Storia della Terra [953]

Tiktaalik
Un pesce del Devoniano, il Tiktaalik, che vuole spostarsi sulla terraferma.

Revisione testo: 7 dicembre 2021, ore 11:25. Revisione delle immagini: 6 dicembre 20021 – L’età della Terra e di   4,560,000,000 di anni.      Quattro miliardi di anni… in realtà, è un numeraccio che non dice assolutamente niente… bisogna mettere questo tempo a confronto di qualcosa di noto… ebbene, la soluzione che abbiamo trovato è la seguente: far corrispondere ad un millimetro il periodo di mille anni.Quindi, la prima misura è la seguente: descriveremo tutto in modo che

Un millimetro = mille anni

Se un millimetro corrisponde a mille anni, il tempo trascorso da Cristo ad oggi è pari a 2 millimetri. Siccome gli anni della Terra sono 4,560,000,000 si tratta di un percorso pari a 4,560,000,000 / 1000 = 4,560,000 millimetri, ovvero 4560 metri, ovvero 4 chilometri e mezzo abbondanti.

La prima conclusione, stupefacente, è la seguente:

Se il percorso del tempo, dalla nascita della Terra sino ad oggi, è lungo 4 chilometri e 560 metri, il tempo dell’era cristiana, da Cristo sino ad oggi, occupa lo spazio degli ultimi 2 millimetri del percorso! Incredibile, eppure è così.

Vedere nel menù verde la voce ‘Misure del tempo’.

Vedere inoltre, per dettagli,  un articolo analogo, ‘I quattro Eoni [695],  dove si definisce anche il termine ‘Eone’..

Ma sul nostro sito ce ne sono anche molti altri. Vedere, ad esempio,  la categoria Paleontologia e la categoria Geologia.

Ma vediamo di fare questa passeggiata di 4 chilometri e 560 metri, perché se togliamo gli ultimi due millimetri… non abbiamo tolto, praticamente, niente.

Nel momento in cui si è formata la Terra, all’ inizio della nostra passeggiata, c’ era il cosiddetto Eone Adeano. Questo Eone Adeano occupa i primi 560 metri della nostra passeggiata. Se lo confrontate col tempo della civiltà cristiana, da Cristo a noi, che sono 2000 anni e che nella scala prescelta da noi risulta essere pari a 2 millimetri, vi renderete conto di cosa siano 560 metri. Il solo Eone Adeano è durato 280 mila volte il tempo da Cristo a noi. Io, personalmente, più ci penso e più mi sembra incredibile. Ci si rende conto che noi siamo veramente un niente.

E cosa vediamo attorno a noi, mentre attraversiamo l’Eone Adeano di 560 metri? vediamo fuoco, vulcani, fiumi di lava, roccia fusa, meteoriti che cadono in continuazione. All’ inizio dei 560 metri, la temperatura è di circa 2100°C (gradi centigradi) per scendere a 70°C alla fine dell’ Eone. Insomma, un inferno. Il nome ‘Adeano’ significa per l’appunto ‘infernale’ (da Ade = inferno mitologico dei greci antichi). Non c’è ossigeno atmosferico. Un’ annotazione importante: il Sole è nato quando è nata la Terra ma l’ universo  esisteva già da dieci miliardi di anni. Una passeggiata che, nella nostra scala, si estenderebbe all’ indietro per la bellezza di 10 chilometri. C’ era già la vita, in quell’ universo precedente? sembra proprio di sì, perché tra le rocce dell’ Eone Adeano che sono giunte sino a noi si sono trovate delle meteoriti, provenienti dallo spazio e quindi da altri mondi, con delle inclusioni di carbone, il qual non può provenire altro che da vecchi vegetali, vegetali che, ovviamente, sulla Terra non potevano esserci. Concludiamo così i primi 560 metri di passeggiata e ci attende un’ altra sotto-passeggiata (che fa sempre parte della passeggiata originale di 4560  metri). Verosimilmente, in questo primo Eone Adeano il giorno durava 6 ore circa e l’ anno durava 1475 giorni circa. Il dato è orientativo ed azzardato: un dato preciso, scientifico, si trova più sotto, nella descrizione dell’ Eone Proterozoico.

