Bianchi e Gialli 3 [868]

Nicea
20 maggio 325 dopo Cristo. Il primo Concilio Ecumenico di Nicea.

Revisione del testo: 10 aprile 2022 18:45 – Revisione delle immagini: 17 aprile 2021 – Effetti religiosi principali. Quando l’ ebraismo dette origine al cristianesimo, c’ era nell’ attuale Israele, a comandare, l’Impero Romano, costituito da indoeuropei.

I romani Bianchi consideravano gli ebrei semiti Gialli poco più che una colonia di strani selvaggi, i quali tra l’ altro avevano un Dio stranissimo, unico, senza un dio della guerra né nient’ altro: insomma, questi ebrei erano addirittura peggio degli indù, i quali per lo meno avevano Brahma, Siva e Visnù, così come i Romani avevano Giove eccetera. Inoltre, agli ebrei, del numero tre non importava un accidente: gente strana.

Quando il cristianesimo partì dalla Palestina e cominciò a diffondersi anche a Roma, dove c’ erano degli ebrei schiavi, il cristianesimo era giallissimo, verticale, monoteistico, contro lo stato romano che era bianchissimo, anzi il più Bianco che sia mai esistito, orizzontale, trimurtistico. Orizzontale perché Il Padre si consulta col Generale e col Figlio, in contrapposizione al Giallo, che abbiamo definito verticale, dove il capo non si consulta mai con alcuno.

Eppure, nonostante il Giallo, il cristianesimo si diffuse lo stesso… aveva preso piede nelle masse e Costantino I° il Grande, imperatore romano, decise di usarlo, come strumento, per aumentare la sua propria popolarità. Chiamò alcuni preti Gialli pazzoidi (pazzoidi secondo Costantino) e disse: “Qui, ragazzi, bisogna fare in modo che questo cristianesimo non sia troppo differente dalla religione ufficiale romana; insomma, bisogna fare in un certo modo, tale che tutto il popolo sia contento.”

Se i cristiani non volevano saperne di Padre, Figlio e Generale, i cittadini romani non  volevano saperne di un dio unico: Dominus Deus Sabaoth… il Dio degli eserciti… (la traduzione dall’ ebraico era manipolata, per imbonirsi i Bianchi: la vera traduzione sarebbe stata ‘Dio, che è un esercito di per sé’). Si pretendeva che fosse un vecchio Padre a guidare l’ esercito… mah…

Osservazione del popolano romano Bianco:  “Che guidi gli eserciti, per vincere, ci vuole un dio militare… un giovane… un Marte… un Siva, come dicono gli indù… come fa un Dio padre anziano a fare il militare? ci vuole la tripartizione: un Padre, un Militare, un Popolo… un Dio unico… non si è neanche mai sentito…”

Osservazione dei primi cristiani Gialli: “Tre dèi non fanno  un dio unico: non accetteremo mai… queste sono cose da selvaggi politeisti… ”

E così via. I pazzoidi (secondo Costantino), avviluppati negli stessi problemi teorici, non cavavano un ragno dal buco. Costantino, stanco, li convocò:

“Carissimi, siamo nell’anno 325 dalla nascita di Gesù Cristo ed a Nicea, quest’ anno, io ho deciso che vi troverete tutti assieme e risolverete questo problema: siete degli incoscienti! state disfacendo l’impero! la gente litiga per queste fanfaluche! trovate una soluzione, altrimenti avrete mie nuove! voglio la pace religiosa… di guerre ce ne sono già abbastanza!  troverete la soluzione, con le buone o con le cattive.”

Ed a Nicea, si accordarono, o meglio, dovettero accordarsi: i cosiddetti pazzoidi stabilirono che Dio era uno per accontentare i Gialli  cristiani ma anche trino per accontentare gli indoeuropei Bianchi: da una parte il Bianco (Trinità; Padre, Figlio e Spirito Santo) ma dall’altra il Giallo, il Dio unico. Ci fu qualcuno che provò ad obiettare qualcosa e a dire ‘ma… se… però…’: fu messo a tacere come eretico, perché quella da loro sostenuta, dai pazzoidi (secondo Costantino), invece, era la realtà misteriosa. Insomma, andò così: la Trinità è un mistero di consustanziazione, di transustanziazione, di generazione spirituale, esistita da sempre ma, per una delle tre entità, il sempre era un sempre da più tempo…

Costantino disse: “E a chi, come me, vi obietterà che non ci si capisce niente, cosa rispondete?”

