Mondi diversi [874]

MondiDiversiRevisione testo: 12 aprile 2022 11:45 – Revisione delle immagini: 29 aprile 2021Ex-ergo: “Viveva come se il mondo fosse piccolo come un giardino, come se nel giardino ci fosse solo lui e come se non ci fosse né futuro né passato. Inoltre, inconsciamente, pensava che il sole fosse comparso quando  egli era nato. La Storia, prima della sua nascita, se c’ era, era in bianco e nero, giammai a colori. Non credeva, veramente, di dover morire. Nonostante tutto ciò, votava, perché altri come lui gli avevano fatto credere che ciò che egli pensava di sé stesso fosse vero. Se non tutto, quasi.”  (Anonimo).

Da due secoli, nel mondo occidentale, siamo in crisi. Il dominio dell’ economia, in questo momento, è nelle mani di alcuni Bianchi (vedi i numeri in cui si parla di questo: 865, 867, 868, 869, 870, 871 ma non è indispensabile vederli). Indoeuropei, ancora Bianchi, di quelli orientati a nord-ovest, costituiscono il ceppo dominante… in buona sostanza, comanda il capitalismo e quindi la loro visione della realtà è diventata una questione di fede.

Gli esponenti politico – economici attuali devono avere certe opinioni ben definite, pena l’ ostracismo. Se scrivi cose come quelle che state leggendo ora, sei considerato uno sciocco, anche se all’inizio del secolo sono stati sperimentati (Gesell, Steiner, Olivetti) dei modelli alternativi: modelli immediatamente boicottati dalle grandi banche centrali. Non importa se alcuni le ritengano giuste o meno e tanto meno importa se ne condividano l’ idea di fondo: ovvero, una certa idea di un certo capitalismo. La classe dominante attuale vuole così e basta. Ad esempio, Mario Draghi osserva che gli italiani fanno pochi figli e  presenta il fatto come se fosse una colpa della nostra popolazione. La tradizione economica vuole e dice,  per l’appunto, tutto questo. A Draghi non  passa neanche per l’ anticamera del cervello che in Italia ci sia troppa gente. Come la gente, istintivamente, fa più figli in tempo di guerra e di pandemia, così negli ultimi decenni la gente istintivamente ha diminuito il numero dei figli. Benché qualche Stato europeo abbia, sulla carta, più abitanti per chilometro quadrato dell’ Italia (e si tratta, esattamente, di tre paesi: Regno Unito, Germania e Belgio, tutti senza montagne), l’ Italia ha una enorme percentuale di terre non abitabili: montagne, spiagge, estuarî, paludi, zone da bonificare per la malaria. Tenuto conto delle terre che possono essere abitate, siamo la popolazione di gran lunga più fitta d’Europa (salvo, ovviamente, le città-stato come il Principato di Monaco eccetera). Perché Draghi non lo dice? perché, ufficialmente, il sistema economico occidentale è basato su di una crescita continua nel tempo. Resterebbe da sapere che cosa dica Draghi  quando parla con sé stesso… la pensa veramente come la Tradizione o la pensa diversamente ma non lo può (o vuole) dire?

Il consumismo attuale richiede che l’ espansione sia sempre continua e sostenuta. Periodi ciclici di pausa, che sarebbero considerati normali se fossero applicati altri principî economici, sono visti come il fumo negli occhi da chi oggi comanda. Eppure, una crescita, continua e sostenuta, troverà INEVITABILMENTE, prima o poi, un limite nel numero degli abitanti del pianeta Terra. L’ agricoltura, in questa situazione, deve essere spinta per forza ad incredibili livelli di produzione, basati su fosfati, azotati, fertilizzanti minerali in genere, tutta roba velenosa. Tale crescita, continua, dovrà pur finire… anche un cieco lo vede ma… il capitalismo attuale non lo vede: è più cieco d’ un cieco. Se voi chiedete ad un economista, ad un politico, cosa faranno lor signori quando saremo troppi, non lo sanno: eppure, supponiamo di arrivare a 50 miliardi (!) di abitanti. 

ll problema, prima o poi, si dovrà pur porre… nossignore: ti dicono che qualcosa di positivo succederà…  la verità e che non hanno nemmeno ipotizzato queste cose e quindi l’espansione, a sentir loro, proseguirà.