La nuova sotto-passeggiata sarà lunga 1500 metri e durerà 750 mila volte il tempo da Cristo a noi. Non riesco nemmeno a concepire un tempo del genere. S’ inizia quindi la passeggiata di un chilometro e mezzo chiamata Eone Archeano (= Eone antico) e pensate che ogni due millimetri sono il tempo da Cristo a noi… non mi stanco di ripeterlo…  ossigeno? neanche a parlarne… all’inizio della nuova passeggiata, la temperatura è quella finale della precedente passeggiata, cioè 70°C e, alla fine del chilometro e mezzo, sarà 45° C. Negli ultimi metri, ci accorgiamo che ai lati della strada da noi percorsa ci sono come dei coralli, solo di colore celestino… sono delle stromatoliti, dei piccolissimi batteri che hanno fatto, più o meno, come faranno successivamente i coralli. Molte stromatoliti sono state rinvenute in Australia.

A metà di questo Eone, circa 1.4 miliardi di anni fa, il giorno durava 18 ore.   Qualche altro raro batterio comincia a fare la fotosintesi (cianobatterî). Alla fine, su 4560 metri del nostro percorso, in questo momento ne abbiamo fatti 560 + 1500 = 2060. Siamo quasi a metà strada ma abbiamo visto pochissimo o niente.

Ora ci aspetta la passeggiata più lunga, quasi due chilometri (per la precisione 1959 metri), passeggiata che ci farà attraversare il terzo Eone,  l’ Eone Proterozoico (che significa Eone delle prime forme di vita). Ricordiamoci che ogni due millimetri è il tempo da Cristo a noi… come se l’era cristiana (di duemila anni) si fosse ripetuta 975 mila volte… incredibile… almeno per me… in questo tempo spaventosamente enorme, l’ossigeno passerà dalla mancanza assoluta al 12% dell’atmosfera e la temperatura s’inizierà coi 45°C (finali dell’Eone precedente) e si concluderà con 5°C. A partire dai 300 metri dall’ inizio della passeggiata e per una lunghezza pure di 300 metri, siamo affiancati da giaccio, neve, ghiaccio, neve. Tutto il pianeta si trova nella cosiddetta glaciazione Huroniana, durata 300 milioni di anni, (300 metri, per l’appunto). Cos’ è successo? è successo che il ferro e altre materie organiche, che sino ad ora si erano assorbite tutto l’ossigeno che veniva prodotto dalla fotosintesi dei primi cianobatterî, improvvisamente si sono saturate e hanno lasciato l’ ossigeno nell’ atmosfera. Le conseguenze principali sono state due: quasi tutti gli organismi viventi anaerobici, che non usavano l’ ossigeno, si sono trovati immersi nell’ ossigeno stesso, per loro tossico e mortale e sono scomparsi. Inoltre, l’ ossigeno si è combinato col metano atmosferico che allora era in grande quantità. La combinazione ha raffreddato enormemente la terra (il metano aveva un effetto come l’effetto serra attuale) e la Terra si è trasformata, per 300 milioni di anni (ovvero per 300 metri della nostra passeggiata), in una enorme palla di neve e ghiaccio. Da quel momento, nuove forme di vita più energiche, che utilizzavano l’ossigeno, sono comparse. Le stromatoliti raggiunsero il loro massimo sviluppo ed i primi funghi cominciarono a sviluppare una vita indipendente dai primi batterî. Durante questo periodo, verso la fine, è stato accertato scientificamente (ome non si è ancora fatto per l’ Adeano) che il giorno durava circa 21 ore e 54 minuti e l’anno constava di 400 giorni. Questo è dovuto alle maree che rallentano la rivoluzione terrestre ed anche dalla disposizione dei continenti. Inoltre, la Luna era più vicina, in quanto si sta allontanando dalla Terra di 3820 chilometri ogni 100 milioni di anni. Alla fine della passeggiata, quando dal ghiaccio la temperatura è tornata sui 5°C, compaiono i primi organismi pluricellulari a corpo molle. Fin’ ora, abbiamo percorso 560 + 1500 + 1959 = 4010 metri sui 4560 previsti.