E loro : “Qui, proprio qui, c’ è il mistero della fede cristiana… d’altronde, sei stato tu, Costantino, ad obbligarci a trovare una soluzione…”

E Costantino rispose: “Vero… allora, va bene… cioè: diciamo che vada bene. Ma ditemi… come l’ hanno presa, i popolani?”

Pazzoidi: “Benino… sono impegnati a scannare gli eretici ariani, gli eretici manichei eccetera, i quali sono stati additati da noi come colpevoli… si stanno divertendo così… anzi faremo la bandiera del Vaticano per metà Bianca e per metà Gialla… Dio uno in Giallo e trino in Bianco… sei contento, Costantino?”

Costantino: “Sì…”

Da quella volta, il Vaticano non ha più cambiato bandiera.

Tra i bianchi (si parla di com’ era originariamente) non c’ èra anestesia. Si diceva pane al pane. Non c’ erano fenomeni contemplativi, tranne che per qualche Dottore della Chiesa Cristiana, giallastro, come ad esempio San Girolamo e così via. Anche all’ interno della Chiesa Cattolica c’ erano Gialli che tendevano al Bianco (come San Benedetto da Norcia) e Bianchi che tendevao al Giallo (tipico San Francesco d’ Assisi, figlio di un commerciante Bianco). L’ importante per noi è fare delle pennellate per capire l’ assieme.

BANDIERE

Parliamo ora delle bandiere, ripetendo l’ elenco di cui al numero precedente.

Aggiungiamo, per completezza, che oltre alle bandiere divise in tre settori, c’ è, per gli indoeuropei, un gruppo di bandiere con la croce, molte volte con due soli colori, solitamente caratteristiche dell’ Europa protestante del nord.

Parlando di bandiere, parliamo comunque di cose recenti: la bandiera più antica è la bandiera danese, che risale al XIII° secolo.

Agli Anatolici, indoeuropei, sono oggi subentrate delle popolazioni Gialle, i turchi, non indoeuropei. La bandiera è un drappo rosso e la religione è islamica, quindi con un Dio unico, senza trinità.

Armeni. Indoeuropeissimi. Cristiani cattolici. A Venezia, c’è stato un periodo in cui la Santa Messa armena era valida anche per noi cattolici. La bandiera è una classica bandiera indoeuropea: un tricolore con rosso, blu e giallo scuro.

Di solito il blu rappresenta il costruttore, il popolo (Visnu, Gesù), il rosso del sangue e del fuoco rappresenta il distruttore, l’esercito, (Siva, lo Spirito Santo) e il Giallo o il Bianco rappresentano il Padre.

Solitamente, se il Padre è bianco, siamo in una fase di profonda amicizia col Padre ed Egli ci sostiene. Se il Padre è Giallo,

‘Siamo stati o saremo puniti per un qualsivoglia motivo e non è il caso di cantare vittoria. ‘

(la frase precedente ritornerà molto spesso).

Nel caso degli armeni, il giallo potrebbe ricordare che il Padre, per qualche Suo disegno, li ha fatti recentemente perseguitare dai turchi. Vedremo meglio parlando del caso limite tedesco. L’ Armenia è tra le prime civiltà cristiane. Sono dei guerrieri eccezionali, sempre in lotta, anche in questo periodo.

Lituania. La più meridionale dei tre stati baltici. Sono indoeuropei. La bandiera è un tricolore come l’Armenia, a fasce orizzontali, Rosso esercito(Siva, Spirito Santo) , Verde il costruttore, il popolo (Visnù, Gesù) e Giallo per il Padre… forse per spiegare la persecuzione della Russia… la lingua lituana, assieme a quella lettone, sono le due lingue indoeuropee più legate all’ antico Sanscrito indù.

