Calcio parlato [970]

Calcia90
Immagine 1 – Il calciatore destro che colpisca la palla normalmente col collo del piede, lo può fare solo se tiene la gamba sinistra rigida. Se flette la gamba sinistra, per l’equilibrio, il piede destro risulta essere troppo lungo. La ricostruzione mostra come il piede destro debba immergersi nel terreno per non tirare alto.

Revisione testo : 21 gennaio 2022 ore 18:30 – Revisione immagini: 19 gennaio 2022 – Nota: se non siete interessati al gioco del calcio, non leggete queste righe. Grazie. Vediamo, ad ogni incontro di pallone, che i calciatori, anche quelli più titolati,  spesso tirano la sfera sopra la traversa. Il telecronista, o il tecnico che lo affianca, dice di solito: “X aveva il corpo troppo indietro e pertanto ha buttato il pallone alto.”

Ebbene: non sembra proprio che sia così. Il tecnico avrebbe dovuto dire: “Anche il calciatore X, ha il difetto di avere le due gambe lunghe uguali. Essendo X destro, flettendo la sinistra per caricarsi come una molla e bilanciarsi, egli si sarebbe trovato con la destra troppo lunga in quanto la sinistra era flessa.

Ha dovuto pertanto rattrappire la gamba destra e quindi non sapeva più esattamente con quale parte del collo del piede avrebbe colpito il pallone.”

E comunque avrebbe detto (il tecnico) qualcosa di superficiale, perché le ragioni del problema stanno altrove.

La prima illustrazione ci mostra un calciatore destrimane (e quindi destripede…) che, rimanendo sulla verticale, o per bilanciare il corpo, o per avanzare col tronco sperando di abbassare la traiettoria, o per caricarsi come una molla, flette il ginocchio e la caviglia sinistri. L’ effetto di questa flessione è che la gamba destra non può, come dovrebbe essere per un tiro coordinato, fare perno solo sull’ anca, perché, immaginandola stesa come un pendolo, andrebbe a seppellirsi sul terreno di gioco. Nell’immagine 1 la freccia viola indica che il movimento, ricostruito al computer con la gamba distesa, immergerebbe il piede nel terreno, indipendentemente dal tronco: il tronco può essere flesso in avanti fin che si vuole, con buona pace del tecnico ma il piede si scontrerebbe col terreno comunque. Perciò, per tirare, la gamba va rattrappita e si perde il controllo del punto d’ impatto, come si vede nell’immagine 2.  

ZonaPiede
Immagine 2 – Di solito, il calciatore destro che non si butta sulla sinistra è obbligato a colpire il pallone con la zona rossa del piede, la quale, data la sua diversa inclinazione, butta inevitabilmente il pallone più in alto.

Nell’immagine 2, si vede il collo del piede che, per la sua naturale struttura anatomica, è quasi tutto occupato dalla zona rossa. Se il pallone che rimbalza sul collo del piede lo fa nella zona rossa, l’inclinazione di tale zona fa sì che il pallone venga spedito verso l’alto, indipendentemente dal fatto che il corpo sia in avanti o indietro. E allora, come risolvere?

Portiere
Immagine 3 – In bianco, la sagoma di una porta regolamentare: 7.32 metri x 2.44 metri. Il calciatore destro deve essere sulla verticale del palo alla sinistra del portiere.

Immaginiamo che il calciatore sia coi piedi sulla verticale ortogonale del palo alla sinistra del portiere (vedi Immagine 3). Se il calciatore è verticale pure lui, come nella Immagine 1, il calciatore butterà verso l’ alto il pallone e la porta è alta solo 2.44 metri. Ed ecco il trucco: nell’ Immagine 3, le linee rosse sono quelle che si realizzano se il calciatore, che si trova in linea col palo alla sinistra del portiere, inclina verso l’ esterno la caviglia sinistra ed inclina sé stesso di 45 gradi rispetto alla verticale. Il piede destro e la gamba destra non sono più rattrappiti e la porta è come se fosse alta 3.45 metri. Praticamente, per il calciatore inclinato di 45 gradi, è come se la traversa fosse a 3.45 metri dal suolo (vedi barra rossa sulla sinistra dell’ immagine 3). Perché i calciatori non fanno questo? perché la caviglia sinistra si trova ad essere inclinata di 45 gradi! il tutto si è dimostrato di essere pericoloso per l’integrità della caviglia stessa.

Calcio30
Immagine 4 – Calciatore inclinato di 60 gradi, cioè a 30 gradi dal suolo. Inevitabilmente, effettuato il tiro, dovrà cadere. La mano sinistra va a terra durante il tiro. La caviglia sinistra non è inclinata ma rigida, perpendicolare a tibia e perone.

Ma… buttiamoci, allora, sulla sinistra senza inclinare la caviglia! buttiamoci di ben 60 gradi, cioè a 30 gradi dal terreno, senza flettere la caviglia, allungando la mano sinistra verso il terreno, come nell’ Immagine 4.

