Bianchi e Gialli 6 [871]

BianchiGialliBanane
Nell’Isola delle Banane, te le devi raccogliere, altrimenti non mangi.

Revisione testo: 12 aprile 2022 17:30 – Revisione delle immagini: 20 aprile 2021 – Molti lettori saranno rimasti increduli sul discorso del dono di cui alle puntate precedenti.

“Ma senti che stupidaggini… il dono…” 

Quando, alla fine dell’articolo, vi sarete accorti che lo Stato non sa fare altro che fare doni, non vi sembreranno più stupidaggini.

Per capire la realtà, dobbiamo allora rifare il discorso della Repubblica delle Banane. Il transatlantico, battezzato ‘Nome Sconosciuto’, faceva rotta di piacere nei mari tropicali. Una tempesta improvvisa portò il transatlantico alla deriva per ben due giorni e due notti filati: poi, affondò, con tutte le carte geografiche, bussole e qualsiasi altra cosa. Si salvarono in 50 che riuscirono,  a nuoto, ad arrivare su una spiaggia tropicale bellissima che chiamarono ‘Isola delle Banane’. Il perché si può intuire: c’ erano palme, cariche di banane. Non avevano una radio trasmittente e neppure una ricevente. Erano senza carte geografiche e senza bussole. Erano condannati,  salvo che, per un colpo di fortuna, una nave non li avesse localizzati. Qualcuno cominciò a raccogliersi le otto banane che gli servivano per sopravvivere. Poi, quasi tutti, si misero a raccogliere banane, tranne due ex-politicanti, i quali dissero: “Io, sapete…” furono interrotti immediatamente, senza tanti complimenti e fu detto loro: “Con le chiacchiere non si mangia: nessuno raccoglierà le banane per voi. Se volete morire di fame, scrivete il testamento che mostreremo a quelli che eventualmente arriveranno qui… bottiglie per affidare i messaggi al mare, non ce ne sono…”. I politici capirono che bisognava: o rimboccarsi le maniche o fare testamento.

Tutti e 50 a raccogliere banane, sino a quando il maldestro Geremia De Lamentis,  non cadde giù da un banano e si ruppe il firone (parte inesistente del corpo umano ma conosciuta dai lombardi). Come fare? c’era un medico, un certo Esculaps, un greco di Salonicco, il quale disse: “Mi dispiace per Geremia De Lamentis, che comincerà con una geremiade ma io devo raccogliere le mie banane.”

Ci fu un parlottìo e i 48 dissero: “Cerca di curare Geremia. Noi 48 raccoglieremo 16 banane in più. Otto per te che devi curare Geremia e otto per quel cretino di Geremia.”

Intervennero immediatamente i due politici: “Ma Esculaps dovrebbe essere iscritto al sindacato, che abbiam ieri organizzato… fa anche rima e quindi è sicuramente vero…” Per tutta risposta, presero un calcio sul sedere ciascuno. Insomma, sull’ isola c’erano 48 Bianchi, di cui due non raccoglienti banane, dei quali uno era Geremia col firone rotto e l’ altro era il medico Esculaps. Poi c’erano i due politici, compresi nei 50, che sarebbero stati Gialli di carattere, ma Bianchi a calci nel sedere. Nel frattempo, la natura faceva il suo decorso e siccome tra i 50 c’ erano anche delle gentili signore e signorine, arrivarono anche dei marmocchi. Dopo un paio d’ anni, la comunità era aumentata. Geremia era guarito ed Esculaps aveva attrezzato una specie di ambulatorio. D’ altronde, otto banane in più non erano poi molte su una cinquantina di teste e si decise che Esculaps rimanesse sempre a far la guardia medica. Si decise inoltre di  dare ogni settimana un calcio sul sedere, preventivo, ai due politicanti perché non si sa mai. Quando i marmocchi arrivarono a sei anni di età, la comunità calcolò che altre otto banane si sarebbero potute raccogliere al posto di chi avrebbe fatto il maestro di scuola, un certo Quintiliano di latina memoria. I due personaggi che ricevevano una contribuzione erano pertanto Esculaps e Quintiliano ma la ricevevano semplicemente perché erano in tutt’ altre faccende affaccendati, faccende che riguardavano l’ interesse effettivo della comunità. Poi, si decise di dare un incarico speciale ad un certo Polifemo, che aveva un occhio solo, e l’ incarico consisteva nello stare dodici ore al giorno sulla spiaggia, guardando verso il largo, per vedere se per caso. Quando ci si accorse che Polifemo, avendo litigato con un certo Ulisse e che, da quell’ occhio solo, ci vedeva sino a tre metri di distanza e non di più, successe un parapiglia. C’ era, in verità, un certo Sansone che aveva fatto in Israele il giudice per vent’ anni ma per prestare il servizio voleva pure lui otto banane al giorno. La comunità accettò ma ormai i mantenuti sarebbero stati tre: il medico, il giudice e colui che avrebbe sostituito Polifemo. Per quest’ ultimo lavoro si era proposto uno dei due politici ma  voleva sedici banane al giorno perché era figlio dell’ Oca Bianca. Siccome si dimostrò, nella situazione contingente, Giallo ancora più del previsto, prese un altro calcio sul sedere. Che, date le circostanze, non fa mai male.

