Bianchi e Gialli 4 [869]

Indoeuropei5
Cartina numero 1 – L’espansione indoeuropea da 4000 a 1000 anni prima di Cristo. L’estremità nord-occidentale dell’Europa (Spagna, Francia, Gran Bretagna, Svezia eccetera saranno conquistati nel millennio successivo).

Revisione del testo: 10 aprile 2022 16:25 – Revisione delle immagini: 19 aprile 2021 – Un ulteriore cenno sulle bandiere lo  facciamo qui, per dire che abbiamo visto, attraverso le bandiere, le situazioni attuali delle migrazioni originali indoeuropee dal 5000 avanti Cristo sino al 476 dopo Cristo, convenzionalmente posto come l’ anno della caduta dell’Impero  romano d’occidente.

La cartina numero  1 è la stessa già pubblicata su ‘Bianchi e Gialli 2’. Il cerchio azzurro al centro denota l’ origine degli indoeuropei. Le linee nere con la punta a freccia denotano i vari percorsi compiuti dai migranti. L’area arancione denota l’espansione indoeuropea dal 5000 al 1000 avanti Cristo. L’ estremità nord-occidentale dell’Europa (Spagna, Francia, Gran Bretagna, Svezia eccetera saranno conquistati nel millennio successivo).

Dopo vari studi di antropologia e di paleo-etnologia, Siamo in grado di mostrare, nella cartina 2, i cambiamenti filosofici e psichici a cui sono stati sottoposti gli indoeuropei nelle loro migrazioni.

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Cartina numero 2.

Chi va verso N (nord): Più si va verso nord e più aumenta la dose di socialismo, collaborazionismo, cooperativismo, collettivismo e più diminuisce la dose di individualismo ed egoismo. Insomma, aumenta il ‘tutti per uno, uno per tutti’; aumenta la validità del proverbio ‘l’unione fa la forza’ e diminuisce la validità del proverbio ‘chi fa da sé far per tre’. Questo può dipendere forse dal fatto che andando verso nord la natura è più ostile, fa più freddo ed una organizzazione può essere utile.

Chi va verso S (sud): Più si va verso sud e più diminuisce la dose di socialismo, collaborazionismo, cooperativismo, collettivismo e più aumenta la dose di individualismo ed egoismo. Insomma, diminuisce il ‘tutti per uno, uno per tutti’; diminuisce  la validità del proverbio ‘l’unione fa la forza’ ed aumenta la validità del proverbio ‘chi fa da sé far per tre’. Questo può dipendere forse dal fatto che andando verso sud la natura è meno ostile, fa più caldo ed una organizzazione probabilmente è meno indispensabile. Per mangiare, ‘basta un calcio alla palma e ti cade una banana.’

Chi va verso W (ovest): Più si va verso ovest e più diminuisce la dose di fatalismo, di predestinazione ritenuta possibile, più  aumenta l’ idea che nulla sia predeterminato e che ognuno sia artefice del proprio futuro. Conta la capacità, la volontà: la meritocrazia fa parte integrante della vita.

Chi va verso E (est): Più si va verso est e più aumenta la dose di fatalismo, di predestinazione ritenuta possibile, più  aumenta  l’ idea che tutto sia predeterminato e che non ci sia un modo vero di essere artefici del proprio futuro. Se il destino di una persona è segnato, non contano o contano molto poco la capacità e la volontà. La fortuna, il nepotismo sono la chiave del possibile successo. Inutile illudersi.

Se queste quattro proposizioni (NSWE) appena esaminate sono vere, allora saranno veri anche i seguenti esempi:

  • Gli svedesi, che sono a nord, saranno più cooperativi tra loro che non gli italiani meridionali, che sono a sud. Questi ultimi saranno a loro volta più individualisti degli svedesi. Ed è vero.
  • I francesi, che sono a ovest, saranno meno fatalisti degli indù che sono ad est ed i russi saranno meno meritocratici dei portoghesi, che sono ad ovest. Ed è tutto vero.
  • Gli inglesi, che sono a nord-ovest, saranno contemporaneamente più meritocratici, più propensi a credere in loro stessi e più organizzati socialmente dei persiani, che sono a sud-est, notoriamente molto individualisti e abbastanza fatalisti. Ed è vero.

Potete dilettarvi a considerare il fatto che i russi si trovano abbastanza a nord per essere collaborativi tra loro e abbastanza ad est per  avere un certo fatalismo. Queste due caratteristiche hanno probabilmente contribuito a sviluppare il comunismo: realtà concrete sono la disciplina (nord) e il destino (est): non c’ è spazio per la meritocrazia. Risulta chiaro che ben difficilmente il comunismo potrebbe attecchire in Italia meridionale, individualista e determinista.