Ci accingiamo a fare la quarta ed ultima tratta di percorso di 541 metri (560 + 1500 + 1959 + 541 = 4560), che riguarda l’ Eone oggi  in corso e cioè l’ Eone Fanerozoico (della vita alla quale assistiamo). Questo Eone è suddiviso in Ere che a loro volta sono suddivise in Periodi.

Iniziando la passeggiata dell’Eone Fanerozoico, s’inizia anche una passeggiata che ci sembra ridicola, 288.83 metri, la passeggiata dell’ Era Paleozoica, la quale s’ inizia contemporaneamente (ed ovviamente) al suo Eone, il Fanerozoico. L’ Era Paleozoica comincia con una temperatura di 21°C e finisce con una temperatura di 16°C. All’ inizio, l’ ossigeno atmosferico è il 12.5% e alla fine è la bellezza del 23%. L’era Paleozoica è composta da sei periodi ben definiti: Cambriano (che s’inizia assieme all’ Era Paleozoica ed all’ Eone Fanerozoico), Ordoviciano, Siluriano, Devoniano, Carbonifero e Permiano. Vediamoli un poco meglio:

  • Cambriano: Copre, nella passeggiata, lo spazio di 56 metri. Profondi cambiamenti avvengono, perché la maggior parte degli esseri viventi era piccola e semplice ma improvvisamente esplode un’ ampia e complessa diversificazione delle forme di vita. Il livello del mare si alza, creando mari caldi e poco profondi, ideali per la vita marina. All’   inizio, il clima era piuttosto freddo perché si aprì, col continente Gondwana, una corrente di acque fredde provenienti dal polo sud. Tuttavia, le temperature medie erano pur sempre più alte di oggi di ben 7°C. Verso la fine del periodo, i ghiacci non c’erano più e il livello dei mari era aumentato. Il 63% di tutti gli animali apparve nel Cambriano. Le cause dell’ esplosione di vita nel Cambriano sembrano essere: aumento dell’ossigeno, formazione dell’ozono (che è una variante, cioè uno stato allotropico, dell’ossigeno) che blocca gli effetti mortali dei raggi ultravioletti provenienti dal sole, l’evento precedente ‘palla di neve’ del Proterozoico, che ha fatto scomparire quasi tutti gli animali anaerobici, liberando nicchie ecologiche, l’ aumento della concentrazione di calcio nel mare, che ha permesso agli animali marini di costruirsi scheletri,  esoscheletri e conchiglie, cambiamenti della genetica in senso migliorativo, cambiamenti nella catena alimentare. Fu un periodo di collaudi di nuove forme di vita. La maggior parte della vita era acquatica. Parecchi animali si fecero le tane sottomarine per sopravvivere agli attacchi dei loro predatori.

  • Ordoviciano: Copre, nella passeggiata, lo spazio di 41 metri. Temperatura media 16°C, ossigeno 13.5%. Verso la fine del periodo, ci fu un notevole raffreddamento, causato dall’ esaurimento di ossigeno disponibile nel mare. Ciò indusse nuove forme di vita anche nella superfice dei mari e non solo in profondità, com’ era prima. Alla fine dell’Ordoviciano, si ebbe un’estinzione dell’ 85% delle specie marine, non adatte al nuovo clima freddo. Durante questo periodo comparve il pesce sacabambaspis, senza mascelle e con tessuti scheletrici simili ai vertebrati attuali. Sopra la testa aveva uno scudo protettivo ed aveva lungo i fianchi la struttura sensoriale iniziale (la cosiddetta linea laterale) che si trova oggi nei pesci moderni. Compare il primo cefalopode, battezzato orthoceras, simile a seppie, a calamari, a polpi, a nautilus. Compare il primo scorpione marino lungo quasi due metri…

  • Siluriano: Temperatura media 17° C e ossigeno atmosferico 14%. Durata della passeggiata relativamente breve (25 metri). Le piante si sviluppano e cambiano definitivamente l’atmosfera terrestre. S’iniziano le tipologie di piante oggi esistenti.