Il primo caso di dono vero e proprio si ebbe quando l’ ingegner Cavatappi, notissimo esperto di meccanica, disse: “Se mi date le banane necessarie per vivere un anno, costruirò una specie di asta taglia-banane che consentirà di raccogliere le otto banane in metà tempo, senza arrampicarsi sui palmizî. Naturalmente, spero ma non posso garantire. Se ci riesco, mi manterrete per un altro anno.” Egli, per un anno, non avrebbe fatto niente: bisognava fidarsi. Se la comunità avesse accettato, mentre gli altri tre esempi precedenti (Esculaps, Quintiliano e il successore di Polifemo) richiedevano che la comunità si tassasse permanentemente per 24 banane (3 x 8), in questo caso, si sarebbe trattato di un dono vero e proprio, perché in cambio non si sarebbe ricevuto nulla. Almeno per un anno… era molto importante, perciò, stabilire se l’ ingegner Cavatappi fosse Bianco oppure Giallo. Come ben si sa, ai Gialli è inutile donare alcunché, tranne un posto nei banchi di scuola. Cavatappi risultò essere Bianco ma non era detto che riuscisse, comunque, a costruire l’asta taglia-banane.

La comunità si fidò e Cavatappi riuscì nel suo intento. La comunità era più ricca! si potevano raccogliere ben sedici banane al giorno a testa!

Nonostante la ricchezza maggiore, la comunità era sempre guardinga e continuava, ogni settimana, a prendere a calci preventivi i due politici Gialli, i quali si dicevano l’ un l’ altro, sottovoce: “Si stancheranno… noi due  dobbiamo star seduti sulla sponda del fiume e attendere quel che tutti sanno che seguirà…”

In effetti, col tempo e con la ricchezza, la comunità delle banane, da Bianca che era, cominciò ad ingiallire… e dicevano: “Stiamo bene… non val la pena di preoccuparsi… facciamo far qualcosa ai due politici… sono degli sciocchi…”

E così, s’ iniziò il principio della fine conclusiva, sopravvenuta involontariamente ma pur sempre consentita dal novello ingiallimento…

I due politici decisero a chi la comunità dovesse fare dei doni. (Naturalmente, ad alcuni loro compari).

BianchiGialliDemonio
La Repubblica delle Banane, da Bianca che era, è diventata Gialla. Nell’immagine, spiccano i due politici…

Decisero di tassare sempre di più chi raccoglieva banane, chi scavava il terreno… e queste banane venivano date a chi sapevano loro. Naturalmente, a chi obiettava, rispondevano: “Leggi il documento A che rimanda al precedente documento B che rimanda al successivo documento C, il quale, tenuto conto della postilla di cui al secondo comma del terzo articolo, in certi casi rimanda al documento D ma i certi altri rimanda al documento E. Leggi bene, somaro, vedrai che tutto è spiegato al meglio…”

I due politici, allora, inventarono anche i baffi: per andar meglio a riderci sotto…

Il giudice Sansone era stato il primo ad aggregarsi ai due: questo, a suon di banane…

L’ ordine di scuderia dei tre (Sansone, il primo politico e il secondo politico) era: “Se è innocente, è pericoloso perché non è ricattabile e quindi va punito e la sua immagine va distrutta. Se invece non è innocente, sarà un individuo per sempre ricattabile… in tal caso, lascialo stare, ché può tornar utile…

Ci siamo dimenticati di precisare che Collodi era sull’ isola, tra i naufraghi. Quando i Carabinieri portarono Pinocchio davanti al giudice, il giudice chiese ai Carabinieri: “Che sia colpevole o che sia innocente, il qui presente imputato Pinocchio?”

E i Carabinieri: “Veramente, eccellenza, è proprio innocente…”

Al che, il giudice Sansone disse: “Se è innocente, mettetelo in prigione.”

[Nda: sono arrivato ai cinquant’anni senza capire cosa diavolo volesse dire: poi… ho capito Collodi!]

Calcolate, cari lettori, che su un carico fiscale attuale di circa il 45% della Repubblica delle Banane (nel frattempo le cose sono peggiorate assai… per i Bianchi… ma non per i Gialli…) il 35% va in doni ai compari. Poi, sicome non era sufficiente, si inventò ‘il reddito di banananza’ per i Gialli… che, naturalmente, non lavorano… ma sono ammanicati… perché voteranno… e indovinate per chi…

Speriamo che, nella nostra bella Italia queste cose non possano succedere mai… noi, italiani, ce ne accorgeremmo subito: non siamo mica dei minchioni…

Nota per il lettore: Col numero 6 riteniamo completato l’excursus di Bianchi e Gialli. Per chi volesse approfondire, invitiamo a cliccare il menù ‘3-LIBRI’, nella pagina principale in alto a destra. Premere poi la voce  <NUOVA SOCIETA’>: si aprirà un indice del volume che si riferisce in dettaglio agli aspetti di uno stato organizzato secondo i concetti di Bianchi e Gialli, che sono poi anche i concetti del nostro volume ‘Nuova Società’. Per eventuali chiarimenti, scrivete all’autore:

 

ernesto.giorgi@gmail.com

Lascia un commento