Mentre l’ agricoltura naturale non rovina i terreni, perché il ciclo di utilizzo è completo (ad esempio, la terra assorbe completamente il letame naturale), con l’ agricoltura artificiale il terreno NON usa il cento per cento dei fertilizzanti e questo crea dei depositi nel terreno stesso, che generano l’ inquinamento. Non ci si bada. L’ operaio deve lavorare per consumare ciò che lui ha prodotto, anche se superfluo, anche se non gli serve, perché il gioco deve proseguire. La televisione spinge a consumare cose inutili, non ci si deve fermare mai. Gli italiani devono fare figli, perché il gioco del consumo deve proseguire.

Ma possibile che chi comanda oggi non se ne renda conto? nell’ipotesi che se ne rendano conto (sembra infatti molto probabile che sia così…) bisognerebbe studiare nuovi modelli, nuove teorie, nuovi approcci, nuovi equilibri… eh, no! ciò comporterebbe il rischio di troppi mutamenti nello scenario internazionale… meglio non rischiare… andiamo avanti…  non si sa mai… ora comandiamo noi… magari, chissà, coi nuovi equilibri, non saremmo più noi a comandare…

Sperano.. ma nemmeno un miracolo li può salvare! il sistema internazionale sta annaspando sempre di più… il piano Marshall, che pure è stato indispensabile alla ripresa mondiale, viene visto come il fumo negli occhi perché implica l’ aiuto, il dono, quando il solo pronunciare queste parole fa inorridire i maggiorenti attuali.  Il sistema attuale è basato sul principio ‘sempre più ricco, sempre più ricco ’. Ma questo può funzionare per un privato, non per un sistema mondiale. Se 10 stati sono padroni assoluti e gli altri sono stati portati sul lastrico, chi assolverà al compito del consumatore? a chi venderanno, i ricchi?

Risposta: “Questo non è un buon motivo per regalare a chi non ha voglia di far niente…”

Contro risposta: “Hai sbagliato tutto. Per comperare un frigorifero, ci vogliono i soldi e devi metterci dentro il cibo per l’ alimentazione di una settimana. Ma se non hai da mangiare, non hai nemmeno bisogno del frigo.”

Il frigo, poi, periodicamente, deve rompersi… bisogna incrementare i consumi… allora, mettiamoci dentro un marchingegno elettronico che lo faccia durare non più di tanto…

Improvvisazione, irragionevolezza, volontà di non vedere la realtà, per il semplice motivo che i capitalisti attuali hanno sbagliato tutto. E non vogliono accettarlo. Resta una cosa sola da fare: il dono delle scuole, pagato dai grandi capitalisti, potrebbe far sì che i due miliardi di abitanti che dovessero rimanere, una volta istruiti, fra duecento anni, si rendessero conto che il modello dovrà essere completamente diverso. E siccome i capitalisti non saranno disposti a mangiarsi tutto e ad attendere 200 anni, c’è da temere seriamente che gli esiti di questa situazione sarebbero una mancanza di rispetto per le leggi che verrebbero poste in essere. Una rivoluzione, quindi. Più rivoluzioni, profonde, dalle quali l’Occidente emergerebbe sconfitto perché basta vedere il senso profondo di correttezza ed onestà dell’ Unione Europea per capire quale sia la spina dorsale di chi oggi comanda. Burocrazia significa deresponsabilizzazione, cioè non meritocrazia, cioè decadenza.

Un problema semplicissimo è quello del denaro circolante.

Viene prodotto un etto di formaggio e lo stato stampa un euro. Poi l’ etto di formaggio viene consumato ma l’ euro rimane in circolazione… la moneta circolante continua ad aumentare ma i beni a fronte sono stati in parte consumati. Con questi sistemi, avremo sempre inflazione, tranne quando la gente non comprerà più formaggio. Allora, avremo una delle solite crisi periodiche. Quando la moneta è in eccesso, bisogna ritirarla oppure aumentare i beni di consumo GRATUITAMENTE per riequilibrare il gioco. Questo, non riescono a concepirlo perché cozza contro il capitalismo e il consumismo. Ciò significa che i modelli di sviluppo attuali sono sbagliati!