  • Devoniano: Passeggiata di 60 metri. Sembra poco ma è pur sempre 30 mila volte il periodo da Cristo a noi. Temperatura media 20°C, ossigeno atmosferico 15%. Lo spostamento delle terre emerse consentì ai pesci di emigrare verso nord. Per la prima volta si formano foreste nelle regioni equatoriali. L’ Era si conclude con una importante estinzione del 50% di tutti gli animali. Si potrà dire che le estinzioni, fatalità, sono sempre alla fine di un periodo… ma è esattamente il contrario: quando gli scienziati si accorgono che è avvenuta una estinzione di massa, cambiano il nome del periodo immediatamente successivo. Questa estinzione è una delle cinque principali estinzioni e colpì il 75% delle forme di vita marine. Rimasero forme di vita piccole e per i successivi dieci metri della passeggiata (dieci milioni di anni!), gli animali si diedero da fare per crescere di nuovo. Questa estinzione ha aperto la strada alla nuova fauna vertebrata. Cause probabili di questa estinzione:
    • Impatto con asteroidi.
    • Cambiamenti nelle piante che hanno tolto dall’ acqua tutto l’ ossigeno.
    • Riduzione del biossido di carbonio atmosferico, che ha causato un raffreddamento globale.
    • Aumento dell’ attività vulcanica.

      Le piante cominciarono a diffondersi nel pianeta. Il Devoniano si chiama anche Era dei Pesci: molti pesci si fecero delle corazze (placodermi) protettive e dominarono i mari. Compaiono anche i primi pesci che daranno origine agli animali a quattro zampe (tetrapodi). Essi cominciarono ad avventurarsi sulla terra, trasformando lentamente le quattro pinne in quattro zampe. (Vedi l’illustrazione del pesce Tiktaalik all’inizio di questo scritto).
  • Carbonifero: Passeggiata di 60 metri. Temperatura media 14° C, ossigeno atmosferico: 32.5%. Il massimo dell’ ossigeno! ci fu un’ esplosione delle piante e il carbone che oggi usiamo viene quasi tutto da quel periodo. Le piante trasformarono l’ anidride carbonica in ossigeno che, come appena detto, raggiunse livelli incredibili, favorendo gli artropodi giganti. Ci furono quantità enormi di foreste pluviali. Insetti giganti e artropodi giganti scomparirono verso la fine del Periodo Carbonifero, quando l’ossigeno diminuì. Nel primo Carbonifero, l’ anno durava 385 giorni e il giro della Terra (durata del giorno) veniva compiuto in 23 ore.

  • Permiano: Passeggiata di 46 metri. Temperatura media 16°C e ossigeno sceso a 23%. Alla fine del periodo ci fu la più grande estinzione di massa di tutti i tempi. Scomparvero il 95% delle specie marine e il 70% delle specie terresti. Le cause furono diverse e probabilmente concomitanti: vulcanismo eccezionale, con inquinamento dell’atmosfera, crollo dell’ossigeno, con diminuzione dell’ ozono e aumento dei raggi ultravioletti. L’impennata dei gas fece aumentare la temperatura, alla fine del Periodo, di ben  8°C. Il solfuro atmosferico aumentò, causando la distruzione di tutti gli animali con conchiglia costituita da calcare. Gli oceani divennero dei deserti acidi e senza ossigeno. Il campo magnetico terrestre si indebolì e le radiazioni solari causarono un caldo eccezionale d’ estate ed un  freddo eccezionale d’ inverno. I primi trenta milioni di anni del periodo successivo (il Triassico), ovvero trenta metri nella passeggiata, furono spesi per recuperare le condizioni normali: un tempo pari a 32000 volte quello da Cristo a noi… sono tempi ai quali non mi abituerò mai e la mente vacilla. Gli animali che esistevano, nel frattempo, si orientarono verso una ulteriore evoluzione. Nel Permiano comparvero anche i primi cinodonti a quattro zampe che col tempo avrebbero dato origine ai mammiferi. Comparvero inoltre i primi antenati dei dinosauri (gorgonops, dimetrodon, estemmenosuchus, titanophoneus: chi vuole, se li guardi su Wikipedia).