Lettonia. Lo stato baltico centrale, indoeuropeo, commerciante sotto la protezione di Visnù-Gesù. La bandiera è sempre la classica indoeuropea a tre fasce orizzontali. Due di queste sono rosse ed il significato è che Siva-Guerriero-distruttore-Spirito Santo ha un valore equivalente a Visnu-Gesù-commercio. Le due fasce sono rosse e la fascia centrale, rappresentante il Padre, è di un bianco candido. Sembra la bandiera austriaca.

Estonia. Popolazione non indoeuropea ma del gruppo ungherese-finlandese. Essendo cristiani, tuttavia, hanno adottato i tre colori orizzontali con Padre bianco, Figlio nero e Spirito Santo azzurro.

Gran Bretagna. Tricolore bianco rosso e blu. Sono indoeuropei. I tre colori sono a croce.

Irlanda. La bandiera irlandese, indoeuropea, è la classica bandiera indoeuropea a  tre strisce verticali verde, bianca e rossa ma il rosso, per distinguere un poco, è arancione.

Gallia – Francia. Tricolore bianco rosso e blu, a fasce verticali. Sono indoeuropei.

Belgio. Indoeuropei. Bandiera simile alla bandiera tedesca in tempi di umiliazione, soltanto con tre fasce disposte verticalmente. Anche qui Nero, Rosso e sempre Giallo ma il Giallo non è mai in alternanza col Bianco. L’umiliazione nacque secoli or sono, quando vi furono delle questioni con i Paesi Bassi per un problema sorto nella regione del  Brabante. (Vedere Germania). Per qualche tempo, sopra il giallo vi è stato uno stemma basato  sulla rappresentazione di un leone nero rampante.

Principato di Monaco. Come tutti i paesi piccoli (vedi San Marino eccetera) ci sono due colori orizzontali classici, rosso e bianco. Al posto del colore blu, che manca, possiamo avere uno stemma a losanghe bianche e rosse, simile allo stemma della Croazia.

Celto-iberici, ovvero spagnoli. Tricolore come l’Austria, due fasce orizzontali rosse con la fascia centrale, invece, gialla. Hanno forse la coscienza sporca per i delitti in America dal 1492? Una nota che vale per tutte le bandiere: può esserci, nella fascia che rappresenta il Padre, lo stemma del Suo rappresentante in terra, in questo caso spagnolo, il simbolo della casa regnante. 

Portogallo.  Indoeuropei. La bandiera ha due zone colorate, rossa e verde, Spirito Santo e Figlio. Il Padre è rappresentato da un cerchio enorme giallo e bianco (incredibile!) che congiunge lo Spirito Santo e il Figlio. Il cerchio Giallo e Bianco centrale, che rappresenta appunto il Padre, ci ricorda il mistero dell’Unità (Gialla) e della Trinità (Bianca). Come vedete, gira e rigira ma i concetti indeuropei sono sempre quelli.

Andorra. Con lingua ufficiale catalana, la repubblica indoeuropea di Andorra ha la bandiera analoga a Romania a Moldavia: tricolore a fasce verticali rossa, gialla e blu. Si distingue per uno stemma suo proprio nella parte gialla.

Romania. Popolazione indoeuropea che ha molto in comune con la Moldavia. Bandiera a fasce verticali rossa, gialla e blu. Non ha stemmi.

Moldavia. Popolazione indoeuropea che ha molto in comune con la Romania. Bandiera a fasce verticali rossa, gialla e blu. Si distingue per uno stemma suo proprio nella parte gialla.

Germania. La bandiera tedesca è tutta da raccontare. Per non ripetere due volte le stesse cose, per favore, cliccate su questa parola

QUI.

Ora che siete di ritorno dalla lettura sulla Germania, vi renderete conto perfettamente della differenza tra i colori bianco e giallo…

sulla Germania, c’è ancora da notare che il nero rimane sempre in alto. Il rosso, quando c’è il bianco, va sotto e invece, quando c’è il giallo, il rosso va al centro  ed il giallo va sotto.

Austria. Come in molte bandiere indoeuropee, le fasce sono tre ma i colori possono essere due. Qui abbiamo tre fasce orizzontali coi colori rosso, bianco e rosso.