Torniamo all’immagine 3 e seguiamo le linee blu: La porta diventa alta 4.91 metri! Non c’è pericolo per la caviglia e sembra tutto risolto. L’unico problema e che si cade per terra, inevitabilmente.

Inoltre, la porta, che diviene alta, improvvisamente, 4,91 metri, consente di fare degli errori col collo del piede (Immagine 2). Data l’inclinazione e dato che siamo sulla verticale del palo sinistro del portiere, il pallone, quasi sicuramente, si dirigerà verso lo specchio della porta.

L’ Osservatore attento (e non solo il Romano), dirà: ”Ma… dove trovi degli avversari così gentili da lasciarti spostare sulla verticale del palo sinistro? io non ho mai trovato avversari che mi abbiano detto: ‘Prego… si accomodi’…

Rispondiamo: per semplicità di ragionamento, abbiamo detto di far finta di essere sulla verticale del palo sinistro del portiere (per un calciatore destro).

Tiro30
Immagine 5 – Il calciatore destro, inclinato a sinistra a 30 gradi dal terreno, punterà sempre al palo che per il portiere avversario è il sinistro. Il trattino giallo mostra il calciatore un attimo prima del tiro, Il puntino celeste indica la spalla destra e il puntino nero indica la sinistra. Il calciatore guarda sempre il palo sinistro.

In realtà, nell’ Immagine 5 vediamo cinque posizioni da cui immaginiamo un tiro in porta con inclinazione pari a 30 gradi dal terreno (con caduta inevitabile). Il nostro calciatore deve sempre guardare il palo sinistro, con le spalle equidistanti dal palo sinistro. Il trattino giallo rappresenta le spalle del calciatore viste dall’alto: la spalla destra è contrassegnata dal puntino celeste e la spalla sinistra è contrassegnata dal puntino nero. Quale che sia la posizione delle cinque, il tiro finirà in porta in modo imprevedibile per il portiere: un tiro secco e teso.

Barriere30
Immagine 6 – Il puntino viola con lettere minuscole a,b,c,d indica il compagno del calciatore che tirerà. I quattro tratti neri A,B,C,D indicano le barriere che possono esserci o meno. Le traiettorie A1,A2,B,C,D, indicano 5 posizioni possibili del calciatore.

Ma vediamo anche l’immagine 6, che ci indica come tirare una punizione ed aggirare la barriera.

Il nostro calciatore NON tirerà la punizione: riceverà, piuttosto, il passaggio dal suo compagno di squadra che ha calciato la punizione.

Situazione D. La ‘d’ minuscola rappresenta la posizione dalla quale si batte la punizione (il puntino viola che indica colui che batte la punizione non si vede bene). Come si vede, il calciatore d, che tira la punizione, la tira (segmento verde dalla parte opposta della barriera nera, D bianca maiuscola) verso il compagno (D maiuscola nell’Immagine 6) che riceverà la palla proveniente dalla sua sinistra e potrà così aggirare la barriera.

Situazione C. La ‘c’ minuscola rappresenta la posizione dalla quale si batte la punizione (il puntino viola che indica colui che batte la punizione non si vede bene). Come si vede, il calciatore c, che tira la punizione, la tira (segmento verde dalla parte opposta della barriera nera, C bianca maiuscola) verso il compagno (C maiuscola nell’Immagine 6) che riceverà la palla proveniente dalla sua sinistra e potrà così aggirare la barriera.

Situazione B. La ‘b’ minuscola rappresenta la posizione dalla quale si batte la punizione (il puntino viola che indica colui che batte la punizione si vede benissimo). Come si vede, il calciatore b, che tira la punizione, la tira (segmento verde dalla parte opposta della barriera nera, B bianca maiuscola) verso il compagno (B maiuscola nell’Immagine 6) che riceverà la palla proveniente dalla sua sinistra e potrà così aggirare la barriera.

Situazione A2. La ‘a’ minuscola rappresenta la posizione dalla quale si batte la punizione (il puntino viola che indica colui che batte la punizione si vede benissimo). Come si vede, il calciatore a, che tira la punizione, la tira (segmento verde dalla parte opposta della barriera nera, A bianca maiuscola) verso il compagno (A maiuscola nell’Immagine 6) che riceverà la palla proveniente dalla sua sinistra e potrà così aggirare la barriera. Questo è il caso dove il gol è più probabile: il portiere, di solito, si attenderà il pallone sul palo alla sua destra, piuttosto alto, non troppo forte e sopra la barriera: arriverà invece un pallone teso, basso e dalla direzione indeterminata a priori.

Situazione A1. La tecnica non può essere usata e conviene, con ogni probabilità, trovare qualche strategia diversa. Oppure sostituire il giocatore destro con uno mancino e provare a metterlo, più o meno,  nel punto B.

Ovviamente, se il calciatore è mancino, bisogna adeguarsi ed invertire il tutto.

Attenzione, attenzione: anche se non c’è barriera, quando un compagno passa la palla al calciatore che tira, si possono seguire le stesse identiche regole che si seguono quando ci sia la barriera. Questo non è poco…

 

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