E come il gioco del Monopoli: in tale gioco, quando un giocatore ha vinto tutto, la partita finisce e bisogna ‘donare’ nuovamente i soldi, tramite una nuova partita oppure trasformare lo sconfitto in uno schiavo ma questo non lo si vuole accettare.

I francesi, finita la Prima guerra mondiale, avevano, assieme agli altri alleati, ridotto la Germania a non avere più niente e volevano che continuasse a giocare a Monopoli.  Hitler è stato creato dagli alleati! i tedeschi si rifiutarono di giocare allo stesso Monopoli: non era possibile, in tempo di pace, che la Germania si risollevasse giocando col  sistema del Monopoli, gioco di pace. Ebbene: Hitler creò l’unica economia che poteva creare; niente economia di pace? bene… allora il Terzo Reich creerà una economia di guerra! dov’erano, i signori Alleati, quando Hitler fece questo? pur di continuare a credere nei loro modelli fallimentari, fecero invece il Patto di Monaco con Hitler: il Führer non sarà poi così pericoloso…

Quindi, il capitalismo vuole, contemporaneamente e guadagnando sempre di più, che l’avversario vada al tappeto ma che continui a giocare!

E allora, arrivarono Marx e il socialismo. Ma i fatti hanno dimostrato che non hanno, questi signori marxisti, una sola miserrima teoria costruttiva. Sono capaci solo di stare all’ opposizione. Per avere un senso, hanno il bisogno assoluto che il pur squallido capitalismo trionfi, altrimenti non sanno a chi opporsi, non sanno cosa fare. Se vanno a comandare, sfruttando il demagogico gioco delle elezioni di protesta (com’ è successo in Italia nel 2018), si sta peggio che con il capitalismo perché lor signori non hanno meritocrazia, educazione e soprattutto, non hanno nessuna cultura e non sono preparati per portare le masse verso obiettivi sentiti. Non sono dei leaders, non hanno dei leaders. Inoltre, il senso della proprietà e del possesso, comune in ogni uomo, si trasforma in loro in invidia, in punizione per chi si è fatto qualcosa: loro, infatti, avvertono il proprio senso di proprietà e di possesso non come un campanello d’ allarme per le proprie teorie sbagliate ma  come una nota negativa della propria personalità; se sono onesti. Questa è la realtà che stiamo vivendo. D’ altronde, i capitalisti internazionali non sono migliori di loro.

Osserviamo la crisi del 1929: l’agricoltura, improvvisamente, con l’ avvento delle macchine agricole, NON ha più avuto bisogno di migliaia di operai agricoli. Ma, pur con un numero molto ridotto di addetti, le macchine agricole hanno aumentato enormemente la produzione.  Gli operai che avevano i soldi per comprare i prodotti agricoli erano molti di meno ed inoltre una buona fetta di costoro non lavorava più.

Invece di riconoscere l’errore di una improvvisa mancanza di equilibrio, pur di proseguire col modello sbagliato, ci si è ostinati a prestare soldi al terzo mondo, perché comperasse frumento, patate eccetera.

IN UN SISTEMA A SVILUPPO CONTINUO CHE NON PREVEDA E NON VOGLIA RICONOSCERE LE CRISI CICLICHE,  LE CRISI STESSE METTONO IN GINOCCHIO PIU’ VIOLENTEMENTE IL SISTEMA STESSO.

Siamo di fronte ad un lenzuolo che ogni giorno diventa più corto.

E Draghi dice che non facciamo abbastanza figli… ma tutte queste cose le dovrebbe conoscere, come documenteremo ora, parlando di alcuni economisti conosciuti dai grandi capitalisti. Ma questi economisti sono ignorati, tenuti in secondo piano, per dimostrare al popolo bue che non c’ è alternativa al consumismo-capitalismo attuale. Ma l’ alternativa c’è…

Il resto di questo articolo non esaurisce, ovviamente, gli argomenti. Citeremo tre autori che NON si trovano nella nostra bibliografia perché pochi sono i lettori che sono interessati a fondo a questi argomenti. Quanto segue, dovrebbe servire quanto meno a delle riflessioni.