Danimarca. Indoeuropei, ceppo germanico. Bandiera come l’austriaca, solo che i colori sono disposti con la classica croce cristiana dei protestanti. La prima bandiera ad essere stata creata tra il 1300 e il 1400.

Liechtenstein. Come tutti i paesi piccoli (vedi San Marino eccetera) sono due colori orizzontali classici, rosso e blu. Al posto del colore bianco abbiamo una corona giallo-dorata.

Lussemburgo. Paese indoeuropeo germanico con bandiera tricolore a fasce orizzontali bianca, rossa, blu. Il blu è piuttosto un azzurro.

Paesi Bassi. Olanda. Paese indoeuropeo germanico con bandiera tricolore a fasce orizzontali bianca, rossa, blu. Il blu è piuttosto un azzurro.

Svezia. Indoeuropei, ceppo germanico. Bandiera bicolore, gialla e azzurra con i colori che sono disposti con la classica croce cristiana dei protestanti.

Svizzera. Indoeuropei, ceppo germanico. Bandiera come l’austriaca, solo che i colori sono disposti con la classica croce cristiana dei protestanti. Formato quadrato: unica, assieme al Vaticano, per il formato quadrato.

Norvegia. Indoeuropei. Bandiera bianca rossa e blu: come molti stati nordici (e come la Gran Bretagna), la bandiera è a forma di croce.

Islanda. Indoeuropei. La bandiera ricalca quella norvegese, con colori invertiti.

Grecia. Indoeuropei. La bandiera ha la croce cristiana e pertanto, come molte bandiere cristiane con la croce, usa solo due colori: Bianco  e Celeste.

India. Indoeuropei. Colori come l’Irlanda ma in orizzontale: Arancione, Bianco e Verde. Al centro della fascia orizzontale bianca, una ruota della metempsicosi (si muore e si rinasce eternamente) è un attributo che spiega   la  religione basata sulla trimurti.

Iran (Persia). Indoeuropei. Come l’Italia, soltanto che è a strisce orizzontali. Prima del 1980 c’era al centro della fascia bianca lo stemma della famiglia dello Scià, Rehza Palevi. Con l’avvento dell’islamismo, nel 1980, lo stemma dello Scià e stato sostituito con uno stemma rosso con quattro mezze lune islamiche.

Israele. Con la recente evoluzione dei costumi, lo stato di Israele, pur non essendo indoeuropeo, è certamente ‘Bianco’. La Stella di Davide, celeste, sta ad indicare Israele ed è un simbolo  vecchissimo, che suscita sempre nuove discussioni. Le due bande azzurre rappresenterebbero, secondo taluni oppositori dello stato  d’Israele, l’obbiettivo vero e sottaciuto dello stato ebraico: impadronirsi di tutti i territori tra il Nilo e l’Eufrate, fiumi simboleggiati appunto dalle linee orizzontali blu. La bandiera è stata adottata dal 1948.

Libano. La storia di questa bandiera è complessa perché riflette la coesistenza tra indoeuropei (cristiani maroniti)  ed islamici. Come la bandiera austriaca ma a fasce verticali. Al centro c’ è un albero, il cedro libanese ma in questo caso il verde del cedro sta a ricordare il verde degli islamici che pur vivono nel Libano.

Afghanistan. Classica bandiera indoeuropea a tre fasce nere rosse e verdi, sopravvissuta ai sopravvenuti religiosi musulmani, che tuttavia hanno messo al centro una rappresentazione della Mecca.

Tagikistan. Classica bandiera di indoeuropei a tre strisce bianche, rosse e verdi orizzontali. Uno stemma giallo con sette stelle sta ad indicare l’agricoltura, le montagne ed altro. La fascia bianca centrale è più larga. I colori, in realtà, nonché la bandiera, sono dovuti al fatto che il Paese e stato per secoli sotto l’influenza persiana.

Italia. Il classico tricolore indoeuropeo col verde(Gesù), dalla parte dell’asta, bianco (Dio Padre) al centro e il rosso (Spirito Santo) fluttuante.

San Marino. Bicolore (come tanti piccoli staterelli) bianco – celeste col monte Titano al centro di uno stemma coronato. Risale al 1862.