Abbiamo così concluso i sei Periodi dell’Era Paleozoica (cioè la prima Era dell’Eone Fanerozoico) e abbiamo percorso, nell’ Era Paleozoica, 56 + 41 + 25 + 60 + 60 + 46 = 288 metri che costituiscono tutta l’Era (c’è una piccola differenza di 86 centimetri che erano nei sei Periodi e che sono stati arrotondati).

In questo momento, abbiamo percorso in tutto metri 560 + 1500 + 1959 + 288.83 = 4307.83 metri su 4560 programmati.

La nostra passeggiata ora andrà dai 252.17 metri ai 66 metri, un percorso quindi di 186.17 metri che caratterizzano l’ Era Mesozoica dell’ Eone Fanerozoico. Partiamo con 17°C di temperatura e 16% di ossigeno per finire con 18°C di temperatura e 26% di ossigeno atmosferico. Ci sono tre Periodi che costituiscono l’Era Mesozoica e cioè il Triassico, il Giurassico e il Cretaceo. Vediamoli.

  • Triassico: passeggiata di 50.87 metri, con temperatura media 17°C e ossigeno medio atmosferico 16%. Ricordiamo che i primi 30 metri servirono, in realtà, per ripopolare il pianeta dopo la catastrofe della fine del Permiano. Il supercontinente Pangea, formatosi per lo più in questo periodo, crea un continuo di terraferma, dal polo nord al polo sud, consentendo una circolazione degli animali. A metà di questa passeggiata i primi mammiferi compaiono (225 milioni di anni fa). I mammiferi si sono evoluti dai cinodonti (simili a dei piccoli cani) del tardo Permiano ma di giorno comandano e spadroneggiano i primi grandi dinosauri, compresi gli pterosauri volanti, cacciatori terribili. Non resta altro che prendere, per sopravvivere, la strada della vita notturna. Il sangue caldo è stato un rimedio al freddo notturno, mentre i dinosauri di giorno potevano crogiolarsi al sole. Le piante cominciano ad essere abbastanza moderne: ci sono conifere e felci.

  • Giurassico: passeggiata un poco più lunga della precedente, di 56.3 metri. Temperatura media un poco più bassa, 16.5°C e ossigeno molto elevato, 26%. L’ossigeno elevato favorisce la crescita degli enormi dinosauri, che divengono i dominatori incontrastati del Giurassico. I più grandi erano comunque erbivori e crescevano anche di 5000 chilogrammi ogni anno: l’ossigeno abbondantissimo consentiva masse muscolari enormi. Anche nei mari dominavano  dinosauri marini. Il clima molto più caldo e molto più umido (rispetto al Triassico) permise il prosperare di vegetazioni lussureggianti e molto estese. Per quanto riguarda la fauna del Giurassico, questa è nota per i films molto diffusi (Jurassic Park eccetera).