Walter Schubart (1897 – 1942). La sua opera principale, ‘Europa und die Seele des Ostens’ (Europa e l’ anima dell’ Oriente), non è mai stata tradotta in italiano. Eppure, questo libro costituiva il vangelo dell’ opposizione a Hitler e circolerà, dal 1941, in tedesco, tra gli ufficiali che congiuravano contro Hitler. Perseguitato, Schubart fugge con la moglie a Riga. Quando poi arriveranno i russi, la sua profezia che il sistema sovietico sarebbe stato solo un regime provvisorio per la civiltà giovannea che avrebbe sostituito il capitalismo, il fascismo, il nazismo, il socialismo e il comunismo, non è gradita a Stalin che lo farà deportare con la moglie in un gulag nel Kazakistan, dove morirà nel 1942. Della moglie, invece, una ebrea lettone, non si saprà più niente. Quella di Schubart è una filosofia della storia, che riprendiamo da ‘Le seduzioni economiche di Faust’ (vedi bibliografia). I punti essenziali del pensiero di Schubart sono:

  1. I processi storici sono ritmici, con alti e bassi. Non possono essere lineari, cioè come una linea che va sempre su, sempre più su. Rifiutare di prevedere i cicli con delle oscillazioni di pausa, è pura demagogia. (Vedi Vico, Spengler, Batra, Steiner, Olivetti, eccetera.)
  2. Tali ritmi sono sia lunghi che brevi. Esistono alcuni prototipi di fondo che descrivono tali ritmi. I prototipi più lunghi sono chiamati ‘eoni’.
  3. Tali prototipi sono proprî dell’ umanità e sono al di fuori e al di sopra delle nazioni, delle razze e così via. Esistono, sono come i miti, cose mai accadute ma da sempre esistite nelle menti umane.
  4. In ogni epoca storica, l’ umanità è influenzata principalmente da uno di questi prototipi. Le conseguenze sono che si genera, come se questo prototipo non fosse mai esistito nella storia del mondo, un nuovo processo creativo e un senso di ritrovata giovinezza anima nuovamente la cultura, le idee, gl’ingegni (Nda: esattamente come NON è oggi nella decadente Europa attuale).
  5. Esistono dei periodi che si possono chiamare ‘di respiro’: essi sono posti tra la fine di un eone e l’inizio di un altro. (Nda: Spengler li chiama ‘passaggi dalla civiltà alla civilizzazione’: finita una civiltà, attraverso le guerre di civilizzazione, si cerca di imporre la propria civiltà moribonda. Ravi Batra chiama questo fenomeno ‘decadenza, mancanza di valori, facili costumi, prostituzione e dominio degli intellettuali)
  6. Il secolo XX ha dato il via ad un periodo di respiro, di cui al punto precedente. Siamo in un periodo di respiro, di cambiamento, di passaggio da un eone ad un altro.
  7. Negli ultimi mille anni, due prototipi eonici hanno dominato l’Europa: un primo eone armonico-gotico (Rinascimento eccetera, sino al 1600 circa); un secondo eone eroico-prometeico, dalla scoperta dell’ America sino ad oggi, il quale sta giungendo alla fine. (Nda: Oswald Spengler li accomuna in un unico periodo ma giunge alle stesse conclusioni).
  8. Alla fine di un periodo di respiro, come oggi nella civilizzazione occidentale (leadership per mantenere la civiltà, usando la guerra), l’ eone che sta nascendo sarà più o meno adatto, più o meno congeniale alle varie civiltà esistenti in quel momento. La civiltà più simile, più adatta al nuovo eone, sarà quella che farà da guida.
  9. Dice Schubart: “Chiameremo giovanneo l’eone futuro, secondo il Vangelo di Giovanni, al quale è proprio, in misura rilevante, lo spirito dell’ equilibrio, dell’ amore e della riconciliazione. Penso soprattutto ai passi 17 e 21, dove Giovanni si augura che gli uomini tutti siano uno. Questa lotta per una vera Universalità formerà il tratto caratteristico dell’ uomo giovanneo.” Nell’eone eroico-prometeico, tale Universalità pur se ad ogni piè sospinto dichiarata, non è, in realtà, sentita. Il principio dell’ ‘homo homini lupus’ è tutt’ora in auge mentre non potrà far parte dell’ eone giovanneo.
  10. Conclusione di Schubart, visti i nove punti: La scena   centrale della Storia tende a trasferirsi dalle nazioni eroico-prometeiche ai popoli slavi, i cui tratti si presentano più in armonia con l’ anima messianica dell’ eone giovanneo.