Vaticano. Bicolore (come tanti piccoli staterelli) bianco – giallo. Bianco Trinità e Giallo monoteismo sull‘asta. Sul bianco,  una tiara con le chiavi di  San Pietro. Così com’è, la bandiera è stata innalzata per la prima volta nel 1929. Formato quadrato, come la Svizzera.

Macedonia ed ex Peonia (Vardar). Crogiolo di razze, non si può definire propriamente, oggi, uno stato indoeuropeo. Ora indipendente, dal 1946 faceva parte dello stato jugoslavo. La bandiera è molto strana: un sole giallo, raggiante su campo rosso che sfugge ad ogni classificazione.

Ungheria. La popolazione è ugro-finnica, non indoeuropea, di origini asiatiche, come l’Estonia e la Finlandia. La bandiera è il tricolore italiano orizzontale. Gli ungheresi sono cristiani.

Albania. Bandiera con aquila nera bicipite (a due teste) su campo rosso. La lingua è sicuramente indoeuropea. Fu la culla degli antichi Illiri, indoeuropei. La popolazione attuale è un crogiolo di razze. L’ Albania fu per lungo tempo occupata dall’impero ottomano. I musulmani sono il 60% e i cristiani un 20% circa.

Bielorussia (Russia bianca). Paese indoeuropeo slavo. La bandiera è bianca rossa e verde, il bianco disposto in verticale e gli altri due disposti in orizzontale. La popolazione è principalmente ortodossa.

Bulgaria. Patria dei Traci, popolo indoeuropeo. Sopravvennero, successivamente, altre popolazioni  slave e poi i bulgari veri e propri, gente di origine turco-tatara. La composizione attuale non può essere considerata a prevalenza indoeuropea. Bandiera a due strisce orizzontali, una rossa e una verde. Gli indoeuropei attuali, quasi il 7%, sono per il 5% rom. Il rimanente 2% sono russi, armeni, ucraini e greci.

Repubblica Ceca. Paese indoeuropeo slavo con bandiera tricolore bianca, rossa, blu.

Slovacchia. Paese indoeuropeo slavo con bandiera tricolore bianca, rossa, blu.(il bianco è in uno stemma piccolo).

Croazia. Paese indoeuropeo slavo con bandiera tricolore bianca, rossa, blu.

Montenegro. Paese crogiolo, anche se indoeuropeo slavo. La bandiera è come quella albanese, solo che l’ aquila bicipite è dorata. La maggior parte della popolazione è ortodossa.

Malta. Il paese è di lingua semitica dai tempi dell’ invasione araba della Sicilia. L’ alfabeto è quello latino, modificato con l’ aggiunta di quattro lettere.  Bandiera rossa. Religione Cattolica. Non può essere considerato indeuropeo.

Polonia. Indoeuropei slavi. Cattolicissimi. Mentre la bandiera ufficiale polacca è costituita da due strisce orizzontali, una bianca e una rossa, il tricolore classico indoeuropeo si trova nell’insegna civile e nell’ insegna di stato, che sono bianche, rosse e blu.

Russia. Paese indoeuropeo slavo con bandiera tricolore bianca, rossa, blu.

Slovenia. Paese indoeuropeo slavo con bandiera tricolore bianca, rossa, blu.

Serbia. Paese indoeuropeo slavo con bandiera tricolore bianca, rossa, blu.

Ucraina: Indoeuropei slavi, recentemente con bandiera a due fasce orizzontali gialle e celeste chiaro. Precedentemente, dal 1920 al 1923 c’era un tricolore indoeuropeo, giallo, celeste scuro e verde. Poi un tricolore come Repubblica socialista sovietica, rosso, giallo (uno stemma) e blu. Il paese non vuole adottare il tricolore tradizionale (bianco, rosso e blu) oppure il tricolore del 1923, perché assomiglierebbe troppo alla bandiera russa.

[Segue]

Avvertenza: gli studi antropologici, finanziarî e politici, così come il concetto dei Bianchi e Gialli, sono frutto di anni di studio dell’ autore del blog, Ernesto Giorgi. Non così per l’aspetto storico, per il quale si rimanda il lettore alla bibliografia. Nessun estratto può essere copiato e/o pubblicato senza il consenso scritto dell’autore. ©.  

 

 

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