CoronaVirus nel Veneto 2 [711]

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Grafica di Ernesto Giorgi ©

CoronaVirus (Covid 19) Regione Veneto, Italia.
Sito internet: http://www.ilpiave.wordpress.com
Autore: Ernesto Giorgi – Dati del Ministero della Salute.
Aggiornato in data: 21/03/2020 20:15

Esposizione grafici e confronto Veneto vs. Italia senza Veneto.

I dati sono quelli che il Ministero della Salute pubblica alle 18:00 circa di ogni sera. Il nostro scopo è quello di offrire degli strumenti per effettuare il confronto della diffusione del CoronaVirus (CoVid-19), tra il Veneto e il resto dell’Italia (senza Veneto, D’ora in poi ItaliaSV). Su 60.400,000 abitanti, la ripartizione effettuata è:

  • ItaliaSV: 55.600.000 abitanti.
  •   Veneto:   4.800.000 abitanti.

La corrispondenza fra le date e il numero esposto sull’asse delle X (ascisse) è il seguente:

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Corrispondenza fra numeri sull’asse delle x (ascisse) e le date di calendario.

I dati forniti dal Ministero sono quindi divisi  per 4.800.000 e moltiplicati per 1.000.000, ottenendo così dati per ogni milione di abitanti nel Veneto. Analogamente, i dati dell’ ItaliaSV sono divisi per 55.600.000 e moltiplicati per 1.000.000. Si ottengono così dei dati confrontabili agevolmente, espressi cioè PER MILIONE DI ABITANTI. I grafici pubblicati sono relativi alle sette serie storiche di dati pubblicate dal Ministero e precisamente: 

  1. Ricoverati con sintomi.
  2. Posti in terapia intensiva.
  3. Posti in isolamento domestico (quarantena).
  4. Attualmente positivi (si tratta della somma delle prime tre serie di dati.)
  5. Pazienti guariti, ovvero dimessi.
  6. Pazienti deceduti.
  7. Casi totali (La sommatoria degli Attualmente positivi  + Guariti + Deceduti)

Sono pertanto 14 serie storiche: le 7 per il Veneto e le 7 analoghe per l’ ItaliaSV.

I numeri esposti sono quelli relativi all’incremento di ogni giorno sul giorno precedente e non sono esposti i numeri del Ministero, i quali sono già disponibili ovunque.

Forniamo un esempio, che vale per TUTTI i dati da noi esposti: nel grafico numero 1, ovvero ‘Ricoverati con sintomi, per milione di abitanti, nel giorno 10 marzo 2020 (4 sull’asse x), il dato di ItaliaSv, per milione di abitanti, è di 87 persone (in realtà, per la precisione, 86.942). Il dato del giorno 11 marzo 2020 (11 sull’asse x) è invece pari a 100 persone circa (esattamente 100.288). La differenza sono i nuovi ricoverati, 13 circa (esattamente 13.345): questo è il valore esposto nel grafico. Siccome i dati di ItaliaSV sono in giallo, sul grafico 1 suddetto, in corrispondenza di y = 13 e di x = 5 si troverà un quadratino giallo. I dati del Veneto sono in verde. Se il quadratino (o il cerchietto, per i dati del Veneto) è posto ad un livello più basso di quello del giorno precedente, ciò significa ovviamente che i casi nuovi del giorno successivo sono diminuiti rispetto ai casi nuovi del giorno precedente.

Ci sono poi due linee tratteggiate, una per ItaliaSv ed una per il Veneto. Sono delle interpolanti che rispecchiano dei polinomi ax^2 + bx +c. Com’è noto, se le curve tratteggiate salgono, il fenomeno non ha ancora finito di espandersi e non si può dire molto di più. Se invece tali curve scendono, si può valutare ad occhio il punto massimo della curva e ricavare il valore corrispondente della x . Ad esempio, nel grafico 2, ‘In terapia intensiva’, sembra che il massimo della curva gialla sia attorno alla giornata 39, che sulla tabella del calendario corrisponde al 14 aprile 2020. Il massimo per il Veneto sembra invece che sia stato raggiunto il giorno 11, ovvero il 17 marzo 2020. Naturalmente, per avere delle previsioni più attendibili, servirebbero più dati. Ma come si dice a Venezia:

…più tòsto de gnènte, xe mègio più tòsto…[piuttosto di niente, è meglio piuttosto]

Mano a mano che passeranno i giorni, se saremo ancora a questo mondo, avremo dati più attendibili.


