Bianchi e Gialli 5 [870]

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Illustrazione riepilogativa di tutti i concetti che abbiamo esposto in tutte le puntate dei ‘Bianchi e Gialli’.

Revisione testo: 12 aprile 2022 10:20 – Revisione delle immagini: 19 aprile 2021 – Ci siamo sentiti  dire che, all’epoca del colonialismo, gli Europei (o meglio, gli Indoeuropei) hanno devastato i popoli del sud e dell’est, Africa e Asia. 

Volgari profittatori di gente innocua eccetera. Ne abbiamo sentite, ripetiamo, di tutti i colori. In preda ai rimorsi di coscienza, gli indoeuropei hanno cercato di riparare alle malefatte. Bisogna dire che malefatte erano e malefatte resteranno per sempre, a testimonianza di comportamenti vergognosi: questo è fuor di dubbio.

Niente può giustificare questi comportamenti. Pertanto, dal 1960 (circa) in poi, c’è stato un tentativo continuo dalla parte indoeuropea Bianca di farsi perdonare, cercando di aiutare queste popolazioni ma… non ci sono stati risultati. Gli indoeuropei hanno costruito nel sud e nell’ est, in Africa e in Asia, delle acciaierie, delle  fabbriche per automobili,  delle raffinerie petrolifere e le hanno consegnate ai locali perché si rifacessero dei torti subiti. Si è dimostrato tutto assolutamente inutile. Fallimenti disastrosi. Fallimenti a catena. Non era quindi un problema di mancanza di industrie, di sottrazione di materie prime, come le organizzazioni assistenziali credevano, magari anche in buona fede. Questo problema era diverso e, con le ovvie differenze, è anche il problema dell’ Italia meridionale. Gioia Tauro insegna… più o meno in buona fede, ci si ostina a gettare valanghe di denaro in queste zone. Ma è il modo di pensare, è il modo di vivere, è la filosofia di fondo, è il fatalismo, è l’ individualismo, è l’ egoismo, è la poca socialità che impediscono i risultati. Queste sono popolazioni del sud e le popolazioni dell’ est, come mostra la cartina. Ritorna il concetto del nord-ovest Bianco e del sud-est Giallo. Non si può imporre al Giallo, con la forza, un atteggiamento Bianco. Le popolazioni Gialle devono maturare da sole l’ idea del cambiamento e questo lo potranno fare solo con duecento, trecento anni di scuola.

Nell’ immagine all’ inizio, le zone da aiutare, così come esposto nella cartina, sono le zone in colore celeste mentre si è dimostrato assolutamente inutile aiutare le zone in colore rosso.

C’ è la famosa storia di quell’ industriale del nord che apre una fabbrica al sud. Sicuramente la sapete ma ve la presentiamo in un modo particolare. Siccome non trova operai, l’ industriale del nord va nel bar della piazza centrale della cittadina del sud dove ha aperto la sua nuova industria e vede dei giovanotti, chiaramente male in arnese e senza il becco di un quattrino, che giocano a carte. Si avvicina, si presenta e spiega che avrebbe bisogno di operai. Ne prende uno a caso e dice: “Lei giovanotto, per esempio, se venisse a lavorare da me… bla… bla… bla… e fra vent’ anni, si potrebbe dare alla bella vita.”

Il giovanotto del sud risponde: “Ma io la sto già facendo…”