  • Cretaceo: ultimo Periodo dell’ Era Mesozoica, una passeggiata lunghissima, di ben 79 metri, più del Triassico e del Giurassico. Temperatura media 18°C e ossigeno atmosferico al 30%, poco al di sotto del Carbonifero. Clima relativamente caldo, con conseguenti alti livelli dei mari. In questo Periodo, si creò l’ oceano Atlantico meridionale e l’ India cominciò a staccarsi dal Madagascar e a muoversi verso nord est. Questo movimento, quando l’ India arriverà a scontrarsi con la zolla asiatica, creerà l’ Himalaya. Il nord America era ancora collegato all’ Europa e l’ Australia era collegata all’ Antartide. Alla fine di questo periodo, successe forse la seconda più grande catastrofe della terra (dopo quella della fine del Permiano): una palla di pietra, enorme, del diametro di 17 chilometri, piombò dalo spazio sulla penisola dello Yucatan, nel Golfo del Messico. Tutti i dinosauri scomparvero. Rimasero solo gli uccelli che erano pur sempre dinosauri ma anche di questi rimasero i più piccoli. Scomparvero anche tutti gli animali a quattro zampe di peso superiore ai 25 chilogrammi, fatta eccezione per qualche coccodrillo e qualche tartaruga. Per un anno intero la polvere dell’ impatto impedì ai raggi del sole di raggiungere la terra e le piante non poterono più praticare la fotosintesi. Di conseguenza, gli erbivori morirono tutti di fame e i carnivori morirono perché non c’erano più erbivori da mangiare. La regione dello Yucatan era (ed è) ricca di zolfo e l’ impatto lanciò lo zolfo nell’ aria che ricadde sui mari, i quali, inaciditi, fecero strage di pesci. La temperatura dei mari scese sino a 7°C e prima che le cose si sistemassero un poco ci vollero centinaia di migliaia di anni. Sembra che i coccodrilli, a sangue freddo, avendo la possibilità di sopravvivere per mesi senza mangiare, siano stati i favoriti, assieme alle tartarughe, mentre gli animali a sangue caldo avevano bisogno di molto più cibo. Questo è un ulteriore indizio che i dinosauri fossero a sangue caldo: non ne rimase uno. I mammiferi, quasi tutti di peso inferiore ai 25 chilogrammi, presero il sopravvento ed uscirono alla luce del giorno ma conservano ancora tutte le caratteristiche della loro origine nottturna.  Nel Cretaceo compaiono le piante coi primi fiori, aiutate dalle api. Comparvero le prime formiche, le termiti, le farfalle e le falene. Comparvero le cavallette, le vespe e gli afidi, che sono munti dalle formiche come facciamo noi con i bovini. Dal mare scomparvero, nel cataclisma finale, anche tutti i dinosauri acquatici.

S’inizia così la nostra passeggiata nell’ Era Cenozoica, che costituisce gli ultimi 66 metri del nostro percorso. Si suddivide in tre sotto-passeggiate (tre Periodi): Paleogene, Neogene e Quaternario. Si noti che, in questo contesto,  il nome ‘Quaternario’ è inappropriato ed è stato mantenuto dagli studiosi per conciliarlo con vecchie classificazioni.

  • Il primo Periodo è il Paleogene, che avrebbe tre  ulteriori suddivisioni (ma non le consideriamo per non complicare). Copre 42.97 metri e arriva quindi sino a 23.03 metri dal traguardo finale. Sembra una cosa da niente ma ricordiamoci ancora che il Paleogene è lungo come 21485 volte il tempo da Cristo a noi. Non riesco a capacitarmi di questi mostruosi intervalli di tempo. La temperatura media è stata di 18°C e l’ossigeno atmosferico era il 26%. Ci fu un picco termico e un aumento delle precipitazioni, con aumento di aridità nelle zone tropicali e umidità ai poli. Abbiamo la la prima ondata di mammiferi relativamente moderni ma l’ aumento delle temperature ha causato, in questo caso, una diminuzione delle dimensioni degli animali a sangue caldo. I cavalli ebbero, ad esempio, una diminuzione delle dimensioni del 30%. I mammiferi cominciarono a prendere anche la via del mare, con le prime balene: partiti dal mare, poi approdati sulla terraferma ed ora di nuovo al mare… quelli che presero la via degli alberi, in seguito diventeranno i primati. Con la diminuzione delle temperature, verso la fine del Periodo, le piante tropicali si addensarono attorno alle zone equatoriali.