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Da notare, nel grafico 1, un’improvvisa punta (spike) al ribasso dei dati ItaliaSV ed una maggiore regolarità negli ultimi giorni dei dati del Veneto. Potrebbe dipendere dal fatto che i dati in ItaliaSV non sono ancora stabilizzati. I dati dell’ ItaliaSV,  in questo grafico come nei prossimi, benché siano divisi per milione per parificarli a quelli del Veneto, sono a base più larga e quindi con maggiore attendibilità teorica. Ma l’Italia meridionale è in ritardo. Per gli esperti, abbiamo ItaliaSv con  un r^2 passato da a 0.6619 a 0.2232: un crollo dell’attendibilità e per il Veneto invece, una diminuzione più omogenea con r^2 passato da 0.4466 a 0.3601. Avevamo  detto che la tendenza dei dati del Veneto era che i Ricoverati con Sintomi sarebbero dovuti aumentare in modo più che proporzionale rispetto ad ItaliaSV: così è successo. L’eccesso di ribasso dell’r^2 di ItaliaSV ha provocato una (probabilmente) falsa funzione di secondo grado, la quale sembra ora aver visto l’apice il 15 marzo. Probabilmente peggiorerà a breve perché lo spike di ItaliaSv è stato eccessivo.

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L’ultimo dato ItaliaSV è stato molto basso. Sembra quasi che manchino parte dei dati. I dati del Veneto, con questo criterio delle differenze quotidiane, nonostante l’instabilità,  sembra che abbiano già raggiunto la crescita massima del polinomio verso il 17 o 18  marzo 2020. L’r^2 del  Veneto è salito da 0.3691 a 0.4331 e ItaliaSV è ora a 0.6296.  L’apice del polinomio giallo (ItaliaSV) dovrebbe essere stato, secondo l’ultimo dato, al 18 marzo. Chiaramente, i dati sono ancora pochi.  Il Veneto ha invece delle oscillazioni sistematicamente più ampie. Questo ha allontanato la previsione d’inizio della diminuzione dei dati al 28 marzo.

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Abbiamo qui una conferma dell’instabilità saltuaria dei dati ItaliaSV, dovuta non alla base di dati, più ampia rispetto al Veneto ma al suo cambiamento di diffusione. L’instabilità del Veneto è sistematica e invece l’instabilità di ItaliaSV è casuale. Ciò implica, nonostante il Veneto abbia un R^2 più basso, che ItaliaSV ha bisogno ancora di alcuni giorni di dati per ‘maturare’. L’ erraticità dei dati sopraggiunti, per entrambe le serie, non consente di fare ulteriori previsioni.

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Mentre per il Veneto sembra che sia in arrivo un periodo migliore (r^2 = 0.4654), ItaliaSv ha un ottimo R^2 (= 0.815) e sembra quindi che la previsione degli attualmente positivi sia destinata ad aumentare molto di più del Veneto.

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In questo grafico, i numeri devono aumentare e non scendere, in quanto i numeri esprimono le persone guarite. Notare ancora le grosse differenze nel grafico ItaliaSV, dove è stato possibile uno ‘spike’ enorme nel giorno 12 (18/03/2020). I dati dei ‘guariti’ sembrano abbastanza ‘immaturi’, benché il Veneto sia più vicino a raggiungere l’acme (interpolante più bassa) ma ancora non si può dire niente. Nonostante sia meglio (in questo grafico) che i dati salgano, prima o poi dovranno pur scendere, se tutti sono guariti o stanno per guarire.

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Confermiamo quanto detto ieri:  sembra che la Sanità, nel Veneto, sia di gran lunga più efficiente rispetto al resto dell’ ItaliaSV. I deceduti sono indubbiamente inferiori nel Veneto e gli r^2 sono piuttosto elevati (0.8576 ItaliaSV, 0.7104 Veneto). Se la nota positiva è che il Veneto sembra avere la miglior Sanità, la nota negativa è che il coefficiente quadratico del polinomio è ampiamente positivo in entrambi i contesti e per una trentina di giorni, benché i ricoveri possano diminuire, i pazienti già ricoverati o comunque positivi sembrano dover ancora pagare un tributo in vite umane relativamente alto, almeno per una trentina di giorni. Questo grafico (numero 6) è il più modificabile con qualche buon dato venturo. (dei dati buoni farebbero ‘sballare’ gli r^2).

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Ed eccoci alla somma di tutto. Per il Veneto, la scarsità dei dati rispetto a ItaliaSv non fa tuttavia disattendere il fatto seguente: sembra che in questi giorni si sia all’apice. (dovrebbe essere il 20 marzo, con il 56% circa di probabilità).

L’R^2 elevato (0.9035) per ItaliaSV depone male: il fenomeno sembra proseguire, almeno per una quarantina di giorni. (Estrapolazione di 13 giorni, calcolata con un’operazione matematica che tiene conto, per una serie storica, sia dei giorni che dell’r^2.)

Un giorno in più, oggi su 14 giorni, migliora le previsioni  (le rende più attendibili del 1/14 = 7.15% circa. Oltre i 400 giorni, non si migliora più: la serie statistica diventa stabile. 14 giorni, quindi, sono pochissimi. Ma bisogna pur sapere qualcosa…


All’ ombra de’ cipressi e dentro l’urne
Confortate di pianto è forse il sonno
Della morte men duro?….

….Vero è ben, Pindemonte! Anche la Speme,
Ultima Dea, fugge i sepolcri…

Ugo Foscolo  (Zante, 6 febbraio 1778 – Turnham Green, 10 settembre 1827)

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