Claude Henry de Rouvroy, conte di Saint-Simon (1760-1825) è stato un filosofo francese. Considerato il fondatore del socialismo francese, partecipò alla guerra d’ indipendenza americana, combattendo agli ordini di La Fayette.

Il suo enunciato principale è riconoscere che il prevalere dell’ industria ha messo in ombra tutti gli altri campi della vita associata.

Egli, pur con logica diversa, preannuncia una nuova forma di cristianesimo, così come Schubart. Saint-Simon, infatti, osserva che si esce dal periodo  buio con lo scientismo. Cioè la scienza trae l’ uomo fuori dal periodo buio.

  • Dallo  scientismo, in cui si creano le armi, si passa al pacifismo.
  • Dal pacifismo si passa all’ industrialismo.
  • Dall’ industrialismo tout-court si passa ad un industrialismo-socialismo.
  • Dall’ industrialismo- socialismo ad un socialismo più evoluto.
  • Infine, dal socialismo più evoluto ad una nuova forma di cristianesimo, più evoluta della precedente.
  • Le conclusioni: Anche Saint-Simon conclude che ci attende un periodo analogo al perido giovanneo di cui parla Schubart.

José Ortega y Gasset, filosofo spagnolo, (1883-1955).

Parliamo de ‘La Ribellione delle Masse’ (il Mulino, 1962).

Ortega distingue gli uomini tra facenti parte delle Masse (o Massa) e facenti parte degli Specialisti. Risultano illuminanti i suoi giudizî, per renderci conto del mondo nel quale stiamo vivendo.

Per le Masse: “Massa è tutto ciò che non valuta sé stesso – né in bene né in male – mediante ragioni speciali, ma che si sente ‘come tutto il mondo’ e tuttavia non se ne angustia, anzi si sente a suo agio nel riconoscersi identico agli altri.”

Per gli specialisti, di qualunque tipo essi siano: “Lo specialista ‘conosce’ assai bene la sua propria realtà, dove opera come specializzato, però ignora profondamente tutto il resto. In politica, in arte, in  medicina, nei costumi sociali, nelle altre scienze (che non costituiscono la sua specializzazione) prenderà posizioni da primitivo; da ignorantissimo, come se appartenesse, per superficialità di pensiero, alle Masse. Però assumerà queste posizioni (dove egli è ignorante) con energia e con un atteggiamento di sufficienza, senza ammettere – e questa è la cosa paradossale – che ci siano degli specialisti in tali questioni. Egli, in definitiva,  si considera l’unico specialista dell’orbe terracqueo.”

Conclusione: Nel renderlo specializzato, la civiltà lo ha reso ermetico e soddisfatto.

Corollario: gli altri specialisti non esistono. Prendiamo l’ esempio di un medico. Al di fuori della medicina, si comporterà e darà giudizi come  se fosse un esperto in qualunque campo ma sarà ignorante nella maniera più totale.

Nei confronti di specialisti diversi, ad esempio ingegneri, non li stimerà affatto perché l’ unica specializzazione meritevole di rispetto, secondo lui,  è quella del medico, cioè la sua.

Nei confronti di altri specialisti medici, avrà un’ aria di sufficienza perché pensa di essere, egli stesso, l’ unico, vero specialista in medicina.

Chi guardi un poco di televisione, qualche talk show un po’ più impegnato delle trasmissioni-gossip, difficilmente dimenticherà questi giudizî di Ortega y Gasset.

E qui si spiega il titolo del nostro articolo: Mondi Diversi. La realtà odierna è questa.

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