  • Il secondo periodo è il Neogene, una passeggiata che va dai 23.3 metri prima dell’arrivo sino a 2.58 metri prima dell’arrivo. Temperatura media 14°C e ossigeno atmosferico 21.5%. Composto da due Epoche, il Miocene che va da  3 metri a 5.02 metri ed il Pliocene che va da 5.02 metri a 2.58 metri. Si creano le premesse per una glaciazione che si verificherà nel Quaternario, cioè il periodo successivo. Il mondo ha ormai assunto un aspetto moderno e ricordiamo che la fine del Neogene, posta a 2.58 metri dall’arrivo, corrisponde (più o meno) alla configurazione attuale del mondo. Le rispettive carte geografiche sono molto simili.

  • Il terzo ed ultimo Periodo è il Quaternario (detto malissimo) che va da 2.58 metri dall’arrivo sino all’arrivo vero e proprio, posto ovviamente a zero metri. Temperatura media 14°C e ossigeno atmosferico 20.8%. Il Periodo Quaternario è suddiviso in due Epoche: il Pleistocene che va da 2.58 metri a 0.0117 metri, e cioè da 2 milioni e cinquecento ottanta mila anni fa sino a 11700 anni fa ed infine l’Olocene che va da 11700 anni fa sino ad oggi. Poco prima che s’iniziasse l’Olocene, 12000 anni fa, abbiamo avuto l’ultima espansione delle calotte polari  (ultima glaciazione).

Oggi siamo quindi nell’Eone Fanerozoico e di questo, siamo nella sua ultima Era, la Cenozoica e di questa, siamo nel suo ultimo Periodo, il  Quaternario e di questo, siamo  nella sua Ultima Epoca: l’Olocene.

10700 anni fa l’asse terrestre ha raggiunto la massima inclinazione e raggiungerà la sua minima inclinazione tra 9800 anni.  Più l’asse è inclinato e più le estati sono diverse dagli inverni. Ciò comporta che per i prossimi 9800 anni avremo stagioni più similari tra di loro ed una tendenza generale al raffreddamento. Stiamo andando verso una nuova glaciazione nella scala dei dieci mila anni. Per questioni geografiche e di correnti marine, nell’Olocene, l’Europa è stata più colpita dai ghiacci che non l’Asia e l’America. Si vede anche dalla vegetazione, più ‘ordica’ in Euopa rispetto all’ Asia e all’ America.

Nota a margine –  Un’ altra classificazione, che riguarda esclusivamente gli esseri umani, è la seguente:

L’ uomo è comparso sulla terra tra 2 milioni ed 1 milione di anni fa. Si è convenuto di chiamare Paleolitico il tempo che va dalla comparsa dell’ uomo sino a quando l’uomo ha cominciato ad interessarsi dell’agricoltura, cioè sino a diecimila anni fa, circa. (Paleolitico: vecchia lavorazione della pietra)

Si è convenuto, inoltre,  di chiamare Neolitico il tempo che va dall’ introduzione dell’agricoltura sino a 4 secoli fa. (Neolitico: nuova lavorazione della pietra: in realtà, si dovrebbe chiamare Tempo Agricolo ma non dappertutto c’è l’agricoltura).

Da 4 secoli fa ad oggi abbiamo la civiltà industriale, basata anche  sulle grandi città e che si è iniziata in Inghilterra.

Queste classificazioni (di questa nota) non riguardano propriamente il tempo della Terra ma piuttosto l’evoluzione dell’uomo. Ad esempio, mentre noi oggi siamo nella civiltà industriale, ci sono popolazioni che sono ancora nel neolitico (agricoltura ma nessun approccio industriale) ed anche alcune che sono addirittura nel paleolitico (solo caccia, niente agricoltura). Le implicazioni sono tante e ne riparleremo.

Questo articolo riguardava la storia della Terra: un prossimo articolo riguarderà la storia dell’ uomo, con cenni di  antropologia culturale e spiegherà (tra l’ altro) le nuove pietre (neolitico) e le vecchie pietre (paleolitico), a cui, ora, abbiamo accennato.

 

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