Nella lingua spagnola (sud-ovest) non esiste il concetto di vita fortunata ‘a lungo termine’. Esiste solo il concetto di ‘suerte’. Che tuttavia non ha il significato che ha da noi la simile parola ‘sorte’ ma significa ‘un accidente fortunato, un colpo di sedere improvviso ed irripetibile’. Divertitevi…

Gli indù, indoeuropei dell’est, hanno sviluppato delle filosofie contemplative molto più sentite e profonde delle analoghe filosofie contemplative occidentali.  Questo è anche dovuto al fatto che,  comunque, l’ India è immersa nell’ Asia che ha, tradizionalmente, delle filosofie contemplative. O, forse, è vero il contrario:  le migrazioni indoeuropee, andando ad est, si sono immerse in zone fatalistiche. Quale che sia l’ ipotesi preferita, il risultato non cambia: è un poco il problema se sia nato prima l’uovo o la gallina.

Si evince, da quanto detto, che chi è a nord-ovest è più ‘Bianco’. Verso nord-ovest abbiamo infatti più collaborazione (orizzontale…) e nessun fatalismo. Inoltre, abbiamo la massima determinazione, da parte del singolo, nel raggiungere i propri obiettivi.

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Cartina numero 3.

Nella cartina numero 3 vogliamo mostrare proprio questo. Nei secoli, dal 476 dopo Cristo ad oggi, chi si è trovato verso nord e contemporaneamente  verso ovest ha mantenuto una maggior  ‘Bianchezza’. Abbiamo descritto il fenomeno con due fasce diagonali, una più bianca di poco (vicina al centro) ed una seconda più bianca di molto (lontana dal centro, vicina all’estremo nord ovest).

Per ultimo, nella cartina numero 4 abbiamo l’effetto combinato delle cartine 2 e 3.

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Cartina numero 4.

Se è vero, come è vero, che le doti degli indoeuropei hanno portato gli stessi verso l’ egemonia, tali doti sono state mantenute nel nord-ovest e quindi forniamo  un rapido elenco di chi dovrebbe essere in auge sino a quando non terminerà l’ eone indoeuropeo. Ovvero, per i prossimi due o trecento anni, dovrebbero essere egemoni:

  • Gran Bretagna (1) (e popolazioni annesse: Usa, Canada eccetera)
  • Francia – Olanda – Belgio (2)
  • Spagna – Portogallo (3)
  • Norvegia (2)
  • Svezia (3)

I numeri tra parentesi indicano la supremazia probabile:

  • Gran Bretagna (1) (e popolazioni annesse: Usa, Canada eccetera)
  • Francia – Olanda – Belgio – Norvegia (2)
  • Spagna – Portogallo – Svezia (3)

Questi, appena indicati, sono i paesi della prima fascia più a nord ovest. Per la seconda fascia, sempre bianca, possiamo dire che questi paesi hanno una qualche probabilità di rimanere Bianchi o perlomeno di mantenere un poco di Bianco. L’ Italia è fra questi. 

I paesi al di fuori delle due fasce bianche, cioè i paesi al centro della cartina e verso sud est, se non sono Gialli di già, dovrebbero diventare di tale colore.

Dal 476 dopo Cristo, tutti i paesi al di fuori delle due fasce a nord ovest, sono inevitabilmente ingialliti.

Nel prossimo numero, cioè Gialli e Bianchi 5, esamineremo l’importanza fondamentale della differenza tra Bianchi e Gialli. L’ assunto fondamentale sarà:

Se sei abbastanza Bianco e ti sono sopravvenuti problemi, vale la pena di darti una mano, perché hai dentro di te delle doti filosofiche che si sono dimostrate, alla prova dei fatti, doti positive ma… ma… se sei Giallo, non ne vale proprio la pena (di aiutarti), perché, molto  probabilmente, ricommetteresti gli stessi errori. Dalle cartine, si capirà chi aiutare…

[segue]

Avvertenza: gli studi antropologici, finanziarî e politici, così come il concetto dei Bianchi e Gialli, sono frutto di anni di studio dell’ autore del blog, Ernesto Giorgi. Non così per l’aspetto storico, per il quale si rimanda il lettore alla bibliografia. Nessun estratto può essere copiato e/o pubblicato senza il consenso scritto dell’autore. ©.  

 

 

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