due volte di conquistare Vienna, senza successo ma per poco non ci riuscirono. Nel 1571 i veneziani con la Lega Santa riuscirono a fermare gli ottomani a Lepanto e a distruggerne l’imponente flotta, ma fu una vittoria di Pirro, perché le perdite cristiane furono spaventose.

E allora, perché il declino? In realtà il declino dell’Islam fu la lotta iniziata già nell’800 e protrattasi sino al 1300 per l’egemonia tra califfi, sultani e così via. Inoltre, fino al 1500, subirono le invasioni, assorbite, di Turchi e Mongoli. Ma a dare il colpo di grazia al declino fu l’enorme corruzione dell’impero ottomano.

Ora, da due secoli, tutte queste popolazioni, che comandavano il mondo, non riescono a capacitarsi della loro perdita di prestigio.

Come dice Roth, non esiste per l’uomo peso più grande di un celebre passato del quale non si sia più all’altezza. Un magone che ti tormenta ogni giorno e dove tu cerchi di dare la colpa a qualcuno.

L’analisi di cosa dovrebbe fare oggi il mondo islamico è fuori dagli scopi di questo articolo.

Rimane la nostalgia di un impero perduto. Se perduto a torto o a ragione, anche questo è un altro, ulteriore, problema.

Volete far felice un arabo? Chiedetegli della storia passata…

Lascia un commento