L’ errore dell’industriale consiste nel fatto che il giovanotto deve (o doveva) andare a scuola. Solo donando scuole gratuite per due secoli risolveremo il problema dell’ Italia del sud. L’ industriale ha sbagliato nel dipingere l’ obiettivo finale al giovanotto: per l’ industriale stesso, l’ obiettivo finale non c’ è. La sua è una condizione di vita e non un obiettivo: lavorare per sempre. Per l’ industriale, quello di lavorare per sempre non è un problema ma, per il giovanotto, è un problema. Egli non ha mai concepito di lavorare per sempre, perché egli concepisce il lavoro come una cosa soddisfacente e non una catena di montaggio. Il giovanotto ci deve arrivare da solo dopo anni ed anni di impegno scolastico, con professori non Gialli (questo è il dramma dell’ Italia: professori e burocrati Gialli). Il nord-ovest, gli indoeuropei, i Bianchi devono pertanto ‘donare’ la scuola al sud-est, ai non indoeuropei e comunque ai Gialli. Ognuno è artefice del proprio destino ed ogni dono diverso dalla scuola è vano. La mafia non si sconfigge con i Carabinieri: il servizio repressivo offerto dai Carabinieri è certamente utile ma, in realtà, nel lungo termine, solo con la scuola, con professori Bianchi (senza nepotismo… usando solo la meritocrazia…) la mafia sarà estirpata. La mafia deve essere estirpata dalle teste, non dal territorio, altrimenti ricrescerà, novella Medusa. Non è detto che la vita Bianca sia migliore della Gialla ma se uno vuole la vita Bianca deve comportarsi da Bianco e non da Giallo. Se si vuole il denaro, bisogna comportarsi da Bianco, che potrebbe essere, secondo certi punti di vista. anche un male. Certo è che, comportandosi da Giallo, a meno che tu non sia un maggiorente, un benestante, il denaro non lo avrai mai. Insomma,  ci vuole coerenza. I doni di industrie fatte alle popolazioni Gialle non sono coerenti. Ma, ad esempio, in Italia meridionale i politici si  ostinano (per non perdere voti?)  a sperperare capitali inutilmente ma è talmente vero quello che andiamo scrivendo che, alla fine, si si riduce a chiedere disperatamente il reddito di cittadinanza. Non serve aggiungere che l’ Unione Europea di Bruxelles sta scivolando rapidissimamente verso il Giallo, con la sua burocrazia eccetera.

Doni diversi dalla scuola si possono fare alle genti Bianche, di nord-ovest. Il piano Marshall statunitense (piano Erp), un dono fatto all’ Europa per salvarla, dopo la Seconda Guerra Mondiale, è stato fondamentale per le popolazioni non fataliste, collaborative ed è stato utile solo a codeste, perché l’ egoismo implica il disprezzo delle regole comuni mentre il collaborazionismo del nord implica, per forza di cose, il rispetto delle regole. La Francia, invece, aveva fatto l’ errore, alla fine della Prima Guerra Mondiale, di mettere in ginocchio la Germania, di non farle alcun dono. Contava solo la giusta vendetta. Ma la giusta vendetta distruggeva anche i creditori e non solo il debitore. La Germania non poteva collaborare: non ne aveva i mezzi. Si crearono i prodromi per la Seconda Guerra Mondiale. Ripetendo, il dono va effettuato a chi è Bianco. Al Giallo, l’ unico dono che si può fare è la scuola, affinché la gente, nel tempo, cambi.

Analogamente, l’ Italia meridionale si deve concentrare su scuole, scuole e ancora scuole, con professori Bianchi. La mafia non può lucrarci sopra. La mafia cercherà di evitare che le nuove generazioni vadano a scuola: questo sì. Il maggiorente Giallo, comprese le fondazioni religiose, che basano il loro potere sull’ ignoranza, deve mantenere l’ ignoranza ma così mantiene in vita anche la mafia, la burocrazia, il clientelismo, la corruzione: tutti figli dell’                                           ignoranza. Il Giallo non ha fiducia in sé stesso, anche se pensa di contare solo lui. E siccome conta solo lui e non ha fiducia in sé stesso, figuriamoci quanta fiducia possa avere degli altri.

Il politico attuale, in Italia, è d’ accordo. Panem et circenses… mostriamo al popolo bue, per televisione, qualche bella ragazza in abiti succinti, lasciamogli (pardon, lanciamogli) una pastasciutta… et voilà! les jeux sont faits… [ed ecco! i giochi sono fatti…]

 

[segue]

 

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Avvertenza: gli studi antropologici, finanziarî e politici, così come il concetto dei Bianchi e Gialli, sono frutto di anni di studio dell’ autore del blog, Ernesto Giorgi. Non così per l’aspetto storico, per il quale si rimanda il lettore alla bibliografia. Nessun estratto può essere copiato e/o pubblicato senza il consenso scritto dell’autore. ©.  

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